Antiautoritarismo, Antifascismo, Antirazzismo, Antisessismo, La posta di Eretica, R-Esistenze

#FreeCarola – Ho paura della gente che vuole solo il linciaggio

Lei scrive:

Cara Eretica io ho paura. Mi aspettavo l’arresto di Carola Rackete ma pensavo che la voglia di linciaggio si limitasse allo spazio virtuale, invece no. E abbiamo un ministro che istiga odio e non fa niente per spegnere il fuoco, anzi. Si dichiara soddisfatto dell’arresto e di fatto legittima ogni tipo di insulto sessista e razzista che la Capitana ha subito nel frattempo e continua a subire. Non una parola di presa di distanza per placare gli insulti. Niente di niente. Si comporta da codardo. Ho visto che quando lei è stata arrestata non è mancato l’urlo che già avevamo sentito da parte del tizio di estrema destra contro la famiglia rumena che aveva ottenuto la casa popolare. Oramai augurare uno stupro è uno sport nazionale. Lo fanno gli uomini e le donne e lo urlano di fronte alle telecamere e io temo che prima o poi accada qualcosa di brutto. Se Carola fosse caduta nelle mani dei razzisti cosa le avrebbero fatto? Quali umiliazioni e mortificazioni? E questi sarebbero esseri umani? Sono bestie feroci e temo che tutto vada al peggio. Ho paura di chi urla “spero che ti violentino sti negri“. Dimenticando che a stuprare sono soprattutto gli italiani e che quella gente non stupra in base al colore della pelle. Ho paura di chi si sente superiore al punto da suggerire migliorie estetiche per Carola.

Ho paura delle tante brutte parole raccolte doverosamente da “Lettera Donna”:

“«Baldracca», «puttana», «zecca viziata», «troia». «Ricca, bianca, tedesca e pure cessa…». «Devono affondarla sta cagna». «Deve essere impalata in pubblica piazza». «Sei una ricca merda e sarai violentata ma vedrai ti piacerà avere figli bastardi». «Devono affondarla sta cagna». «Poverina si è messa una misse scollata, sperando che qualcuno la invitasse a cena». «Magari si decespuglia il viso». «Ha i baffi?». Sono solo una manciata delle offese che negli ultimi due giorni il mondo dei social ha rivolto a Carola Rackete, la Capitana 31enne della Sea Watch 3 che ha sfidato il decreto sicurezza bis per portare in salvo nel porto di Lampedusa i 42 migranti a bordo. Sì, perché nel nostro Paese è frequente che se qualcuno non è d’accordo con te, anziché criticarti ti auguri di morire, o di essere stuprata (lo stupro nelle menti maschiliste è la giusta punizione per una donna che non si comporta bene o non sta sufficientemente zitta). Oppure ti dice che sei brutta, sei sporca, nessun uomo ti vuole. Perché quando si è culturalmente ignoranti e mancano argomentazioni, altri strumenti non restano che gli insulti e il sessismo becero, molto più comodo e facilissimo da sfoderare. Radicato nella mente degli uomini (ma anche delle donne) molto più di quanto pensiamo. Donna che non mi piace uguale troia oppure, nel migliore dei casi, cessa. Il tenore intellettuale è a questo livello qui. E quando su Twitter mi sono permessa di chiedere a una donna che dava della cessa alla Capitana di spiegarmi quale fosse il nesso tra il suo aspetto con il suo operato mi è stato risposto che non voleva più interloquire (chissà come mai). L’unica risposta è arrivata da una sua sostenitrice, che, senza aver minimamente compreso la domanda ha replicato prima un «Ti senti tirata in causa?», come a insinuare che fossi cessa anch’io, e poi: «Quindi bisogna dire che una ragazza è bella perché lo decidi tu, dall’alto del tuo neo femminismo?». E così quando ti rendi conto che il problema è alla base, molli il colpo.

Tra le offese fioccate sul web nei confronti della Capitana ha fatto scalpore quella di Valentina Mazzacurati, 29 anni, candidata leghista alle comunali di Modena con una lista in appoggio al candidato Stefano Prampolini, ma non eletta. «La capitana della Sea-watch. Possiamo fare qualcosa per farla assomigliare ad una donna? Se fossi conciata così… Forse anche io mi dedicherei a fare la scafista», ha scritto sui social Mazzacurati sollevando un polverone. Perché quel che è più meschino è vedere una donna che cerca di colpire una donna cercando di demolirla con tutte le armi possibili a disposizione. Come offendere una Capitana in mezzo al mare da decine di giorni, in condizioni fisiche e psicologiche certamente non facili, che sta sfidando il governo per salvare la vita a 42 persone disperate, perchè non è truccata e pettinata. Esiste forse qualcosa di più stupido da dire?”

Cosa dobbiamo e possiamo fare? Sembra inutile spiegare, cercare di dialogare. Ma come si fa a discutere con persone che urlano sul web e anche faccia a faccia e non sanno fare altro che urlare cose senza senso. Cosa possiamo fare? Io continuo ad avere paura ma se scendiamo in piazza contro l’ignoranza e la politica dell’odio e del terrore ci sarò comunque. Perché penso sia importante esserci. Grazie”

Ed ecco un’altra manciata di parole raccolte sul web oltre al video in cui si sentono quelli che dicono “spero che ti violentino sti negri” e “a quattro a quattro ti l’hanno a ‘nfilare”, “ti piaci ‘u cazzu nivuru”.

 

 

 

 

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3 pensieri su “#FreeCarola – Ho paura della gente che vuole solo il linciaggio”

  1. è un clima assolutamente incompatibile per un paese cosiddetto “civile”; non è tollerabile che non si prendano provvedimenti verso persone che pubblicamente istigano all’odio e alla violenza. Se questi comportamenti vengono fatti rientrare nella normalità significa che abbiamo perso ogni caratteristica umana e siamo diventati peggiori delle bestie

  2. Se questa è l’Italia io non sono più italiano, a me viene solo da vomitare per questo schifo di persone con cui devo condividere il mio respiro.

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