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La R-Esistenza delle vittime di violenza di genere

lei scrive:

cara eretica,

sono una delle tante ragazze che ha subito uno stupro. ho detto no ma lui ha insistito, parecchio, e mi ha presa per stanchezza. alla fine stavo all’angolo, non ce la facevo più. non sapevo come uscirne se non dandogli quello che voleva per poi tornare libera. dicono che la costrizione psicologica, il ricatto, non siano fondamenti di uno stupro, ma per me lo sono stati. mi sono sentita senza via d’uscita, ho anche temuto per la mia vita, ho pensato che mi avrebbero dato la colpa se ne avessi parlato e infatti non l’ho fatto. lui continua a frequentare i posti in cui vado e gli amici che vedo.

mi chiedo se non abbia fatto la stessa cosa con altre del gruppo. mi diceva che mi desiderava tanto e che sarei stata stupida a rifiutare un uomo che mi voleva infinitamente. avrei dovuto sentirmi lusingata, come fosse stato un premio, un privilegio, essere penetrata da lui. belloccio, di buona famiglia, spavaldo e sicuro di sé. ho finto di venire per farlo smettere prima, perchè ci teneva a sapere che comunque mi era piaciuto. fingere l’orgasmo, appagare l’ego di uno stupratore, a volte è solo un modo per riappropriarsi del corpo e della pelle che lui ha estorto senza conoscerne le conseguenze. ma so che questo per lui sarebbe un argomento in propria difesa: a lei è piaciuto, perciò ci stava.

ero una di quelle che giudicava male una ragazza che si lamentava per una molestia. oggi sono dall’altra parte della barricata e so già che se le mie “amiche” sapessero mi chiamerebbero troia. non mi sembra giusto il fatto che io, come molte altre, dobbiamo stare lì a difenderci, come partigiane che non vogliono lasciar colonizzare il proprio corpo. gli stupratori sono fascisti, esercitano potere, minano l’autostima delle vittime, ti fanno sentire in colpa e io ancora combatto contro la vergogna che non mi abbandona.

racconto questa cosa a pochi giorni dalla giornata della liberazione dal potere nazifascista. lo racconto perché anche le donne vittime di violenza di genere sono esperte in fatto di resistenza. resistenza contro l’oppressore.

buon 25 aprile

2 pensieri su “La R-Esistenza delle vittime di violenza di genere”

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