Antisessismo, Comunicazione, Critica femminista, Culture, R-Esistenze

Il linguaggio maschilista e sessista di Mra, RedPillers, Pua, Mgtow

Abbiamo già parlato degli Mra i cui membri riconoscono come fondatore e padre spirituale Paul Elam di cui abbiamo già parlato qui. A Voice for Man è una testata online di riferimento per queste ed altre persone che la pensano in egual modo.

Un breve accenno ai RedPillers (in opposizione a i/le Blue Pill, come vengono chiamate le donne che non ci stanno e che lottano contro cultura dello stupro e violenza di genere e chiunque consideri le donne come esseri umani), ai Pua (pick up artists, gli artisti dell’aggancio, del rimorchio) – che annoverano tra i loro istruttori sulle tecniche di aggancio, Alex Smith, che insegnava il modo di bypassare il consenso delle donne perchè l’uomo può prendersi quello che vuole, il quale è stato condannato per stupro (la vittima è riuscita a dimostrare i fatti perché lui ha divulgato in rete la notizia vantandosene con il branco di riferimento) -, Mgtow.

Quelli che hanno preso – metaforicamente – la pillola rossa, in stile Matrix, avrebbero compreso che esiste una cultura favorevole alle donne e che negativizza gli approcci sessuali nei confronti delle donne – ovviamente si parla del fatto che la donna denuncia lo stupro quando è tale, perciò dedicano tempo ed energie a ragionare e applicare strategie sessuali ponendo il rifiuto delle donne alla stregua di pregiudizi simil/razziali (le donne che dicono di no sarebbero influenzate da chissà quale problema).

I Pua, gli artisti dell’aggancio, applicano una pressione tale sulle donne al punto da vincere le loro resistenze e da porle nelle condizioni di non poter rifiutare la molestia o lo stupro, che deriva dalla negazione del consenso.

I Pua sono quelli che si stanno battendo politicamente per legalizzare lo stupro, quelli il cui esponente Julien Blanc è stato bandito da non sappiamo quanti paesi perché tiene conferenze che istigano chiaramente alla misoginia e allo stupro. Bandito perché quel che dice è pericoloso per le donne. Altri Pickup Artist sono tristemente noti per azioni misogine e violente, come il capetto Roosh V, pro stupro e – tra le altre cose – autore di una iniziativa misogina contro giornaliste che si oppongono ai suoi deliri. L’iniziativa consisteva nel mettere online dettagli privati e foto intime delle suddette giornaliste, alla maniera del revenge porn.

I Pua sono manipolatori che pensano agli uomini come a quelli che sono portati a sottomettere le donne e alle donne come a persone che per istinto animale in realtà vorrebbero essere sottomesse (saranno i Pua a illuminarci per riportarci sulla giusta strada). Essi distorcono la realtà e usano qualsiasi metodo per scopare o stuprare donne che vedono come creature stupide e guidate dai loro istinti più bassi. Ovviamente un NO non significa NO per loro, anzi, e solo una “sfida da affrontare” (rompere il “bitch shield” o superare lo “shit test”). Una su un milione: chiamano “cock carousel” (il carosello di cazzi) la fase in cui, secondo loro, le donne rifiutate dall’alfa si scopano chiunque – giusto per avere un assaggio del tipo di linguaggio che usano. Oppure, ancora per capire i loro metodi: usano il “negging” come tattica di conquista, l’insulto velato o aperto che serve ad abbassare l’autostima della donna e renderla più vulnerabile alle avances, perchè secondo loro in fondo alle donne piace essere insultate. Fa molto alfa.
Qui un glossario dei loro termini, per capire di cosa stiamo parlando (usano molte abbreviazioni).

I Mgtow sono uomini che odiano talmente le donne da rifiutarle del tutto. E’ un programma da svolgersi in vari livelli per arrivare al nirvana in cui non hai più nulla a che fare né con le donne né con nessuno che consideri le donne degli esseri umani (i “blue pillers”). Al livello zero dei MGTOW chiamano spregiativamente “Manginas” gli uomini che rispettano le donne. Come dire che se hai a che fare con la “vagina” sei meno “man”.

Il fatto che non vorranno avere nulla a che fare con le donne sarebbe un gran regalo per noi che non vogliamo avere a che fare con loro. Non fosse per il fatto che sono ossessionati dalle donne. Magari si levassero di torno. E invece no, producono una quantità paurosa di materiale misogino, tipo questo:

Ovviamente, non esiste nessuno degli “studi” citati nell’immagine che vedete e le cifre sono buttate lì assolutamente a caso.

Descriviamo brevemente tutto questo, contando di tradurre materiale che possa essere utile a tal proposito, perché potrebbe capitarvi di leggere contenuti spacciati come antisessisti che parlano di questi gruppi considerandoli punti di riferimento o, addirittura, fonti di sapere per le donne e chiunque voglia adoperarsi contro il sessismo e la violenza di genere.

Questo breve capitolo segue la discussione sui linguaggi de gli Mra, i maschilisti, gli antifemministi di cui abbiamo parlato QUI e QUI. Il linguaggio non è una questione di forma ma di sostanza e a noi la sostanza politica delle cose, senza lasciarci ingannare da chi si proclama antisessista ma non lo è, piace molto, anzi, moltissimo.

A presto con altre piccole “pillole” di bellezza di gruppi misogini e dintorni sparsi per il mondo.

[i post che parlano dei linguaggi sessisti sono a cura del gruppo di Abbatto i Muri]

—>>>Potete seguire, se volete, la discussione su facebook su questo tema.

4 pensieri su “Il linguaggio maschilista e sessista di Mra, RedPillers, Pua, Mgtow”

  1. Sinceramente solo il pensiero di dover respirare la stessa aria e di vivere sullo stesso pianeta in cui vivono questi subumani ed altri simili(il range è ampio, dai razzisti, agli omofobi passando per anti immigrati, per creazionisti, fanatici vari, nazisti e compagnia bella…) mi crea un vero disgusto esistenziale. Qui ormai non si tratta di essere femministi contro maschilisti ma di essere intelligenti(o almeno sensati) contro idioti. Ma temo che questi ultimi stiano dilagando oltre ogni logica.

  2. Mi sembrano persone che utilizzano la loro intelligenza e argomenti capziosi per razionalizzare le loro ossessioni. Credo ci sia dietro una grande frustrazione, perché da un lato aspirano a un modello che non ha corrispondenza nella realtà (l'”alpha”) e quando si accorgono di non poterlo raggiungere si inventano giustificazioni altretanto irreali, forse per non mettere in discussione la loro visione della realtà.
    Sarebbe però interessante capire perché questo tipo di nevrosi è così diffuso (almeno mi sembra che lo sia) nella coscienza dei giovani uomini. Io stesso in passato, un passato che riaffiora ancora nelle parti meno evolute di me, ho subito il fascino di queste argomentazioni. Probabilmente c’è dentro qualcosa che parla a frustrazioni collettive profondamente radicate. C’è sicuramente l’idea che il valore di una persona si misuri dal suo “successo” sessuale, dietro cui c’è l’idea che per essere soddisfatti sessualmente bisogna avere qualità speciali, dietro cui, come sempre, c’è l’idea che “alle donne non interessa il sesso” e che quindi o lo usano solo per premiare o punire o far soffrire o manipolare i maschi, oppure accettano di farlo perché soggiogate dall’abilità dell’alfa di turno…

  3. A me tutto questo sembra in realtà una buona notizia. Mi spiego: nei sistemi sociali le posizioni dominanti non vengono quasi mai esplicitate. Ciò che è comunemente accettato resta solitamente non detto. Quando qualcuno sente il bisogno di esprimere una posizione e di argomentarla (bene, male o malissimo, a seconda dei casi), ciò significa che tale posizione, nel suo contesto sociale, è in minoranza o in svantaggio. Nessuno si prenderebbe la briga di combattere affinché i cani non volino, banalmente perché ciò non accade.
    Le posizioni espresse dagli mgtow erano opinione diffusa un paio di secoli fa, e perciò nessuno le difendeva con tanta enfasi, al massimo qualcuno le constatava pacatamente.
    Che ora queste persone le proclamino con tale ferocia significa solo una cosa: che stiamo vincendo noi, e loro se ne sono accorti. Questa follia è in verità l’urlo della sconfitta… e io me la rido. Continuiamo la nostra battaglia di liberazione e lasciamo che questi poveretti si puniscano da soli con la loro solitudine, no?

  4. Non sanno neanche scrivere, al livello 3 hanno messo “plutonic” invece di “platonic” ._.
    La cosa che mi ha colpito è che ai livelli più alti della loro scala, queste persone rifiutano addirittura la società, e non solo le donne. Non vogliono creare una società di soli uomini, vogliono emarginarsi e vivere in totale solitudine per sempre. Ecco con chi abbiamo a che fare.

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