No. Ma cosa dite mai. In Italia non ci sono persone razziste che parlano di persone di altre etnie con odio. La fonte di queste screenshot è questa. L’autrice del commento si descrive come militante di un gruppo di estrema destra e tra le sue foto spiccano quelle di una svastica e di mani alzate a fare il saluto romano. Chi commenta ha simpatie per altri gruppi di estrema destra.
Quello di cui parlano con tanta freddezza, divertendosi perfino, è della vita di altri esseri umani. E noi dovremmo restare in silenzio? Non se ne parla. Siate consapevoli del fatto che questi sono umori diffusi e queste idee appartengono a gente “italiana” che poi attribuisce odio e fanatismo ad altre persone di altre etnie e religioni. Che dire. Antirazzisti non si nasce ma si diventa. Potete diventarlo anche voi. Se solo voleste farlo.
Ps: in basso la comunicazione dell’associazione in cui opera (va) il volontario che si esprime in basso con un commento orribile. A seguire altre chicche dalla stessa fonte.
E poi:
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Sono sconcertata. Non ci sono parole..
Io invece non sono affatto sconcertato.
Questi sono i risultati di decenni di sdoganamento culturale e politico del fascismo, perché guarda caso, il razzista, anche quello meglio camuffato sotto gli abiti liberali e borghesi (se non fin di “sinistra”, quella da salotto per capirci), presto o tardi, finisce sempre per esprimersi col vocabolario da squadrista pronto a linciare da dietro una tastiera o in netta superiorità numerica rispetto al “nemico”.
Ricordiamoci queste cose alla prossima occasione in cui uscirà fuori anche un compagno pronto a sostenere che certe idee sono comunque “opinioni”.
Conversazioni e commenti del genere mi fanno venire il cancro ai neuroni. Ci si può ragionare per ore con queste persone, l’unica ”vittoria” ottenibile è non vederli più replicare se si accorgono di essere gli unici ad essere razzisti.
Viene il vomito a leggere certe cose. Tra i peggiori il tipo del soccorso volontario. E il guaio è che davvero con questo genere di personaggi provare a ragionare è impossibile per cui spesso resto basito chiedendomi cosa possiamo fare.