di Samantha Musolino
Wikihow porta avanti stereotipi di genere?
Analisi semiseria di un articolo scemo.<
Wikihow è un sito che spiega come fare di tutto: da “come preparare un uovo sodo” a “come scrivere un romanzo”, da “come eseguire il reset di un BlackBerry” a “come diventare una fata”. Tra gli articoli c’è anche come diventare più femminile o più mascolino.
Analizziamo i “Tre modi per essere mascolino” (https://www.wikihow.it/Essere-Mascolino
Vediamo quali sono questi “obiettivi maschili”, come li chiama l’articolo. <<Se nel tuo corpo è presente un’eccessiva massa grassa, valuta la possibilità di metterti a dieta. Non è una cosa da donnicciole. È un atto responsabile.>> Ecco qua il “donnicciole”, che corrisponde al solito “femminucce” e compagnia cantante. Evidentemente chi ha compilato questi consigli non si è res* conto delle parole usate. Magari chi legge l’articolo non le analizza consapevolmente, ma comunque le introietta dentro di sé, ed introietta quei classici stereotipi che il femminismo cerca con tanta fatica di sradicare.
Dopo il “mettiti in forma”, segue “accetta le tue responsabilità”. Eccone uno dei punti: <<Se sei un marito o un padre, diventa un leader nella tua famiglia. Per esempio, assumi un ruolo attivo nell’allevamento dei figli e/o bilancia il budget della casa. Se sei un fidanzato, sii maturo e affidabile. Pianifica appuntamenti e uscite senza che te lo chiedano. Sii emotivamente disponibile per la tua dolce metà quando ne ha bisogno.>> Il primo può sembrare un ottimo consiglio (che a quanto pare nelle famiglie italiane non è così scontato) quello di accudire i figli/ le figlie, anche se in realtà l’aspetto economico è quello che è maggiormente in mano agli uomini perché lavorano di più. Ovviamente chi ha scritto il post usa quell’odioso maschile universale, ma ora sorvoliamo. Che si intende invece per “leader nella tua famiglia”? E’ semplicemente un altro modo per dire capo-famiglia, o roba trita e ritrita tipo “è l’uomo che porta i pantaloni”. E il consiglio per quelli in coppia? C’è da dirlo che sarebbe carino che anche un uomo organizzi uscite? Inoltre direi che si percepisce il riferimento ad un uomo etero.
Il terzo consiglio riguarda il sesso: <<Un uomo virile è sicuro di sé a letto e sa di essere la persona più attraente quando è in un determinato posto, dunque non fa figuracce cercando di corteggiare troppo le persone alle quali è interessato.>> Ovvio, perché a un “vero uomo” non è permesso essere insicuro a letto. La carrellata di sciocchezze ovviamente non è finita. <<Se sei single, lavora sulla tua sicurezza sessuale. Prova a essere dominante quando flirti e a letto>> perché un uomo che non è dominante, secondo questa mentalità, è passivo, e il ruolo passivo rimanda all’effeminatezza o all’omosessualità.
Il quarto punto riguarda la salute emotiva, infatti dice così: <<Un pregiudizio comune consiste nel fatto che gli uomini virili non provano altre emozioni se non la rabbia. Niente potrebbe distare di più dalla verità. Gli uomini mascolini vivono un ampio spettro di emozioni: gioia, tristezza, rimpianto, appagamento e tutte le sfumature che esistono nel mezzo.>> Fin qui nulla da ridire, a parte questo voler rimarcare la “mascolinità (ma in fondo è nelle intenzioni di chi scrive) ma subito dopo viene il bello:<< Tuttavia, un uomo non perde mai il controllo sulle sue emozioni. Non permette mai a se stesso di arrabbiarsi talmente tanto da fare qualcosa di stupido. Non si consente mai di essere talmente tanto triste da ignorare le sue responsabilità. Fa quello che bisogna fare per assicurare a se stesso e agli altri di essere emotivamente pronto a incaricarsi della sua vita. >>
Che significa che “non perde mai il controllo delle sue emozioni”? Forse non piange? Dire “fa quello che bisogna fare” a mio avviso rimanda alla sfera familiare di cui sopra. <<Placca sin da subito la tua debolezza>>. Ecco, ancora, il non farsi trascinare troppo dai sentimenti, perché questo è visto come una debolezza e sospetto l’implicito “è una cosa da donne”.
Un altro consiglio è intitolato “sviluppa delle relazioni interpersonali soddisfacenti”, dove si dovrebbe cercare di <<ricoprire dei ruoli alla leadership nelle organizzazioni. Conoscerai tantissime persone e ti guadagnerai il loro rispetto.>>. Perché un “vero uomo” è un vero capo (inserire ironia qui). Poco dopo da un consiglio che non è niente male <<Fai quello che ti piace fare, senza considerare quello che penseranno gli altri. Per esempio, ti piace lavorare a maglia? Allora lavora per diventare lo sferruzzatore più virile del mondo.>>, quindi inserisce tra i possibili hobby qualcosa tradizionalmente considerato “da donne”, il che è okay, salvo poi rimarcare la virilità, che non è okay.
Più avanti spunta ancora il consiglio scemo sull’essere competitivi. <<Se perdi, perdi come un uomo. Mai arrenderti prima che la competizione sia finita, pur avendo delle scarse possibilità. Non lamentarti né inventare scuse per giustificarti. Invece, prova a capire perché hai perso, in modo da dedicare una maggiore pratica a queste aree.>>. Cari uomini alla lettura, se perdete, che sia da duri, cioè tipo su un campo di battaglia! (inserire qui una seconda dose di ironia).
Ritornando sui consigli scemi il prossimo è:<<Soprattutto, sii il miglior uomo che tu possa essere in ogni aspetto della tua vita>>, dove bisogna lottare <<per l’ideale di mascolinità, sicurezza e forza, anche quando è elusivo>>. Torna la lotta, torna il concetto di virilità accostato alla sicurezza e alla forza. Le persone insicure o deboli sono gay e donne, tanto per cambiare. Ovviamente queste sono solo le supposizioni di una persona femminista e forse chi non è “del settore” non ci trova nulla di male in queste frasi.
La terza parte è citata sotto il titolo “vivere come un uomo nel mondo”, e dove c’è una parte riservata al rispetto per le donne. <<Tratta con rispetto le donne. Che tu stia uscendo con una o no, dovresti trattarle tutte come farebbe un autentico gentiluomo. Questo non significa mettere in atto delle idee antiquate di cavalleria (come, per esempio, farle accomodare sulla sedia), bensì che dovresti estendere a tutte il rispetto e la cortesia che concederesti a una collega seria. Ascoltale quando parlano. Rispetta le loro opinioni, anche quando sei in disaccordo con loro. E, soprattutto, trattale al pari degli uomini, lo sono.>>
“Uscendo con una” è aberrante; uscire con una.. cosa? Una banana? Un’agenda? Ah, no, una donna. Ma chi è la collega seria? Evidentemente le altre colleghe del vero uomo sono molto simpatiche (aggiungere ancora un po’ di ironia, sale e pepe q.b., poi mescolare il tutto). Ovviamente le donne come la “collega seria” vano ascoltate, come se non fosse ovvio prestare attenzione alle persone con cui si parla.
Vediamo il prossimo capoverso: <<Non devi trattare le donne così come tratteresti un bambino. Molte donne adorano l’umorismo sconcio proprio come gli uomini. Fare delle battute (anche quelle scurrili) di fronte alle donne non significa trattarle con poco rispetto, ciò dimostra che le consideri al pari degli uomini e che puoi abbassare la tua guardia emotiva. Prima però, cerca di capire la loro personalità: se sembra che possano gradire il tuo umorismo, fatti avanti.>> Sorvoliamo di nuovo sul fatto del maschile universale, ma che dire delle battute scurrili? Nel dubbio, taccio. “Le consideri al pari degli uomini”, be’ questa è ambigua: che dite, si salva con “lo sono” detto nel punto precedente?
<<D’altro canto, evita l’utilizzo degli insulti contro il sesso femminile, anche se stai solo scherzando>> Be’, mi sembra il minimo. Aggiungerei di non “scherzare” proprio con battute sessiste, perché difficilmente sono solo “scherzi”, e dietro c’è sempre un credere certe cose veramente, e poi ci si nasconde dietro i soliti “fatti una risata” e simili.
<<È facile prendere il vizio di usare queste parole ed è ancora più facile che le tue intenzioni vengano fraintese. Gli uomini mascolini non feriscono i sentimenti altrui sulla base del sesso biologico. Mai e poi mai commettere un atto di violenza contro una donna: è una delle cose meno virili che tu possa fare.>> Non conosco bene le esperienze di chi legge, ma credo che tutt* abbiano ricevuto le peggiori “battute” proprio da chi voleva rimarcare la sua virilità. Il consiglio seguente è “tratta con rispetto anche gli uomini”, dove c’è scritto questo: <<Un uomo virile rispetta tutti e non si comporta da bullo né umilia la gente. Inoltre, evita di spettegolare.>> Credo che questo sia ricollegabile al punto sopra, ovvero che spesso gli uomini che fanno i bulli sono proprio quelli che vogliono mostrare di più la loro presunta mascolinità.
“Dulcis in fundo” abbiamo un invito alla non-violenza (<<Far del male a una donna o a un bambino è da codardi e solo il tipo di persona più basso che ci sia (come i violentatori, se li conti come umani) lo farebbe, non un vero uomo>>) che a mio avviso dovrebbe essere talmente scontato da non aver bisogno di essere scritto. Tuttavia, uno degli ultimi punti è questo: <<Difendi le donne, i bambini e tutti gli esseri umani più deboli di te!>>, dove ovviamente, accanto al maschile universale di “bambino”, ci sono le donne, esseri deboli per eccellenza che devono essere protetti dal “vero uomo”.
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Condivido in pieno. Comunque Wikihow e compagnia bella fanno affidamento su pseudo-autori che scrivono guide per il web, pagati da 1 a 3 auro per ogni articolo: ciò che viene loro richiesto è una perfetta padronanza della lingua italiana e una certa velocità nella scrittura e nella ricerca di fonti attendibili a cui attingere per poter assicurare all’editore fino a 10 guide in un giorno. Per quanto riguarda questo pezzo, probabilmente l’autore ha fatto affidamento sulle proprie opinioni personali e infatti si è ‘incartato’ più volte, e anche in maniera molto goffa, quando ha parlato di rapporti con le donne (‘Uscire con una’, ‘…trattale al pari degli uomini, lo sono’, ‘difendi gli esseri più deboli di te!’etc.).
Purtroppo il trash non esiste solo nei salotti tv pomeridiani. 🙂