Lei scrive:
Cara Eretica, volevo parlarti di una cosa complicata e spero di riuscire a spiegarla bene. Spesso parli di femminismo islamico e io sono grata per il fatto di avermelo fatto conoscere. Esistono però altre realtà che negano la mia stessa libertà e insultano le femministe islamiche perché non interpretano il Corano secondo i dettati di uomini integralisti e fanatici. Ma il mondo musulmano non è fatto di questo. Mi sono trovata a frequentare altre che come me vivono con famiglie musulmane ma è errato pensare che in tali famiglie i padri o le madri spingano le ragazze a essere schiave di regole antiche.
Ho visto ragazzine ribellarsi ai padri che volevano solo vederle laureate e indipendenti abbracciando la parte integralista della comunità musulmana. Ho visto italiani che pensano che supportare la comunità sia come dover prepararsi alla guerra. In realtà sono loro i fanatici perché la comunità è fatta di persone che lavorano, che sono migrate per dare un futuro ai figli e che non hanno tempo per pensare alla guerra. Sono persone buone che vengono guardate come fossero il demonio grazie al razzismo diffuso da politici e militanti di destra.
Io sono una delle ragazze che per ribellarsi al padre, nel periodo dell’adolescenza, sono arrivata a coprirmi il volto e a frequentare ragazzi davvero fanatici. Persone che esaltavano la violenza e che subiscono un lavaggio del cervello da parte di gente senza scrupoli che vorrebbe mandarli al macello al posto loro promettendo vergini e vantaggi post-vita. Mi ero innamorata di un ragazzo che mi chiese di sposarlo e di seguirlo in un viaggio che lo avrebbe portato a combattere in un posto lontano. Quello che non aveva ben capito era il fatto che avrebbe appoggiato chi propaga la cultura fanatica di odio e misoginia.
Io sono stata davvero tentata di seguirlo ma alla fine gli ho detto di no sotto insistenza di mio padre che contrariamente a quello che si pensa non ha mai fatto storie se mi “vesto all’occidentale”, anzi. Quando cominciai a esprimere integralismo lui disse che non mi riconosceva più e che non era quello che mi aveva insegnato. Altre ragazze sono andate fino in fondo e ho visto partire due ragazze che conoscevo al seguito dei loro mariti. Quello che so è che quando vivi in mezzo a due culture abbracciarne una diventa motivo di riscatto sociale, avere qualcosa nella quale identificarsi e riconoscersi, far parte di qualcosa, solo per compensare la confusione e un vuoto difficile da colmare quando vedi attorno persone razziste che ti respingono. Più razzismo c’è e più dall’altra parte si creerà integralismo. Gran parte della responsabilità di questo è proprio dei razzisti e della loro maniera di imporre stereotipi sui musulmani che a molti di noi non corrispondono.
Quando ho detto di no quel gruppo di “amici” e “amiche” mi ha allontanato. Mi sono concentrata negli studi e con orgoglio ho preso la laurea anche se ora non so che cosa fare perché il lavoro è una chimera. Mi do da fare e ringrazio mille volte mio padre per i sacrifici che ha fatto per noi e per la sua forza e la sua calma in risposta all’odio che ci circonda. Ti scrivo perché voglio parlare alle ragazze che pensano di ribellarsi abbracciando il fanatismo. Non è la giusta via. Non è emancipazione ma sottomissione e l’amore non è un buon motivo per sottomettersi mai. Oggi sono fidanzata con un ragazzo musulmano intelligente e meraviglioso. Con lui condividiamo molto e non mi sento mai sola o offesa. Avrebbe potuto essere di un’altra cultura ma ho conosciuto lui e lo sento più simile a me.
Ragazze non lasciatevi influenzare. Non è solo “l’occidente” a voler fare il lavaggio del cervello. Potete seguire le vostre inclinazioni anche senza dover obbedire a tutti gli stereotipi razzisti. Il femminismo islamico insegna molto su questo. A fare il lavaggio del cervello è chiunque spinga all’odio in ogni direzione. L’odio non è una soluzione e l’energia spesa a odiare può servire a costruire il vostro meraviglioso futuro.
Grazie Eretica per lo spazio che ci offri.
Grazie femminismo islamico.
Anonima
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