Antiautoritarismo, Antisessismo, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie, Violenza

Si dice militante antisessista ma è solo un violento

lei scrive:

Ciao!!
Vorrei raccontarvi la mia storia, o almeno ci provo.
Una storia di violenza, di quella violenza che addosso non lascia segni, di quella violenza che ci metti un pò per capirla e vederla, anche se vieni da un percorso di militanza.

Una storia *d’amore* come tante…ci si conosce, ci si innamora…
Il mio primo errore è stato credere che la militanza politica avesse sedimentato in lui alcuni concetti imprescindibili, ma così non era.
Per quasi due anni ho fatto parte di una *dinamica malata* che ho avuto il coraggio di chiamare amore, ma l’amore non ci azzecca proprio niente in questa storia.

Mi chiese di avere un rapporto esclusivo, un rapporto dove non si andava a letto con altre persone. Solo dopo capii che era un modo per nascondere e controllare la sua gelosia, perchè non avrebbe sopportato sapermi con altre persone, mentre lui, nella realtà dei fatti, si faceva i beneamati cazzi suoi. Così risolveva i suoi problemi di gelosia, rabbia, odio,…, scappando, mentendo, colpevolizzando gli altri per i suoi atteggiamenti violenti.

Un giorno mi disse “ti farò male in un modo che nessuno potrà recriminarmi niente, perché non ti lascerò segni addosso.”
Così ha fatto.
Ha usato l’intimidazione, la violenza verbale, la cattiveria gratuita, la denigrazione, l’umiliazione.

Ho impiegato mesi per capire e per dire a me stessa quello che era successo e stava succedendo. Mesi nei quali mi sono fatta schifo per quello che avevo permesso mi accadesse. Mesi nei quali gli uomini erano creature da allontanare.

In quei mesi mi sono odiata, mi sono trovata vuota, priva di principi, senza etica morale, mi sono sentita colpevole (anche se non so di cosa) Mi sono odiata e fatta schifo fino all’inverosimile.

Ma non ero io che dovevo sentirmi così, eppure solo io mi sono sentita così. In lui è ferma la convinzione di essere una persona “giusta” che sta nel “giusto”, continuerà a parlare alle “folle” di questioni di genere, di diritti umani e di tante altre cose che non dovrebbe nominare, se non dopo un lungo periodo di analisi, ma in alcuni ambienti politici parlare di analisi è taboo.

Ho ancora tanta rabbia, perché ho sempre pensato che a me non sarebbe successo, pensavo di saper arginare sul nascere una relazione che non mi facesse bene, invece non ne sono stata capace.
Ho ancora tanta rabbia perchè per un momento sono stata sola, giudicata, ghettizzata, proprio tutto quello che combattiamo.

Se credete possa essere utile pubblicate, anche se in modo anonimo, un confronto è sempre gradito.

Grazie per aver letto queste righe un pò confuse, grazie per tutto il lavoro che fate.

Vi abbraccio.

1 pensiero su “Si dice militante antisessista ma è solo un violento”

  1. Cara. Non ti sentire in colpa, lavoraci su. Purtroppo NON è una banalità che quando alle cose sei dentro è più difficile riconoscerle, risolverle, uscirne. Se si è da sole contro uno è ancora più difficile. Da sola contro tutt*, ciao. Io sono uscita nel 2012 (!!) da una storia violenta e ne porto ancora le conseguenze… Lui geloso, io lo sono diventata. E tra i due la violenza psicologica l’ho poi esercitata io, e l’ho capito anni dopo (grazie a uno dei blog che aveva Eretica prima di questo per altro!). Ho analizzato le cause, le conseguenze. E ho deciso che non avrei mai più avuto un/a partner gelos@ perché credo sia stato quello a scatenare tutto. Io oggi so che la gelosia dell’altra persona tira fuori il peggio di me e so che dovrei lavorarci su (perché potrebbe uscire per colpa di altri fattori scatenanti che ancora non conosco), ma poiché non posso in questo momento analizzare questa parte di me per vari motivi, elimino il problema alla base e poi sto all’erta. Finora ha funzionato. Nel senso che ho lasciato un altro compagno (pochissimo geloso, ma per me già troppo) prima che ci facessimo male. Certo, mi sento sempre un po’ troppo vigile, un po’ troppo lì a studiare le mosse dell’altra persona. Mi chiedo se troverò mai qualcuno… Ma resisto con fermezza perché l’odio e il nervosismo che ho sparso attorno a me quando stavo con il mio ex sono ENORMI, e me ne sono accorta quando uno del mio giro militante con cui avevo parlato si e no due volte mi ha detto “ma lo sai che tu quei due anni là eri veramente stronza?”. Bon… Tutto questo per dirti Resisti, prova a analizzare (farà male) perché sei rimasta tutto questo tempo e comincia con l’eliminare i presupposti per rifarlo. Quando puoi, come spero poi di fare io, analizza la cosa “in se”, anche se hai già capito come evitarla “in pratica”

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