Lei scrive:
Ciao Eretica, vorrei sfogarmi a proposito di una storia che ho avuto tempo fa, con un ragazzo più grande di me, che in intimità è uno schiavo e nella quotidianità un debole. Io avevo appena cominciato ad avere la curiosità di conoscere il mondo del BDSM come dominatrice. Entrai quindi in vari siti e, tra tutta quella gente, conobbi lui. Dopo poco tempo ci siamo incontrati, lui aveva la fidanzata, con cui conviveva, che però non amava più da anni e che voleva lasciare.
All’inizio, durante i primi mesi, non ho fatto caso a nulla di ciò che lui fosse realmente, ciò che volesse e cosa lo faceva soffrire, in quanto lui soffriva molto il fatto di non poter parlare con nessuno del fatto che fosse uno schiavo masochista; anche la fidanzata, con cui stava da anni, non lo sapeva. Quando lui alla fine la lasciò noi cominciammo a passare ancora più tempo assieme, come padrona e schiavo. Non so per quale motivo o logica di questo mondo, ma entrambi ci innamorammo l’una dell’altro. Io lo amavo con tutte le mie forze, pensavo e penso ancora che non amerò con la stessa intensità un’altra persona in questa vita.
Lui era davvero tutto per me, non respiravo senza di lui nonostante fossi io la parte dominante: ero io quella che lo sottometteva, lo picchiava, lo legava e soprattutto quella che lo faceva godere. Agli occhi di tutti, eravamo una coppia come tante, classici, per i fatti nostri, ed era tutto molto bello, finché non ho scoperto i suoi tradimenti di cui in seguito lui stesso mi diede conferma e, come ogni debole, cercando di giustificarlo tramite astrusi ragionamenti, non riuscì a darmi una spiegazione. Forse ho colpe anch’io, più passava il tempo, più ritornavo ad essere la classica ragazza di prima, prima del BDSM.
Cosa potevo mai pretendere da uno slave? Che cambiasse per me? Si può davvero affogare un desiderio, una necessità, una voglia incontrollabile come era la sua, di essere punito? Ai tempi pensavo di sì, ma oggi ho la certezza che non sia così. Lui mi tradiva perché per lui non ero una vera mistress o una sadica, ho fatto la stessa fine della sua ex, all’oscuro di tutti i tradimenti e delle notti e giorni che lui passava a messaggiare con altre donne, mistress che sottomettono quelli come lui.
Rimpiangerò sempre i due anni buttati, perché ero in un’età bellissima e avrei potuto fare ben altro della mia vita, la rabbia che mi ha lasciato dentro per non essere stato sincero e la mia ingenuità nel pensare che a lui sarebbe bastata una relazione classica, visto che mi amava. Amare uno schiavo è difficile, a chi non ha la passione ed il desiderio di dominazione consiglio di non provarci nemmeno: la mia era solo curiosità e sono finita ad amare quello che a letto picchiavo. Sono passati almeno due anni da allora e, se ci penso adesso, per me è stata un’esperienza orribile.
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