Oggi presso un Liceo di Firenze, tra le altre cose (il percorso di NonUnaDiMeno, la Violenza di Genere) si è parlato di Revenge Porn e Cyberbullismo e abbiamo portato come contributo un insieme di slide di semplice lettura. Le condividiamo con voi [QUI il file pdf da scaricare] sperando possa esservi utile.
Ricordiamo la nostra petizione che ha raccolto in pochissimo tempo già 8.000 firme, la nostra campagna “Il corpo è mio e posso mostrarlo quando e a chi dico io. Non puoi mostrarlo quando e a chi vuoi tu!” e vi invitiamo alla lettura dei vari post in cui raccontiamo e ospitiamo testimonianze su quello che succede online. Buona lettura!
- Alcune info utili per le vittime della Bibbia 3.0
- Del contenuto della “Bibbia 3.0” si dice che sia una vera merda!
- Scambiarsi foto online non è negativo: lo è la violazione della privacy!
- Facebook, pubblicare foto di donne senza consenso è uno stupro
- A proposito della Bibbia 3.0 (revenge porn e altri abusi online)
- Per le vittime di Revenge Porn: dieci punti da tenere a mente!
- Mia figlia, come Tiziana. Noi stiamo ancora lottando!
- Anch’io sono Tiziana
- Resistere alla violenza dell’immaginario
- Per Tiziana Cantone: bisogna alzarsi e dire qualcosa!
- La differenza tra me e Tiziana? Fortuna, una fortuna sfacciata.
- La gogna esisteva anche quando non c’era internet
- Insegna allo s.t.r.o.n.z.o. a non fare del male invece che dire alle donne di essere sante e asessuate
- Su #TizianaCantone: Hai visto quel video? Bravo!
- #Tiziana e quelle che “a me giammai sarebbe potuto capitare…”
- Io come Tiziana, eppure non l’ho difesa
- Piovono Pompini
- Sono “maschio” e Tiziana è morta: “l’abbiamo ammazzata noi”!
- Stalking e #RevengePorn rovinano la vita delle donne
- L’intrattenimento e il cinismo contro Tiziana
- Combattere il cyberbullismo a partire da noi
- Cyber assassini e ostracismo sociale: la “colpa” di essere vittime!
- Tiziana Cantone, lapidata: non da “internet” ma da persone di m.e.r.d.a.
- Tiziana Cantone si è suicidata: content* adesso? Brav*!
- Mi piace il sesso e non per questo merito la gogna