Ecco un thread su twitter che parla di #ableism. Traduzione di Maria Chiara del gruppo Abbatto i Muri.
Caroline scrive:
Allora, persone non disabili (altrimenti note come abili)! Vi siete imbattuti nell’hashtag #AbledsAreWeird [Gli abili sono strani]. E magari vi siete resi conto che avete fatto alcune delle cose “strane” per cui le persone disabili vi hanno rimproverato. Forse siete un po’ offesi. Che facciamo?
Per prima cosa, vi invito a mettere da parte l’essere offesi. Le persone disabili non stanno cercando di attaccare personalmente voi o il vostro carattere; piuttosto, stiamo trasmettendo i nostri frequenti scontri con l’abilismo e il pregiudizio. Non siate offesi – invece, siate aperti ad imparare dalle persone disabili.
Le persone disabili molto raramente hanno occasione di parlare di ciò che ci umilia, ci fa soffrire e ci offende. Non ci è consentito uno spazio per farlo – invece, ci viene detto che le persone abili sono semplicemente ignoranti, o che stanno facendo del proprio meglio. Noi dovremmo essere grati per le cose che fanno bene.
Il fatto è questo: solo perché non sapevate che le vostre azioni hanno messo a disagio o sminuito delle persone disabili, non significa che avete un lasciapassare per continuare a fare quelle cose o addirittura essere assolti quando le avete già fatte.Ora che non siete ignoranti sul vostro abilismo, cercate di smettere di essere abilisti! È così che ci si allontana rispetto al vostro passato abilista – riconoscendolo e facendo di meglio. E questo non si riferisce solo alle vostre azioni verso le persone disabili, ma anche ai vostri pensieri.
Smettete di pensare che tutte le persone disabili sono tristi e hanno bisogno di aiuto 24 ore su 24. Smettete di pensare che siamo tutti incompetenti e simili a bambini. Rispettate la nostra community, la nostra cultura e la nostra storia.
Una volta che cambiano i vostri pensieri, anche le vostre azioni saranno meno abiliste. Non aiutate le persone disabili senza chiedere. Non credete alle bugie dell’inspiration porn. Non trattate le persone disabili come bambini, ma come adulti indipendenti e capaci.
Le persone disabili non sono ascoltate. Non siamo rispettati in un mondo abilista. E azioni come quelle descritte nell’hashtag #AbledsAreWeird lo esemplificano. Se vuoi essere un alleato delle persone disabili, se non vuoi essere abilista, è semplice: devi identificare i modi in cui sei abilista.
Capisco che può essere doloroso identificare il vostro abilismo. Non si vuole ammettere la propria ignoranza o il proprio pregiudizio. Ma se non lo facciamo, le persone disabili continueranno a fare esperienza di questo abilismo e ad esserne ferite.
Dovete mettere da parte l’essere offesi, capire che non riguarda voi. Riguarda la dignità e la sopravvivenza, la vita e la libertà delle persone disabili. Dovete prefissarvi di essere meglio. Di fare meglio.
Amplificate le voci delle persone. Imparate da noi. Siate abbastanza coraggiosi da affrontare quel pregiudizio, e non in modo vigliacco, evitando le critiche e cancellandole. Le persone disabili meritano la parità. Aiutate il lavoro in quella direzione.Io voglio vedere un mondo più giusto ed equo. Ma per farlo, ci dobbiamo concentrare non solo sul buono che facciamo, ma su quello che dobbiamo ancora imparare. Pensate all’hashtag #AbledsAreWeird come a un’opportunità per imparare. Imparate che cosa non fare, e in che modo le vostre azioni feriscono le persone disabili.
Poi, quando lo avete fatto, come ho detto prima, non siate abilisti. Riconoscete i vostri pensieri e il modo in cui le vostre azioni ne derivano. Imparate ancora e ancora dalle persone disabili, anche se brucia un po’. Perché è così che si cambia e si fa di meglio.
La ristrettezza mentale verso le persone disabili non è mai giustificata, e se la giustificate minimizzando la critica delle vostre azioni che vi fanno le persone disabili, state giustificando la ristrettezza mentale. L’abilismo non va mai bene, e le persone disabili continueranno a far sentire la propria voce a riguardo – che vi vada bene oppure no.
Io parlo della mia esperienza con l’abilismo e l’inaccessibilità perché voglio che le persone imparino e non facciano quelle cose. Ma so che non avrò sempre successo. E va bene così. Io continuerò a parlarne. E questo non è qualcosa che sta a voi decidere.
Le persone disabili sono marginalizzate. Non ci marginalizzate ancora di più. Ascoltateci, riconoscete la nostra autorità. Non continuate a incapacitarci con l’abilismo e l’inaccessibilità.
Grazie a @Imani_Barbarin per aver creato questo hashtag. É stato uno strumento eccezionale per far parlare le persone disabili riguardo alla nostra marginalizzazione e far sì che le persone ne abbiano avuto un reale scorcio.In conclusione, direi che il mio punto principale è questo: per favore, imparate dalle persone disabili e affrontate il vostro abilismo. Molte persone sono semplicemente ignoranti e hanno bisogno di imparare, e spero che voi abbiate imparato.
Ma la ristrettezza mentale non è mai accettabile, e in definitiva non mi importa se siete infastiditi o offesi. Spero che passiate oltre, e che invece puntiate ad essere degli alleati per le persone disabili, ma capisco che alcuni potrebbero non farlo. Invece vi offenderete.
Io però garantisco che le persone disabili continueranno a far sentire la propria voce sul pregiudizio che affrontiamo, e che sappiamo fare advocay per noi stessi. In fin dei conti l’hashtag era per far parlare noi ed amplificare le nostre voci.
Sono così orgogliosa della community disabile. Sono così incoraggiata da questa solidarietà e da questo supporto. Siamo FANTASTICI! Grazie a tutti quelli che hanno detto la loro. Nulla su di noi senza di noi. ❤
Le persone disabili non devono essere gentili nello spiegare la ristrettezza mentale che affrontiamo. Non potete aspettarvelo – dopotutto è ristrettezza mentale. Non offendetevi; smettete di essere mentalmente ristretti.
Nessuno sta cercando di farvi vergognare. Siamo solo stanchi, come persone disabili, di avere a che fare con queste cose tutti i giorni. E ora ne stiamo parlando apertamente. Spero che cambierete le vostre azioni di conseguenza, e che capirete perché le persone disabili sono così frustrate.
Inoltre, anche se qui mi sono focalizzata sulle persone non disabili… Persone disabili, anche noi dobbiamo riconoscere i nostri pregiudizi abilisti e fare di meglio!
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