Antiautoritarismo, Autodeterminazione, Critica femminista, R-Esistenze

#Spagna “Noi no”: lettera aperta al movimento abolizionista anti Sex Work

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Lettera aperta al movimento abolizionista anti-lavoro sessuale – “Nosotras no”

[traduzione di Grazia]

Avete il potere, questo è chiaro.

Siete capaci di portare la discussione all’assurdo, di utilizzare le istituzioni cittadine come la Diputación di Barcellona e la Federació D’Associacions de Veïns i Veïnes di Barcellona – FAVB per i vostri interessi. É chiaro, fate parte del potere istituzionale che ci ha sempre negato spazio, voce e capacità di decisione.

Questa lettera non ha la pretesa di ribattere alle argomentazioni abolizioniste, ma sì di mettere in questione le vostre forme e maniere. Siete parte di un femminismo che rinnega la sua propria capacità di costruire alleanze e relazioni di uguaglianza fra donne, attraverso i vostri costanti insulti, le vostre calunnie, la vostra violenza. É da anni ormai che ci gettate addosso la vostra rabbia, nelle ultime settimane con maggior forza e impunità.

Ci disprezzate chiamandoci “carne”, ci accusate di essere delinquenti, ci convertite in oggetti invece di riconoscerci come soggetti di diritto e riproducete lo stigma nei confronti di tutte le donne.

Siete coloro che danno lezioni di vita dai vostri scranni, voi che dite di difendere le compagne migranti e vittime di tratta lavoratrici del sesso, ma vi permettete di escluderci, di additarci e di criminalizzarci, mentre affermate pubblicamente che volete “proteggerci”.

Noi, le puttane femministe e le femministe puttane, non siamo piene di potere né amiche potenti però siamo forti e consapevoli. Noi non siamo tanto “colte” però siamo sagge e ci preoccupiamo di essere rigorose, noi non siamo tutte bianche ma tutte diverse. Noi non abbiamo bisogno del vostro paternalismo, necessitiamo diritti.

Noi non vi riprendiamo per l’uso che fate del vostro corpo, né mettiamo in dubbio le vostre decisioni all’interno del contesto capitalista e patriarcale che condividiamo. Noi non togliamo valore alle vostre strategie o alle vostre relazioni. Noi non vi trattiamo come pazze, ignoranti e né vi infantilizziamo, perché questi argomenti sono già usati dal maschilismo per delegittimare, ogni giorno, le voci delle donne e noi non vogliamo essere complici né delle sue forme né dei suoi valori.

Noi, come attiviste e alleate del movimento di difesa dei diritti delle donne lavoratrici del sesso, non negoziamo con i partiti responsabili della precarietà neoliberale, della corruzione istituzionale e del modello turistico che ha distrutto Barcellona.

Noi non pattuiamo campagne ipocrite sulle “città libere di tratta” proprio con gli interessi economici e politici che trassero beneficio dalle politiche di repressione e di povertà, con coloro che perseguirono le donne che esercitano sulla via pubblica e regolarizzarono i locali di intrattenitrici dando via libera ai guadagni dei loro amici, imprenditori dell’industria del sesso. Non scendiamo a patti con chi impoverì le nostre vite e le nostre condizioni di lavoro.

Noi non neghiamo le testimonianze di ogni donna lavoratrice del sesso che voglia esprimersi, perché ogni esperienza è rispettabile e unica. Accettiamo con rispetto che per qualcuna sia un’esperienza arricchente e per altre no.

Noi non parliamo tanto per parlare, non esageriamo, non creiamo allarme sociale, noi parliamo sostenute da forza e consapevolezza e dalle alleanze femministe. Noi non idealizziamo la prostituzione, non ne abbiamo bisogno, ma nemmeno la demonizziamo dal punto di vista della vostra morale.

Noi non confondiamo tratta con traffico, né con prostituzione volontaria. Non compariamo la decisione di una donna adulta con il rapimento di una bambina. Non confondiamo una possibile regolarizzazione lavorativa a livello statale con l’attuale regolamentazione municipale di Barcellona, attualmente in vigore grazie alla vostra complicità silenziosa. Una regolamentazione della prostituzione per cui si accumulano le multe, tante come le sue conseguenze per la vita delle donne ormai perseguite da anni.

Noi non mentiamo sui dati, noi sappiamo che la tratta esiste perché siamo fra chi sta tutti i giorni vicino alle donne che soffrono questa situazione di violenza. Facciamo parte e siamo alleate della maggior parte delle associazioni specializzate, con traiettorie impeccabili e riconosciute, che danno sostegno, appoggio e assistenza diretta alle donne che esercitano la prostituzione e a vittime di tratta in Cataluña.

Per questo, sappiamo che non è sicuro che il 90% delle donne che esercitano la prostituzione sia in situazione di tratta. I dati ufficiali del Ministero e del suo Piano contro la Tratta individuano nel 1,09% il numero di donne identificate dai corpi di sicurezza dello Stato nel 2015. Sono cifre pietose e molto al ribasso rispetto a quelle che hanno le nostre associazioni specializzate, che calcolano percentuali più alte, vicine al 15-20%. Questo dimostra probabilmente l’inefficacia delle politiche pubbliche a livello statale nel riconoscere le donne in situazione di tratta e nel difendere i loro diritti. Diritti che da molti anni noi reclamiamo nella pratica di ogni intervento quotidiano dei differenti collettivi e entità.

Dimostra anche il disconoscimento, la distanza, la banalizzazione e l’uso morboso che state facendo di questioni gravissime come la violazione dei Diritti Umani delle donne e delle bambine.

Non tutto vale. Noi riportiamo realtà diverse e complesse che necessitano una risposta da una prospettiva femminista e dei diritti umani.

Vi invitiamo a ripensare al vostro posto di potere, a metterlo in questione per costruire un dibattito femminista e anti-capitalista intorno al lavoro sessuale e di sicuro anche alla tratta, alle maniere di garantire diritti, di evitare la criminalizzazione, di combattere lo stigma sociale e la discriminazione. Vi invitiamo a tentare di rendere le pratiche femministe qualcosa di quotidiano da cui partire per relazionarci e argomentare.

Aprile 2016

ASSEMBLEA DI ATTIVISTE PER I DIRITTI DEL LAVORO SESSUALE DELLA CATALUÑA
CAMPAGNA PROSTITUTAS INDIGNADAS
APROSEX
GENERA – ASSOCIAZIONE IN DIFESA DEI DIRITTI DELLE PROSTITUTE
FONDAZIONE ÀMBIT PREVENCIÓ

Se volete firmare la nostra lettera potete farlo qui:
https://docs.google.com/forms/d/1kitzhPLy8dK1I2uFm927_-BXwKrQ5LiFls_iARvA7PI/viewform?c=0&w=1

Come cittadinanza attiva, come parte dei movimenti femministi, dei movimenti sociali e di vicinato, di organizzazioni politiche, dell’accademia, dei collettivi anti-capitalisti, dei gruppi di difesa dei diritti umani e dei diritti dei cittadini, di associazioni specializzate in prostituzione e tratta, le seguenti firmatarie appoggiano la lettera aperta e dicono: “Nosotras no!”

 

FIRME COLLETTIVE:
APDHA – Asociación por los Derechos Humanos Andalucía
Asaupam
Asociación ARRATS-Programa AUKERA
Asociación Stop Sida
Ca La Dona
Calala Fondo de Mujeres
Candidatura d’Unitat Popular (CUP)
COGAM – Colectivo de Lesbianas, Gays,Transexuales y Bisexuales de Madrid
Col·lectiu Feminista Gatamaula.
Colectivo al hanan
Colectivo Editorial Virus
Colectivo Hetaira
Colectivo Ingles de Prostitutas – English Collective of Prostitutes
Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute Onlus – Italia
Comitè 1r de Desembre – Plataforma Unitària d’ONG-SIDA de Catalunya
Comité de Apoyo a las Trabajadoras del Sexo (CATS)
Comitè Primer Desembre – Plataforma Unitària d’ONG Sida de Catalunya
Coordinadora per la inserció sociolaboral ANEM PER FEINA
Feminismes-ENTREPOBLES
Huelga Mundial de Mujeres – Global Women’s Strike
IRIDIA – Centre per a la defensa dels Drets Humans
LEFÖ/TAMPEP Support and European Network for Migrant Sex Workers- Austria
OctubreTrans
PION – Prostituertes interesseorganisasjon i Norge – Sex Workers Interest Organization in Norway
Revista Masala
SIDA STUDI
TAMPEP International Foundation – Amsterdam, Países Bajos
Tras la manta – Red de apoyo a los vendedores ambulantes.
Xarxa Feminista

FIRME INDIVIDUALI:
Adriana Sabaté Muriel – Educatrice sociale
Alicia Molina Hernández – Assistente sociale
Alicia Murillo Ruiz – Artista MultiNdisciplinaDA
Antonio Baños – Giornalista
Áurea Martín – Laureata in Filosofia – Attivista per i Diritti Umani
Barbara Biglia – Ricercatrice
Celeste Arella Scheines – Avvocatessa
Cristina Fernández Bessa – Ricercatrice dell’Osservatorio del Sistema Penale e dei Diritti Umani e Professoressa dell’Università di Barcellona
Daniela Ortiz – Artista
David Bondia Garcia – Presidente dell’Istituto dei Diritti Umani di Cataluña –
Professore di Diritto Internazionale Pubblico dell’Università di Barcellona
Dennis van Wanrooij – Associato della Fondazione Red Umbrella e Lavoratore Sessuale
Gerard Coll-Planas – Sociologo
Ibrahima Seydi
– Scultore attivista della nave
Iñaki García García – Associazione Culturale “el Raval- el Lokal”
Irene Rodríguez Martín – Femminista – Attivista – Assistente sociale e sessuologa
Itziar Ziga – Giornalista e scrittrice
Joan Baucells Lladós – Professore di diritto penale, Università Autonoma di Barcellona
Jordi Bonet i Martí – Professore associato di Scienze Politiche dell’Università di Girona
Lorena Garrido – Giurista
Lucía Egaña – Artista
Mariana Huidobro – Presidentessa di IRIDIA
Martina Delaterra –Lavoratrice sessuale
Mercè Claramunt Bielsa – Avvocatessa – Vicepresidentessaa di Donne Giuriste
Miquel Missé – Sociologo – Attivista trans
Miriam Esther Solá – Femminista
Montserrat Neira – Lavoratrice sessuale
Nadia van der Linde – Coordinatrice Fondazione Red Umbrella
Nati Veraguas Aguilera – Giurista e Direttrice di Donne in Azione – Membro di Donne Giuriste
Nuria navarro – Giornalista
Núria Vergés Bosch – Ricercatrice e Professoressa dell’Università di Barcellona
Patsilí Toledo Vásquez – Dottoranda in diritto pubblico, Università Autonoma di Barcellona
Paula Arce Becerra – Avvocatessa
Samanta Villar – Giornalista
Veronica Munk – TAMPEP-Germania
Williams Mérida Parard – Ingegnere industriale in tecnologia

https://prostitutasindignadas.wordpress.com/2016/04/27/nosotras-no-carta-abierta-a-abolicionismo/

 

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