Sapete quanto sia difficile condividere quello che sento con un uomo? Non ha la menopausa, non ha il fiatone post/caldana, il sesso gli funziona sempre e non ha gli ormoni impazziti. Dopo anni di battaglie contro gli stereotipi mi devo arrendere a me stessa e devo affrontare la mia diversità. E’ una diversità che ti fa sentire sola, in una relazione o in un rapporto d’amicizia con un uomo. La cosa più difficile da spiegare è il fatto che interiormente mi sento viva e piena di energia ma all’esterno devo constatare non senza ironia il mio decadimento fisico.
Ho le tentazioni di una trentenne ma la fatica mi fa demordere. Per esempio: anni fa quando andavo ad un concerto non avevo problemi a ballare dall’inizio alla fine, per ore. Ora mi stanco solo a pensarci e non riesco ad avvicinarmi molto al palcoscenico. La folla e gli spintoni mi irritano. Abbiate pietà, penso, e poi sniffo il profumo di una canna e se chiudo gli occhi allora mi sento bene. Forse sono io che mi pongo dei limiti. Forse.
Lo scambio di confidenze con le amiche diventa più o meno questo:
- hai fatto sesso con lui?
- si, che bello
- e?
- mi fa male tutto. ho prenotato una visita dalla ginecologa perché non riesco neppure a sedermi
Lo stesso scambio venti anni prima sarebbe stato questo:
- hai fatto sesso con lui?
- meraviglioso, l’abbiamo fatto dieci volte e mi ha fatto godere tantissimo
- e?
- ci vediamo stasera per rifarlo
E’ come se avessimo traslocato da una stanza grande e accogliente ad una piccola e con trappole che impediscono un lieto e considerevole accesso. Vi dicevo l’altro giorno che faccio poco a poco amicizia con la mia immagine allo specchio.
Mi lavo i denti e penso da trentenne. Ho i desideri di una trentenne e poi mi guardo e la tipa che sta davanti a me dice “ma dai… hai fatto abbastanza… riposati”. La osservo con moltissimo risentimento. Vorrei dirle “senti, tipa… vai a cagare” e penso che dovrò darle un nome. Quella lì ha preso il mio corpo e non lo lascia andare. Se esistesse un rito magico per farmelo restituire darei l’anima al diavolo. Peccato che io non creda al demonio. Forse perché nella mia vita mi hanno detto che il vero demonio sono io.
Ieri sera ho cucinato per poter passare una serata insieme. Mangiare insieme, sul divano, guardando un film insieme, è diventata la parte più tenera e romantica della mia giornata. Si parla del più e del meno e devo considerare dopotutto il fatto che egli mi ascolta come se gli interessasse davvero. Tempo fa litigavamo affrontando discussioni sulla politica. Lui è sempre stato uno che pensa e ripensa a quello che c’è da fare. Io sono l’impulsiva, quella che agisce d’istinto. La rabbia e la ribellione mi hanno sempre guidato e forse l’equilibrio sta a metà tra le due posizioni.
Stranamente mi sento serena, ripasso davanti allo specchio e guardo a quella figura nella quale mi riconosco davvero molto poco con tenerezza. Faccio le smorfie e rido. Adesso le facce brutte e incazzate mi riescono meglio. Mi ricorderanno come la strega cattiva ancora col culo attaccato ad una scopa? Perché no. In fondo strega lo sono sempre stata. Il mio rito magico preferito si chiama fare emergere la verità. Quella delle azioni quotidiane e dei sentimenti. Difficile sentirli e confidarli.
La mia verità vera oggi è questa. Sto percorrendo la strada felicemente anarchica verso l’accettazione. Non rimpiango niente. Non so dove sarò domani ma oggi sono qui e scrivo. Dopo vado a vedere cos’hanno combinato le femministe ieri. Distruggete tutto. Io dopotutto ho voglia di farlo ancora.
Meno&Pausa – Avere la patata e non sentirla – racconta fatti reali di una donna che usa questo pseudonimo per raccontarsi.
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In quanto uomo non ho la menopausa, ma nonostante il fatto che mi alleni ogni giorno, che porto i pantaloni della stessa taglia da trent’anni che sto attento a quello che mangio, le energie calano, così come la flessibilità e la capacità sessuale (almeno lì si migliora a livello teorico). I dolori invece aumentano, fuori mi mantengo bene,ma a dolori articolari e muscolari sfido qualunque vecchio! Non abbiamo le caldane, ma invecchiamo anche noi, dobbiamo farci i conti. Facciamo insieme, uomini e donne, con dignità e affetto reciproco.
Bravo salvatore !
Viva la sincerità !
D’accordo con salvatore. Donne, almeno quando riusciamo a esservi vicini, non date per scontato che siamo lontani solo perché ci esprimiamo in modo diverso.
Dal mio nickname puoi dedurre la mia età. Ti capisco al 100% e sto passando tutto quello che tu racconti. Solo in una cosa dissento: io quando vado ai concerti metal cerco ancora la bolgia delle prime file. Ho rinunciato al pogo, però….. (non so se le mie ossa potrebbero reggerlo senza rompersi, meglio non rischiare 😉 ) Da ex, e tutt’ora femminista, non posso che condividere con te la voglia di distruggere tutto.
per il sesso una buona ginnastica perineale e un pò di creme lubrificanti possono aiutare…però il mio problema è che, anche se ne ho voglia, mi fa proprio fatica iniziare, l’idea proprio mi affatica. boh!?