Leggendo dell’uomo legato mani e piedi e praticamente morto “durante l’intervento di polizia” ho sputato tutto il caffè che avevo appena bevuto. Grazie al Salvini di turno ho capito che non solo all’immigrato tocca la legatura mani e piedi (piedi?!?) ma, perché no, si potrebbe mettergli anche un bel cappuccio in testa in Guantanamo Style per poi consegnare il suddetto ad una bella folla di forcaioli affinché lo impicchino all’albero più vicino.
La cosa assai tragica è che Salvini, un ministro della Repubblica Italiana, decide di fare dichiarazioni da bar (letteralmente, dato che parla di caffè e brioche) contrariamente a quel che un ministro nella sua posizione avrebbe dovuto fare. Si, gentile ministro, ai prigionieri si dà eventualmente anche brioche e caffè. Sono passati i tempi in cui al carcerato davano solo pane e acqua. Salvini si è forse svegliato dopo un secolo di ibernazione? E la Costituzione? E i diritti garantiti a tutte le persone arrestate? E vorrebbe Salvini dare ragione, allora, anche a quei poliziotti che tra arresti e interrogatori picchiano talmente forte da ammazzare i detenuti?
E’ il 2019 e non deve mai capitare che una persona in stato di arresto, si pensa sotto la tutela delle Istituzioni, muoia così, come fosse niente. Ma di Salvini conosciamo bene le dichiarazioni sulla pacchia degli immigrati e a furia di descrivere questa (falsa) pacchia dimentica e fa dimenticare alla gente che nel mar mediterraneo solo oggi possiamo contare altri 170 morti, uomini, donne e bambini, che viaggiavano su un barcone poi affondato. Dimentica e fa dimenticare, esasperando il dibattito e legittimando la violenza razzista dentro e fuori dalle istituzioni, il fatto che nel 2019 i diritti di un detenuto sono sacrosanti e che a furia di lanciare ami alla gente sdegnata per gli sprechi (quelli dei ministri non sono sprechi forse?) dei migranti poveri in canna non si fa altro che fomentare odio e disumanizzare le vittime, qualunque sia la causa della loro morte.
Se fosse stato un italiano, che so, uno stupratore italiano ad essere legato mani e piedi e a morire durante un arresto, Salvini cosa avrebbe detto? Io mi auguro che la gente sappia che quando si parla di persone arrestate, a prescindere dal crimine commesso, non si deve mai giustificare la morte di quelle persone. E che se lo Stato dà retta al sentimento di persone fanatiche che vogliono scannare gli immigrati, che essi siano criminali o meno, allora finiremo con il giustificare la costruzione di lager per dare ai “criminali” la lezione che secondo quei fanatici meritano.
Uno Stato di diritto non può essere rappresentato da un ministro tanto ignorante che fa comizi perfino quando c’è un morto di mezzo. E’ inaccettabile e tutti dovrebbero essere indignati per questo. Tutti, nessuno escluso, giacché di morti in fase di arresto ce ne sono già stati troppi e si dovrebbe indagare a fondo affinché non accada mai più.
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Il problema spaventoso direi e’ che non si indigna quasi piu’ nessuno.
L’ha ribloggato su O capitano! Mio capitano!….