Sono donna, sono uomo, sono gay, lesbica, bisex, trans, sono migrante, sono cattolica, musulmana, sono atea, agnostica, sono precaria, povera, puttana, indosso il velo, vado in giro in minigonna, sono sposata, sono single, sono sessualmente attiva o non scopo da un sacco di tempo. Sono quella che ama il buio e le tempeste. Sono di buon umore quando c’è il sole e il mare è calmo. Sono affezionata a me stessa. Sono amante delle anime belle e curiosa di scoprire cosa si cela in quelle brutte. Sono una cuoca, una viaggiatrice nel tempo, sono una cameriera, un’antagonista che scende in piazza. Sono una restauratrice del mio passato, sono una rivoluzionaria dei giorni nostri. Sono una banale copia di tante altre persone, sono una geniale narratrice senza possedere il copyright delle parole. Sono una bevitrice di caffè alla vaniglia, sono quella che ama dormire con le gambe intrecciate alle tue. Sono quella che non ha mai tempo neanche per dirti “ti voglio bene”. Sono quella che ha memoria del dolore passato.
Sono quella che cammina sul filo e che decide di andare avanti anche se qualcuno dice che si sta spezzando. Sono una che non serba rancore ma se tu mi fai un torto io volto pagina e non tornerò mai più indietro. Sono confusa, a volte disorientata, sono trasparente, come la mia pelle al sole, con le linee delle vene che compaiono in superficie. Sono sicura, forte, sono una roccia contro la quale potrai sputare odio e non mi scalfirai perché se non ti amo puoi dire quello che vuoi ma di te non me ne frega un cazzo. Sono dispiaciuta quando capisco che non mi ami più ma so che c’è un tempo per tutto. Un tempo per amarsi e uno per dimenticarsi e io dovrò perderti e lasciarti andare, anche se mi costerà un prezzo che non smetterò mai di pagare. Sono aperta a nuovi mondi, curiosa. Sono quella che ha necessità di mettere radici, fosse anche solo nel tuo cuore, in una pagina di un libro tra le cui righe riconosci il mio carattere. Sono nuda e sono ribelle e non c’è cosa peggiore dell’essere nude quando decidi di ribellarti, perché di te si scorge tutto, senza strategie, senza secondi fini, senza false opinioni. Ci sei solo tu. E basta.
Sono consumata, strappata, sono quella che si riconcilia con le ferite. Sono una che ha il timore di lasciare che mi vedano davvero. O invece no. Sono quella che ama guardare le cicatrici altrui perché tra quelle ci sono anche le mie. Sono un’umana stramba, desiderosa di possedere nuove lenti attraverso le quali guardare il mondo e poi sono amica, a volte, di chi, con grande sensibilità, coglie di me sfumature intime e non condivide di me le mie pose pubbliche. Perché non bisogna essere uguali in tutto per volersi bene, per stimarsi, per rispettarsi e capirsi. Sono un’aggiusta frasi, parole, periodi, perché prima di tutto il soggetto, il predicato, il complemento, e a volte invece sono quella che urla un vaffanculo alla punteggiatura perché la scrittura deve seguire il flusso di quei pensieri, così veloci, così precisi, così incerti e perciò preziosi.
Sono quella che ama il proprio corpo. Sono quella che un po’ si odia. Sono ferma in posa irriverente, facendo smorfie, e sono una bambina piena di difetti e con gli occhi grandi a guardare verso il futuro. Sono un’adulta che non può vantare enormi successi. Sono quella che si basta e anche quella che ama un caldo massaggio soprattutto al piede sinistro, chissà poi perché. Sono povera e ho in mente di inventarmi ogni giorno un nuovo mestiere. Sono una tranquilla benestante anche se mi riesce un po’ difficile mettermi nei panni di quella che io non sarò davvero mai. Sono una che sbaglia sempre e che non smette di chiedere scusa. Sono una tessitrice di fili interrotti, e quel che viene fuori è sempre frutto di una guerra tra chi tira da una parte e chi dall’altra, così a volte io mi sento un po’ incazzata, mai per molto tempo, e non per sempre.
Sono di pessimo umore, sono quella che non capisce perché alcune persone non accettano la propria vita, come se fossero anime perse dentro carne sconosciuta. Perché io? Perché a me? E sono quella zoppa, per aver attraversato terre ostili, e poi indosso le ali che mi permettono di guardare il mondo senza lasciarmi scalfire da esso. Sono quella che vorrebbe vomitare, a volte, perché capisco troppo, ben oltre quel che vorrei capire. E poi sono quella che si ferma e smette, in fase di riposo, perché la vita stanca e bisogna prendersi delle pause ogni tanto. Sono innamorata, sono persa, sono vicina e sono distante. Sono coraggiosa o pavida. Sono immensamente grata per ogni grammo di esperienza ricevuta e sono così fortunata perché qualcun@, con dolcezza e tenerezza estrema, mi chiama “amore mio”, ed è quel “mio” che non avverto come possessivo, limitante, pessimo per me. Sono fortunata ad avere attorno tante persone che mi vogliono bene. Sono scoraggiata, a volte affaticata, ma sono comunque autonoma e libera di scegliere. Sono viva, così spero per voi.
Buon Anno a tutt*,
vi auguro che non
dobbiate subire mai
alcuna imposizione.
Autodeterminazione
Sempre. Vostra
Eretica

Buon 2016 anche a te.
Io dedico questo 2016 a tutte le persone (uomini e donne) che lottano per essere liberi, ma che non lo saranno mai…perché in questo mondo che lotta per emanciparsi non c’è più spazio per le persone che vogliono essere felici in modo diverso.
Dedico un abbraccio a tutti i traditi e alle tradite, perché non si parla mai di loro e non si lotta mai per loro. Dedico loro un abbraccio perché loro sono le persone che, per voi libertari, egualitari e promiscui, non meritano la libertà.
La dedico a loro perché dietro a ogni traditore e dietro a ogni persona che si vanta di andare solo con persone impegnate, c’è un’anima che crede nella monogamia e che non viene rispettata, non viene accettata, viene insultata, viene schernita e viene distrutta!!
Dedico a loro un abbraccio e un pensiero perché la libertà di chi vuole scopare con più persone e la libertà di chi gode a far sesso con persone impegnate (perché non vuole sentirsi incastrata in un rapporto, o perché gode nel sentirsi superiore a qualcun altro) non può mai essere più importante della mia libertà e del mio diritto a non essere tradita, schernita, insultata e presa in giro!!
Spero che il 2016 sia un anno migliore.
Un anno in cui si lotterà davvero per il reciproco rispetto e per la libertà di TUTTI (non solo di chi vi sta più simpatico), che andrà al di là di cosa le persone egoisticamente vogliono al momento, ma che sappia riconoscere che se dietro al mio godimento risiedono le lacrime di un altro essere umano, allora anche io ne devo portare il peso, perché in un modo o nell’altro contribuisco a causarle!!
Sarebbe bello se entrando nella tua pagina su facebook, cara Eretica, invece di leggere il commento di una ragazza fiera di andare solo con uomini impegnati, potessi leggere il commento di una ragazza che dice “ieri un ragazzo impegnato ci ha provato con me, e io l’ho detto alla sua fidanzata!!”.
Sarebbe bello, perché testimonierebbe che si può lottare anche per la libertà di qualcun altro, oltre che per la propria.
Sarebbe bello, perché ogni volta che penso che ci sono persone che godono della propria felicità sulla sofferenza di altre anime, penso che questo sia un mondo troppo brutto…un mondo in cui io non voglio più vivere.
Buon 2016 a chi vuole essere libero, ma é imprigionato nelle catene di chi lotta per la libertà!!
Buon 2016 ancora di più a chi pensa di essere libero ma non lo é, perché é imprigionato nelle catene di chi lotta per la libertà e nemmeno lo sa!!
milioni di auguri anche a te cara
tesoro, ti abbraccio forte :* ❤
Fantastica!
Possano le idee fiorire e incontrarsi.
Un grande 2016 a tutt*! 😉
Hai le palle!
Buon anno anche a te !!!!!!!
E grazie. Così proprio.
L’ha ribloggato su Non di questo mondo.