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La giornata della perfetta femminista

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Cara Eretica,

mi chiamo Bruna e dato che abito a Sud, in un paese con meno abitanti che pensieri, non ho trovato molti riferimenti per cercare di capire come essere una brava femminista. Mi affascinano molto alcune letture. Qualche libro che parla in modo semplice, perché quelli in cui si usa il femministese non li capisco molto, e, soprattutto, mi lascio coinvolgere in vivaci discussioni su facebook che mi lasciano decisamente un po’ confusa.

Provo a spiegarmi raccontandovi una mia giornata tipo. Mi sveglio e vado in bagno. Immagino che la pipì o la cacca comprendano azioni universali. Faccio la doccia, mi pettino e mi piace acconciarmi bene. Lascio cadere qualche ciocca, raccolgo i capelli con un piccolo nastro e indosso una collanina che mi ha regalato mia madre al mio diciottesimo compleanno. Mi piace truccarmi. Uso creme e cosmetici. Piacersi e truccarsi sarà femminista o antifemminista?

La mia colazione è abbastanza disordinata. In questo periodo provo a perdere qualche chilo. Fare la dieta è femminista o antifemminista? Perché va bene piacersi così come sei ma se non ti piaci e vuoi migliorarti che male c’è? Allora bevo un succo, per compensare con rinunce alimentari il pezzo di torta mangiato tre giorni fa. Indosso un paio di leggins, stivali, una maglia colorata, una giacca col cappuccio. Prima di uscire guardo sempre la linea del mio culo. Guardarsi il culo è femminista o antifemminista?

Gli stivali hanno un tacco 10 con la zeppa. Li adoro. Amo viaggiare sui trampoli per vedere meglio il mondo da quell’altezza. Sono superficiale perché curo il mio aspetto? Perché ci tengo a essere carina e perdo tempo a infilarmi nel bagno, in ufficio, per rimettermi il rossetto ad ogni pausa? Non si può essere carine e femministe? Questo ancora non mi è chiaro. Ci sono quelle che dicono che pensare alle femministe tutte brutte e pelose è uno stereotipo. Poi, però, quando affronto l’argomento ci sono donne che mi aggrediscono e mi dicono che devo crescere. Quindi ci sono femministe in fase di iniziazione e quelle più mature? E l’iniziazione come si fa? Ore di cinema impegnato con donne che piangono per tutti i mali del mondo? Capelli rasati a zero e pelle disidratata? Io non obbligo nessuno a fare come me. Perché io dovrei seguire l’esempio di altre?

Mi piace sedurre e lasciarmi corteggiare. Qualche collega dice che sono una provocatrice e che lo faccio per guadagnare dei privilegi che lei non ha. In realtà io lavoro come un mulo, sottopagata pure, e lei è gelosa perché nei fine settimana lavoro part time in un posto in cui guadagni perché sei carina. Guadagnare per il mio aspetto è femminista o antifemminista? Sicuramente ci sono donne che mi guardano parecchio risentite, anche se io non le conosco nemmeno. Quando provo a esprimere dubbi su facebook alcune dicono che sono un’esibizionista e che ce l’ho con le donne. Sarei io ad avercela con le donne? E loro invece? Dato che ce l’hanno con me, posso ricordargli che io sono una donna?

Nel pomeriggio, quando finisce il mio turno di lavoro, corro in palestra. Mi spoglio e indosso quel che viene. Nulla di particolarmente ricercato. Sudo, corro, carico pesi, a volte nuoto e poi vado a fare una doccia e prima di uscire asciugo bene i capelli, li riacconcio come piace a me, mi trucco e sono di nuovo pronta a presentarmi al mondo. Andare in palestra è femminista o antifemminista? E’ esagerato chiederlo, lo so, ma non si sa mai.

La sera a volte mi vedo con un ragazzo, più giovane di me, con il quale mi piace fare sesso. Non sono innamorata di lui e lui non lo è di me. Stiamo bene insieme. Ci divertiamo. Godiamo e poi ci salutiamo fino al successivo appuntamento. Godere è femminista o antifemminista? A casa c’è mia madre che mi dice sempre che la mia vita avrà senso solo quando mi sposerò e farò come minimo due figli. Io vorrei rinviare quel momento al più tardi possibile. L’idea di essere madre non mi piace molto. Non la capisco quest’idea secondo la quale le donne si realizzano da madri. E non mi piace molto neanche l’idea di essere moglie. Sono ancora giovane e non ho voglia di fermarmi. Io vedo il matrimonio come un limite. In realtà vedo le relazioni troppo strette come un limite e io non voglio essere limitata da nessuno.

Mi piace il sesso e a volte mi chiedo: ma la penetrazione è femminista o antifemminista? E la fellatio? Il sesso anale? Dubbi amletici incombono. Poi passo alla domanda successiva e spero che smaltarsi le unghie sia femminista, perché altrimenti ciao. A me piace e già mi sono stancata di vivere la mia ricerca del femminismo come una sorta di militaresca irreggimentazione. Sono una donna o una cameratesca figura che giura fedeltà ad una bibbia femminista?

In casa abita con noi la nonna materna. Non ci vado d’accordo. È pettegola, ignorante, reazionaria, fascista. Una volta, per farle dispetto, le ho detto che avevo baciato un’altra donna. Non mi ha parlato per una settimana. Quando sta male odio dover badare a lei. Non baderei ad una persona anziana neanche se mi pagassero. E quando dico questo c’è chi mi dice che sono un’egoista, una individualista. Essere questo è femminista o antifemminista?

A capodanno mi sono vestita con una scollatura che lasciava il seno molto in vista. Ballavo, mi piaceva piacere. Un conoscente mi ha fatto una foto e l’ha postata su facebook. La maggior parte degli insulti sono arrivati da altre donne. Egocentrica, esibizionista, e qualcuna mi ha dato apertamente della troia. Dire che queste donne fanno decisamente schifo è femminista o antifemminista? Poi parlo con una che mi spiega che devo sentirmi vittima dello sguardo maschile che mi oggettifica in quanto tetta (visibile). E se non mi sento né vittima e né oggetto? Se sono protagonista delle mie azioni e sono libera di gestire il mio corpo? Questa cosa è femminista o è antifemminista?

Poi, finalmente, ho incontrato la tua pagina facebook e ho capito che per essere femministe non serve neppure pensarla allo stesso modo su tutto. Posso fare le scelte che voglio, gestirmi come voglio, e nessuna può dirmi come vivere. Chi tenta di condizionare la mia vita e le mie scelte non è femminista. Allora ho capito che essere femminista significa ascoltare, lasciare libere le donne di fare quel che vogliono, restando vicine e aiutandosi l’un l’altra quando chiunque ti obbliga a fare cose che non vuoi e lasciandoti spazio quando vuoi essere libera anche di fare e dire cose che ci rendono molto diverse.

Ora ti ho scritto questa mail e rileggendo queste parole chiedo: perché all’improvviso, su facebook soprattutto, ci sono tante donne che si fregiano di nominare il femminismo senza saperne niente e lo usano per imporre punti di vista e giudizi degni della peggiore inquisizione? E’ normale che io, nella mia ricerca per una personale emancipazione, debba sentirmi così controllata, sorvegliata, colpevolizzata, per quel che faccio e sono? Chi ha il diritto di dare e togliere le patenti femministe? Tu mi dirai: nessuno. Ma le altre sono consapevoli di questo? A me pare di no.

Ps: questa è una storia vera. Grazie a chi l’ha raccontata.

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2 pensieri su “La giornata della perfetta femminista”

  1. Volevo segnalarti, questo bel video, della comunity che parla di sex, e altro. liberazione.

    perchè non metti un riquadro, di lato dove possiamo inviare i link. thx.

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