
Qui l’articolo originale di David Futrelle (dal suo blog We Hunted the Mammouth) – [Traduzione di Antonella del Gruppo Abbatto I Muri]
Se qualcuno si imbattesse per caso nel canale Youtube di Christopher Wayne Cleary non sospetterebbe mai che questo 27enne di Denver ha una lunga storia di stalking e minacce ai danni di diverse donne, culminata nel suo arresto lo scorso sabato, nello stato dello Utah, dopo che egli aveva postato su Facebook uno status rabbioso in cui avvertiva il mondo che presto si sarebbe preso una simbolica vendetta su “tutte le ragazze che mi hanno scaricato… ammazzando quante più ragazze mi capiteranno a tiro”.
Nonostante le sue parole facciano eco a quelle del famigerato Elliot Rodger, il killer incel (la parola sta per Involuntary Celibate, celibe involontario, NdT) il cui “giorno del giudizio” contro le donne ne lasciò a terra sei ad Isla Vista, California, nel 2014, i video di Cleary non fanno trasparire nulla della rabbia che ribolle sotto la superficie.
Non ci sono proclami misogini o annunci roboanti. Il canale Youtube è invece dedicato a sport e video di “mukbang” (video in cui il protagonista si ingozza di gran quantità di cibo di fronte alla telecamera, NdT), in cui Cleary chiacchiera amabilmente mentre mangia hamburger e pizza e altri prodotti di fast-food. Non appare in alcun modo come lo stereotipo dello incel incazzato e socialmente alienato.
C’è un evidente contrasto rispetto al messaggio che Cleary ha postato su Facebook e che ha poi portato al suo arresto:
In un commento successivo dichiarava “non c’è nulla di più pericoloso di un uomo pronto a morire”.

Il messaggio di Cleary, tuttavia, era falso come le sue maniera affabili su Youtube, Può essere che Cleary fosse “involontariamente” celibe al momento, ma è ben lontano dall’essere il vergine che non è stato mai baciato che pretenderebbe di essere.
Lo sappiamo perché è attualmente in libertà condizionata per aver fatto stalking e minacciato la sua ex compagna. Come riporta il Denver Post la donna allora 43enne chiamò la polizia, nel 2017, dopo che Cleary le si era presentato in casa. Il verbale degli investigatori poi prodotto in tribunale, riporta le dichiarazioni della donna, secondo cui Cleary era stato il suo ragazzo e che aveva intrattenuto con lui una relazione sessuale, ma che quando lei aveva chiuso quella storia lui aveva iniziato a farle stalking. Cleary l’aveva chiamata 45 volte in un solo giorno, dicendole “Spero che tu muoia” e “Ti ammazzo”, “Ti brucio la casa” e “Manderò delle persone a casa per farti uccidere”.
La donna dichiarò che, a causa della incessante azione di stalking di Cleary, aveva perso nove chili, aveva incubi di lui che le dava la caccia e si svegliava in preda all’ansia e ad attacchi di panico. Cleary pubblicò il suo numero di telefono ed il suo indirizzo su un sito di annunci insieme a foto false in cui “cercava sesso e stupro” e in ragione di ciò ricevette messaggi da sconosciuti.
Cleary si dichiarò colpevole dell’accusa di stalking e patteggiò la pena col giudice distrettuale, ottenendo una condanna a tre anni con la condizionale.
Ma questa donna non fu la prima vittima di Cleary. Nel 2016 fu infatti accusato di stalking e molestie da due ragazze diciottenni ad Arvada, Colorado, che avevano rifiutato di uscire con lui per un appuntamento. In un messaggio Facebook aveva dato un avvertimento ad una delle due “Ti tengo d’occhio. Presto sarai nella tomba”. Nel 2015 il Denver Post scrive che egli “fu accusato di molestia sessuale telefonica, poiché aveva convinto una donna a posare nuda per lui, postando poi la foto online su una pagina Facebook creata a nome della donna”.
Cleary è stato accusato di stalking e altro da altre teenager, per aver detto, lui 17enne, “posseggo diverse armi da fuoco e potrei farvi fuori in pochi secondi. Un giorno che mi girerà farò fuori tutti”. In un altro caso sempre il Post riporta: “…una diciannovenne ha dichiarato che ha vissuto per due settimane in una stanza d’albergo con Cleary e durante quel tempo lui la strangolava e le urinava addosso”.
Cleary non ha mai scontato un solo giorno per i suoi crimini contro le donne. Si spera che dopo questo suo ultimo arresto le cose vadano diversamente.
Il caso di Cleary rende decisamente chiaro che il concetto di “redistribuzione sessuale” e di “monogamia obbligatoria” promosso da reazionari come Jordan Peterson siano non solo concettualmente sbagliati, ma profondamente pericolosi. Peterson e altri sostengono che la rabbia dei cosiddetti Incel come Elliot Rodger e come il killer del furgone di Toronto, Alek Minassian dovrebbe farci capire che l’economia sessuale è seriamente fuori controllo, con molti uomini incapaci di ottenere sesso regolarmente a causa delle donne che con tutta evidenza rivolgono le loro attenzioni unicamente ad un gruppo ristretto di uomini. Peterson e altri ne traggono la conseguenza che, per prevenire ulteriori violenze da parte degli Incel, c’è la necessità di ristrutturare la nostra società in maniera tale che le donne siano in qualche modo cooptate – da spinte paritarie, se non proprio da qualcosa di più drastico – ad incontri con quelli che sono attualmente considerati non attraenti né degni di appuntamenti. Per quel che vale: Peterson nega che “monogamia obbligatoria” significhi applicarla in maniera forzata su qualcuno – il che non spiega dunque perché usi il termine “obbligatoria”.
In altre parole, Peterson e altri pensano che dovremmo impostare la nostra società in maniera tale da spingere le donne ad accompagnarsi con uomini incazzati per non essere stati considerati degni di un appuntamento e che per questo regolarmente minacciano e sono violenti contro le donne. In altre parole, secondo loro dovremmo essenzialmente obbligare le donne a incontrare uomini violenti ed abusanti come Cleary. Uomini che passano un sacco di tempo a fantasticare apertamente su come fare del male alle donne che non accettano di uscire con loro non diventeranno magicamente angeli se delle donne ci usciranno insieme; per Cleary evidentemente non è andata in quel modo. Gli uomini violenti non smettono di esserlo quando sono in una relazione, quello che fanno è semplicemente indirizzare la loro violenza contro la propria partner ed in molti casi la loro violenza subisce una escalation quando quella partner decide di lasciarli.
Questi uomini non dovrebbero essere placati o peggio premiati grazie al loro comportamento violento ed alle loro minacce: dovrebbero al contrario essere puniti. Jordan Peterson e quelli che propongono la “redistribuzione sessuale” potranno anche essere uomini per bene nelle loro vite private, per quel che ne possiamo sapere, ma le logiche dietro le loro proposte, per quanto vaghe, sono le logiche di chi abusa delle donne.
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