Valeria, a proposito del documento sottoscritto da 50 donne, proprio per la vicinanza di posizioni delle firmatarie con donne antiabortiste, omofobe, di destra, scrive:
“In merito alla maternità surrogata o alla gestazione per altri potremmo parlare ore: che si sia donne, uomini, gay, lesbiche, etero, trans, bianche o nere, potremmo davvero parlare per ore perchè è tema che sconvolge il nostro immaginario, che smuove emozioni nella nostra pancia e che manda in cortocircuito il cervello. E se volete possiamo farlo.
Possiamo interrogarci sul significato di madre, di gestazione, del parto, della maternità ma anche di povertà, di reddito, di possibilità.
Ciò che mi lascia allibita del documento “Lesbiche contro la GPA:
Nessun regolamento sul corpo delle donne” è la superficialità con cui il tema viene affrontato e la vicinanza ad un pezzo di politica che nell’ultimo anno in questo Paese ci ha fatto davvero accapponare la pelle.Sono certa che una parte delle firmatarie abbiano come opinione quello che il documento dichiara e va bene anche così… ma percepisco tra le righe un giochino di opportunismo politico che mi lascia senza parole.
Nel documento si parla di autodeterminazione, di diritti e si presta il fianco a chi i diritti e l’autodeterminazione vorrebbero solo cancellarli dal vocabolario. Magari usando proprio queste matrici.”
Valeria Roberti
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