La ragazza che ha raccontato su questo blog della sua giornata a studiare le reazioni di chi la vedeva per la prima volta con il velo ha aperto un blog e una pagina facebook che vi consiglio vivamente di seguire. Intanto ripubblico qui il suo primo post. Per approfondimenti e per sapere altro parlate con lei, ascoltatela, seguitela. Buona lettura!
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da Sono L’Unica Mia (oltre il velo c’è di più):
Sono felice di aver aperto questo blog, vi dico perché l’ho fatto e questo richiede che io racconti qualcosa di me.
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Tempo fa ho conosciuto un ragazzo curdo e grazie a lui io mi sono legata all’Islam, che già apprezzavo. Io ero già fidanzata con una persona che, volontariamente o senza accorgersene, ha calpestato la mia ingenuità, mi ha dato insicurezze con il suo egocentrismo, la sua indifferenza per tutto ciò che mi riguardasse, la sua estrema insensibilità. Accettando e nascondendo l’evidenza dietro ai miei complessi, ho fatto finta che quella che sono non esistesse e mi sono negata di crescere proprio nei primi anni della “fioritura”. La sua religione, non praticata e messa in dubbio, non è stata mai oggetto di dialogo e io mi sono semplicemente posta da sola, per anni, la questione di Dio. Mi piaceva il valdesismo, ma ad un certo punto ho smesso di chiedermi qualsiasi cosa.
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Il ragazzo che ho incontrato lavora in una panineria. Io stavo cercando a chi dare ripetizioni, speravo di trovare un lavoretto dando lezioni di italiano a stranieri, avendo esperienza coi bambini sapevo di potercela fare. Non ho trovato un tubo, ma sono entrata in quella panineria e gli ho detto “va bene, a te posso darle gratuitamente”. Tanto non avevo nulla da fare, magari lui poteva insegnarmi il turco o poteva dire a qualche amico che ero capace. Passavano le settimane e il mio cuore si è messo a palpitare per lui. Dietro l’apparenza da scapestrato che aveva, ho visto la sensibilità che ha, la dolcezza, la bontà d’animo, la poesia. Insomma, la grandezza della sua persona, con tutti i suoi immensi difetti. Ci siamo innamorati e io, dopo sensi di colpa, pianti a non finire, ho fatto la scelta giusta. La sua famiglia ha la mente molto, molto chiusa e io e lui a suon di litigate e confronti siamo riusciti a trovare la forza per non farci condizionare e ad affrontarli. Lui ha alzato la testa e io intanto ho subito le prime discriminazioni: non ero vergine, sono italiana e non ero musulmana. Dentro la mia testa sono volati tanti piccoli e grandi vaffanculo per mesi, lo ammetto! Ho sofferto molto per questo e forse tra chi mi sta leggendo qualcuna ha avuto qualcosa di simile.
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Dopo averne superate mille, una notte ho recitato la shahada, quasi al buio, quasi con impeto. Ti prego, Dio, se ci sei, dammi la forza. Non so spiegare la tristezza che avevo nel cuore in quel momento e lo stress che mi faceva tremare le mani. Prima di quel momento pensavo che mi sarei “convertita per finta” per placare qualcuno, ma in quel momento non era quel che pensavo, avevo maturato uno spirito molto diverso. In seguito ho avuto qualche crisi, ma ben presto mi sono accorta che ampliando le mie conoscenze sull’Islam, capendolo, io mi trovavo veramente bene. Quelle regole morali, quegli insegnamenti, coincidono col mio essere, per la maggior parte, eppure sono poco praticante e cerco sempre di entrare nella testa dei primi musulmani e chiedermi cosa avrebbero detto se fosse accaduto tutto in questi anni… do le mie interpretazioni.
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Molto tempo fa, molto, pensavo, e continuo a pensarlo che non è necessario pregare in Chiesa (sarà che non ho il senso della comunità!), perché se lui c’è è ovunque e ovunque è casa sua e non mi è mai piaciuto l’antropomorfismo; oggi ho una vita sessuale attiva e fedele: negare il sesso prematrimoniale era un modo per evitare che una donna rimanesse incinta senza un uomo che provvedesse alla famiglia, e ciò ha preso altri connotati religiosi e io sono inadempiente, il mio unico rammarico è che la mia verginità se ne sia andata con un coglione. Pazienza, mi sono sentita stupida, ma non sporca. Non prego 5 volte al giorno, non ho nemmeno il tempo di farlo, ma ringrazio sempre per l’esistenza di questo mondo. Non mangio maiale, ma voglio diventare vegana. Adoro la satira spietata, anche se può infastidirmi tantissimo. Mi potranno criticare, ma ballo la danza orientale con tantissima passione, capelli e pancia al vento in un movimento che è arte.
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La religione è una faccenda personale. A volte può coinvolgere delle comunità, ma quando è sana resta fondamentalmente intima e non nuoce a nessuno. Ognuno deve essere libero di professarla come meglio crede nel pieno di rispetto di tutti e di se stesso.
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Mi piace il velo, sento che il suo significato mi è vicino. Mi piace metterlo, a volte in un modo e a volte in un altro, a volte preferisco toglierlo, soprattutto in seguito a un episodio. Vi do il link, faccio solo un riassunto. L’ho indossato a scuola per un esperimento sociale, ho “informato” facebook e mia madre adesso pensa che io sia fuori di testa. Sto passando un periodo orribile e ho notato che mi becco occhiatacce e prese in giro per la città. Questo blog è nato per raccontarvi le mie esperienze e i miei momenti, quel che subisco e quel che mi fa felice e soprattutto per accogliere le vostre storie. Non siete sole, non siete soli.
Ecco l’articolo.