Testo originale di Jarune Uwujaren QUI
traduzione di Ilaria
“Chimamanda Ngozi Adichie sostiene di trovare difficile uguagliare le esperienze delle donne-trans con quelle delle donne.”
Quando dico che vedere quella frase mentre stavo terminando il mio giro di lettura serale di news su Facebook mi ha fatto rivoltare lo stomaco, lo dico più in senso letterale che metaforico. Il video che contiene la sua affermazione in evidenza — quello in cui Chimamanda Ngozi Adichie prosegue dicendo che “il solo problema sui Generi nel nostro mondo è relativo alle nostre esperienze”, stigmatizzando nel frattempo le esperienze delle donne trans come se vivessero da uomini, prima di “cambiare” genere—è stato deludente. Guardate qui per vedere il contesto.
Io sono un* scrittor* e femminista Nigerian-American* che ha guardato a Chimamanda Ngozi Adichie come a un modello, fin da quando Americanah mi ha fatt* sentire più compres* e a casa di ogni altro libro che io abbia mai letto sull’essere Ner* in America. Sono anche una persona trans non binaria (un gruppo di persone che Adichie ha ignorato completamente nel video) che osserva costantemente il modo in cui il mondo tratta le persone trans, specialmente le donne trans Nere.
Il fatto che Adichie sostenga che le donne trans abbiano sperimentato il privilegio maschile prima di “cambiare” genere, e che implichi che questo le squalifichi dall’essere donne in senso biologico, cancella le loro esperienze di donne in tutte le fasi della vita. Inoltre ignora la violenza assolutamente reale che subiscono (il nome di Chyna Gibson ancora fresco sulle nostre labbra, le immagini del brutale assassinio di Dandara dos Santos impresse nei social media, almeno sette donne trans di colore assassinate negli US da quando è iniziato il 2017) e lascia le persone trans non binarie e gli uomini trans completamente fuori dalla discussione. Parla anche dell’ipocrisia del femminismo trans-escludente—Adichie ha messo a tacere un uomo bianco che stava provando a definire il razzismo con una battuta definendo in modo negativo “il pericolo di una singola, individuale storia”, eppure qui sta raccontando una singola (e superficiale) storia sulle donne trans, come una femminista cisgender che sembra avere poca conoscenza delle esperienze trans.
Ma ancor più delusione hanno provocato tutte le altre persone cis che sono uscite allo scoperto difendendola, essendo d’accordo con lei, o dicendo alle persone trans che non avevano capito quello che avevano sentito. Forse quest* alleat* cis, come Adichie, credono che dire “alle persone transgender dovrebbe essere permesso di esistere” sia abbastanza benevolo da costituire accettazione e progresso, e così non vedono il danno nel definire le donne trans privilegiate per il loro misgendering come uomini, in una società che cerca di distruggerle in quanto donne, ovvero quel che sono. O forse hanno tranquillamente mantenuto la convinzione che le esperienze che le persone trans hanno sui Generi siano meno valide di quelle delle loro controparti cisgender. Sull’argomento le cisgender si sono comunque mantenute su toni ambiguamente rispettosi, non volendo sembrare insensibili ora che più persone trans stanno parlando loro stesse delle proprie esperienze. Forse trovano le parole di Adichie ottimamente revisioniste —finalmente, pensano, c’è una femminista conosciuta che dice quello che le Terf stavano pensando nell’ombra, una femminista che dà voce alle loro supposizioni su com’è essere trans in un mondo nel quale si fatica a riconoscere l’esistenza delle persone trans.
A queste persone, io dico che: il vostro punto di vista è vecchio e stanco come il mondo. Il femminismo trans-escludente non è nuovo o interessante o illuminato solo perché Adichie, che di solito sta sul pezzo, ha fallito quando non ha capito che non è suo compito dire alle donne trans chi sono o come dovrebbero vivere nel mondo. I movimenti femministi del nostro tempo sono stati storicamente appesantiti da essenzialismo di genere, cissessismo, transfobia, e la convinzione che le persone trans non siano chi dicono di essere. Piuttosto sarebbero violentemente pressate ad esserlo.
Non potete dirvi alleat* delle persone trans se pensate che la scelta di Adichie di parlare sostituendosi alla voce delle persone trans sia stata appropriata. Non potete dire di versare lacrime per le donne trans che vengono uccise se difendete al tempo stesso la convinzione di Adichie che le donne trans non siano donne (e sì, questo è ciò che ha detto) perché le sue idee legittimano quella stessa violenza. Non potete parlare delle persone trans come se noi fossimo argomenti di converazione o concetti teorici, ignorare le nostre parole sulle nostre esperienze riguardo al Genere, e definirla una alleata. Noi, persone trans, stiamo lavorando, vivendo, e parlando chiaramente riguardo chi siamo e di che cosa abbiamo bisogno—smettetela di guardare alle femministe cis per decidere come ci vedete e come supportarci.
In breve, avete bisogno di ascoltare le persone trans più di quanto avete bisogno di parlare al loro posto o sulla loro pelle. Ogni altra cosa serve solo a marginalizzare ulteriormente un gruppo di persone che non può permettersi di essere invisibilizzato, marginalizzato, discriminato ancora.
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1 pensiero su “Ecco perché i commenti di Chimamanda Ngozi Adichie sulle donne trans sono sbagliati e pericolosi”