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Storia di L.: nessun@ ti dà niente per niente

Non ho chiesto di nascere ma desidero continuare a vivere, nonostante tutto. Ringrazio chi ha letto la mia storia e ha inviato messaggi di solidarietà. Mi fanno bene, non sapete quanto. Mi danno la forza di alzarmi la mattina, pettinarmi, docciarmi e uscire per ricominciare. Sono andata ad aiutare una persona amica che aveva bisogno di una mano per spacchettare i pezzi del trasloco. Anche lei non sta benissimo economicamente ma ha un lavoro e questo fa la differenza. Si è trasferita in una casa più piccola, di una stanza e accessori vari, per risparmiare. Stava in affitto e quando mi ha chiesto se volessi trasferirmi in una casa da affittare in due ho detto di no. Non so davvero come potrei contribuire dato che non ho entrate sicure e non ho un lavoro.

Mi sono concessa un’uscita con un tizio che mi corteggia e che mi chiede sempre se non ho intenzione di sposarmi, ma io non voglio, è un’esperienza già vissuta ed è andata malissimo. E’ troppo tardi per ricominciare, specie se spinta da necessità economiche e da una richiesta che arriva da una persona che in realtà ha solo paura della solitudine.

Mi hanno detto che forse c’è un posto in cui cercano una persona per fare le pulizie, in nero, e va bene per tirare a campare ma non risolve niente. Farò una telefonata, sperando di non dover spendere senza ottenere niente. Mi sono detta che potrei chiedere l’elemosina, perchè no? Ma io conosco gli sguardi delle persone che fissano gli accattoni come fossero immondizia. Non c’è comprensione o forse hanno troppi problemi per decidere di risolvere anche i miei. Quello che so è che il tizio mi ha permesso di respirare per un attimo, una serata di sesso spento, timido e privo di passione, un pompino in cambio di una carezza. C’è sempre uno scotto da pagare per quel che serve realmente. Nessuno ti dà niente per niente.

Sto cercando di capire in cosa posso essere brava, cosa potrei fare autonomamente per risollevarmi e non lo so. Non ho un particolare talento e non immagino nessuna soluzione immediata, tempestiva, che mi aiuti a pagare i debiti e andare avanti.

Per strada ho visto un ragazzo che nei pressi di una libreria voleva vendermi racconti dall’Africa. Mi chiedo come stia, lui, e che speranza ha di riuscire a restare in Italia puntando solo in un guadagno così poco sicuro. Sarà al servizio di una casa editrice, una piccola magari, e poi, forse, passa il tempo a raccogliere ortaggi in campagna, per due soldi, o a lavare e pulire di notte luoghi vissuti di giorno.

Mi piacerebbe sapere che cosa hanno fatto altre donne che si sono trovate nella situazione in cui mi trovo io. Che consigli? Che speranze? Che possibilità? Quando volete, io sono sempre qui.

L.

Questo post è parte di una storia raccontata da Lorenza. I suoi post sono raccolti nella categoria “Storia di L.”.

 

2 pensieri su “Storia di L.: nessun@ ti dà niente per niente”

    1. Non è per nulla facile, bisogna trovarsi nelle situzioni per capire davvero.
      Spesso le persone sono convinte di non valere e quindi si attorniano di qualcuno che confermi loro che valgono poco. O nulla.
      Si può uscire da questa maledetta prigione che ci siamo costruiti, ma è maledettamente difficile…

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