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Cos’è il sesso delle “donne”?

Da come balli si vede che sei una “calda”, dice un tizio al pub. Rispondo che la calura mi sale in varie occasioni. Attendo la menopausa per condividere tutto il mio sudore. Allora risponde che gli fa piacere che io sono una ragazza seria. Ma seria in che senso? Io non sono seria. La do volentieri e della serietà non so che farmene. Lui è disorientato. Certi uomini non sono abituati alle donne che gli tolgono i pensieri e le parole di bocca. Se lui non può forzarmi a dire che ci sto allora cosa gli resta da fare? Passa alla successiva, un po’ più ritrosa e io continuo a ballare volentieri. Mi sono sempre chiesta come sia possibile che esista tanta stupidità concentrata in un solo individuo, eppure di persone così ne incontro parecchie e non si tratta solo di uomini. Una collega un giorno mi vide in atteggiamento sospetto con un collega di grado lievemente superiore e disse alle altre che gliela davo per fare carriera. Però la mia carriera aveva raggiunto l’apice al quale può sperare una precaria. Lui mi piaceva e mi piacque ancora di più una sera che di punto in bianco mi si distese sulle gambe, fingendo di dormire, mentre mi toccava fino a farmi venire. Nel frattempo io ero impegnata in una conversazione particolarmente seria. Ebbi un orgasmo quasi muto. Solo il rossore al viso poteva tradire il mio stato. Mi giustificai togliendo la camicetta e restando in reggiseno. Che caldo, mammamia.

Quando un tizio vide che in macchina io e un ragazzo eravamo impegnati in un rapporto orale rimase un po’ a guardare e colto sul fatto ricambiò il mio sguardo divertito con una fuga veloce. Si imbarazzano perfino i guardoni se non gli dai a vedere che ti vergogni. Tutto quel che nutre la loro eccitazione è la sbirciata dalla serratura, cose proibite. Furti di respiri e l’ansimare ritmato dietro la porta del cesso in cui sei chiusa con un ottimo scopatore. Non ce ne sono molti o non se ne incontrano tanti. Quelli che sono più efficienti non badano a lunghezze e si lasciano fare tanta roba senza inibire iniziative spontanee. Se parlo dei miei orgasmi una tipa dice che penso solo a quello. Ma se lo fa un uomo perché non posso farlo io? Non sono innamorata, non ho relazioni fisse e scopo con chi mi pare, in ogni istante possibile e con il massimo della trepidazione.

Mi eccita lo scambio di battute, quando lui è in sintonia, mi segue veloce e dice cose e poi io dico cose e si capisce che andremo a letto, a terra, in piedi, dietro un portone. Il corpo detta regole, finché non trovi lo stronzo che sembrava ok e poi si rivela niente. Lui tenta di continuare e lo spintono indietro. E’ di statura media, poco più alto di me ma è gracile e posso spezzarlo se lo voglio. Ho i tacchi alti e squadrati, lo stivale con la punta rinforzata. Ho mani che possono sostenere pesi ben più grandi e lo picchio come posso. Nessuno può dirmi cosa fare. Non sono sua. Io sono mia. Gli faccio male, lui sbatte sulla ringhiera della pedana in alto sull’area concerti, quella in cui ascolti e balli pezzi noti, per lo più cover ma ben fatte. Con le mie due nozioni di primo soccorso tento di farlo rinvenire. Cioè, gli ho lavato la faccia con l’acqua fredda e si è risvegliato, lamentandosi. Mi dice che ora una scopata gliela devo e io quasi lo pesto e lo lascio lì moribondo ma è vivo, non gli servo più e vado via. Scendo di sotto e incontro un altro che poco dopo mi ficca la lingua in bocca e mi porta in macchina da lui.

Quando ritorno a casa c’è la mia coinquilina che aveva assistito alla scena al pub e dice che sono doppiamente troia. Primo perché dopo averlo “stuzzicato” non l’ho data al tizio e secondo perché l’ho data a un altro due minuti dopo averlo incontrato. Continua dicendo che “il sesso delle donne” è diverso. Cioè? Un fatti i cazzi tuoi la zittisce e mi chiedo se effettivamente io non stia rischiando qualcosa. Che so: se quello si vendica e arriva col branco? Ma a me non capiterà nulla, lo so. E non mi è noto come lo so. Il fatto è che lo so. Ho questa strana sicurezza per cui alla fine penso che li incontro fragili. Saranno spacconi ma da soli sono del tutto inermi, vulnerabili, alcuni si innamorano, mi fanno la posta e io non li cago. Uno mi ha lasciato l’immaginetta della madonna attaccata alla porta di casa. Non so cosa volesse dirmi. Pensava davvero che io gli avessi mostrato la luce? Può capitare, perché no. Passiamo avanti.

L’unica volta in cui l’ho fatto senza volerlo è stato con un tizio conosciuto in chat. Dopo mesi di sesso telefonico mi ha pagato un biglietto e sono volata verso la sua città. Mi ha ospitato una notte. Una notte sola. Non mi piaceva per niente ma in fondo si trattava solo di una notte. Coraggio, mi sono detta, si tratta di fingere che lui ce l’abbia grosso e lungo quanto una montagna. In fondo ha pagato per una fantasia e se a me è andata male a lui è andata decisamente bene. Abbiamo smesso di sentirci subito dopo. Il brutto sesso fa miracoli quando si tratta di voler mettere fine ad una relazione. In tutto ciò devo dire di non essermi mai vergognata o imbarazzata, neppure quando sotto pomiciamento feroce precedevo il tipo lanciando per aria i push up estratti dal mio reggiseno. Minne più piccole ma sensualità a mille.

Ci sono donne che parlano di figli e famiglie e io sbadiglio. Non è cosa per me. Quel che io sogno, eccitandomi, toccandomi, è una leccata decisa per farmi venire. In un’altra epoca mi avrebbero rinchiusa per quella malattia inventata che si chiamava ninfomania. Oggi posso permettermi di fare sesso quanto e quando e con chi voglio. Domani penserò a tutte le gioie della vita che mi sono persa. Per ora mi godo tante altre gioie e non mi importa un cazzo di tutto il resto. Saluti.

Eleonora

Ps: E’ una storia vera. Grazie a chi l’ha scritta.

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2 pensieri su “Cos’è il sesso delle “donne”?”

  1. Grazie, Eleonora. Mi ritrovo totalmente in quello che senti e desideri…quanto vorrei essere così sexy per vivere quello che vivi tu. Ma ugualmente quello che scrivi mi libera 🙂 ❤

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