Antisessismo, Autodeterminazione, La posta di Eretica, Personale/Politico, R-Esistenze, Storie

#MascolinitàFragile: “Peccato che sei gay”

303235009652dd47eb058aa15a2f1fe2

 

Ho 25 anni, cresciuto da solo con mia madre, vivo fuori casa da quando ho 19 anni. Amante dei free party, degli after delle feste techno e tekno e ovviamente della psy. Dovendo usare un paio di definizioni sono un eterosessuale quasi bianco, per cui in linea teorica accettato dal mondo machista nel quale viviamo.

Da anni, però, incontro vittime degli stereotipi di genere e visto che non tratto le donne come oggetto e tendenzialmente non molesto persone senza il loro consenso, mi capita spesso di essere additato come fro.cio. La cosa non mi arreca particolare disturbo dato che non sono omofobo se non fosse che in queste occasioni mi capita di imbattermi in personaggi abbastanza deludenti.

Qualche sera fa sono andato ad un after in un club di Roma, città dove vivo da poco tempo. Inizialmente atmosfera super positiva, mi stavo divertendo: tante belle persone e musica decente (equalizzazione non ottima, ma mi ero impegnato per non badare a certi dettagli).

Ad un certo punto mi imbatto in una ragazza bellissima, ammetto che la voglia di affetto e calore umano mi rendeva particolarmente vulnerabile. Lei decide di prendermi come mai mi era capitato, un sogno penso io! Illuso e sognante come al solito cedo subito al suo corpo. Dopo qualche minuto di ballo lei esordisce dicendo: ma che sei froc.io? E mette la mia mano destra sul suo culo. Ancora più incredulo, inizio ad infastidirmi visto che ero stato già etichettato secondo una categoria stabilita sulla base del mio rispetto per il suo corpo (che ancora non conoscevo). Immediatamente si aggrappa alla mia vita e… tac, quando fa per allontanarsi rimane aggrappata alle mie chiavi della macchina (sempre attaccate con il moschettone). Per cui capisco subito il tentativo di furto e la respingo.

Sale la paranoia, inizio a domandarmi se forse il problema fossi io che mostro debolezza al mondo circostante e per questo vengo ripagato con molestie varie. Immerso in questi pensieri, facilitati dalla poca lucidità, noto una bora x (tamarra ndb), già vista a qualche festa. Bellissima evidentemente più grande di me (e non solo di età, visto che non sono di certo alto) e forse accompagnata da un boro x. Per evitare malintesi mi avvicino e le chiedo se lei e il tipo fossero innamorati, non ricevo risposte certe ma era chiaro che i due si volessero bene.

Faccio amicizia con il ragazzo e lei scompare. Passa un po’ di tempo, mi dimentico delle paranoie e rientro nei suoni ripetuti e ossessivi. Mi rendo conto dopo un po’ che la bora x sta proprio davanti a me, si volta mi fissa e mi dice: posso metterti il rossetto?

Abituato a contesti giocosi, non me lo faccio chiedere due volte e accetto. Finita l’operazione, per me molto erotica, mi guarda e mi fa: “secondo me i froci non dovrebbero esistere”.

Io, basito. Le chiedo: “scusa che vuoi dire?” Che i ragazzi più belli sono sempre froci. Io a quel punto capisco l’antifona e le rispondo: “guarda, non sono omosessuale, ma comunque è un discorso di merda il tuo”

A quel punto fa la faccia di quella che la sa lunga “si… ne riparliamo fra qualche anno” e così come era arrivata, svanisce “nei fumi del barismo cordiale”.

Risale la paranoia a questo punto più forte di prima, possibile che per non essere etichettato debba per forza comportarmi come un “macho”? Per quale ragione è così facile per qualcuno, sindacare sulla sessualità altrui?

Il problema alla base è sempre il maschilismo uno strumento del capitale, come altri, per creare differenze e per mistificare chi osa deviare da un comportamento ritenuto “comune” al genere che gli viene attribuito socialmente.

Il 26 Novembre andrò al corteo contro la violenza sulle donne “Non una di meno”, perché credo che essere bianco ed eterosessuale non significa essere esente dalle etichette del prossimo, perché credo in una sessualità libera e perché la violenza di genere si esercita sempre, anche quando non ci facciamo caso.

Stefano

—>>>Questo è un contributo di Stefano per la campagna #mascolinitàfragile. Inviateci storie, immagini, quel che volete, su stereotipi che riguardano il maschile e oltre. Su abbattoimuri@grrlz.net

—>>>Guarda le immagini e i meme creati per la campagna.

Leggi anche:

4 pensieri su “#MascolinitàFragile: “Peccato che sei gay””

  1. Io ti ringrazio per le cose che hai scritto e per essere come sei.
    Le tue osservazioni sulla società eteronormata e Machista sono molto belle e nn da tutti e penso che il mondo ha tanto bisogno di maschi come te.
    Dato che vivo a Roma e frequento posti che come mi sembra di capire piacciono anche a te, mi sento di dirti che per fortuna nn sono tutti così!
    Ci vediamo il 26

    Siouxie

  2. Ti prego, Stefano, non cambiare. Per fortuna esistono donne evolute che, ne sono certa, sapranno apprezzarti quanto vali. Il sessismo è nemico non solo delle donne, ma anche degli uomini che si rifiutano di aderire a un forzato e imposto concetto di mascolinità aggressiva. Ecco perché il femminismo è un’istanza di liberazione per tutti.

  3. “Ad un certo punto mi imbatto in una ragazza bellissima, ammetto che la voglia di affetto e calore umano mi rendeva particolarmente vulnerabile” (cit.).
    Semplicemente per far notare che la nuova persona incontrata era una donna, e di quella deprecabile mentalità.
    Allora, se tante donne prendono in giro e discriminano i maschi non mascolini, i diversi come li chiamava De Andrè (io ne conosco alcuni, sono miei amici e di certo non li discrimino per il loro orientamento), vogliamo finalmente renderci conto che tante, ma tante donne, sono artefici o complici di questa situazione ? le stesse che guardano con risatine le foto dei profili dei gay, per trovarci non
    si sa cosa. Vediamo, parliamone anche di questo.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.