Lei scrive:
Ho seguito tutti gli articoli su Claudia, e dopo tanto tempo trovo il coraggio di dire due parole.
“Conosco” Claudia di vista, conosciuta per concerti dentro ad alcuni spazi occupati. Non troppo tempo dopo l’ho anche vista scomparire, e mi sono chiesta “che fine avrà fatto?”, rispondendomi che forse aveva semplicemente perso la voglia di frequentare certi spazi, magari si era trasferita, chi lo sa.
Dopo poco tempo ho sentito per la prima volta la sua storia. La storia di questa ragazza che faceva sesso, che veniva filmato e che, a parere di chi ne parlava, sembrava essersi divertita. Nessuno si pose il dubbio, forse non tutti videro veramente il filmato, molti semplicemente per goliardia ne ridevano, senza farsi alcuna domanda. Io in tutto questo, come molt* altr*, non ho dato peso alla questione.
Per molto tempo le leggende su quanto fosse realmente accaduto si sono sprecate e, dopo sei anni, mi rimane solo un rimorso. Perché non mi sono chiesta che cosa contenere realmente quel filmato? Perché nessuno si è posto il minimo dubbio su quello che aveva visto? Perché nessuno si è mai chiesto “è forse stupro?, perché nessuno le ha mai chiesto “ti va di parlarne”, perché nessuno le hai mai chiesto “stai bene?”.
E rimango con questo peso sullo stomaco e la certezza che, in fondo, nessuno di quelli che ha visto il filmato e sentito la sua storia senza battere ciglio è davvero “innocente”.
Sarebbe bastato poco, probabilmente non avremmo evitato l’abuso, ma almeno avremmo tolto quel peso dal suo stomaco, quel peso e quelle domande che spesso ci si pone sbagliando e sentendosi in torto quando si è vittime di abusi, “cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?”
Ora purtroppo è tardi, ma Claudia, vorrei chiederti scusa.
Con la promessa che, ogni volta che sentirò la tua storia, racconterò cosa ti è successo, di chi ha davvero il torto.Non tu, Claudia, ma loro.
Nella speranza che non succeda mai più a nessuna, nella speranza che prima o poi tu possa perdonare tutti quelli che hanno visto, sentito, e hanno taciuto.
Nella speranza che tu prima o poi ti possa sentire meno sola.Anonimo per favore.”
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