Sono Lisa. 39 anni. Quando mi sono separata, nonostante la mia giovane età, avevo già tre figli. Il mio ex marito è stato ed è un grande stronzo. Non ha mai fatto nulla per i figli e mi ha reso la vita impossibile in ogni grande o piccola occasione. Poi ho conosciuto Marco. Anche lui separato, prossimo al divorzio, ma con una situazione totalmente opposta. Una ex moglie che gli rende la vita impossibile, che mi ha coinvolto più di una volta in situazioni da dimenticare, che insulta e strepita senza ragione, pretende soldi senza avere in mente un limite dettato dal buon senso e dopo aver usato i bambini per ergersi a vittima e convincerli che il loro padre è un mostro e anche riuscita a farlo accusare di maltrattamenti.
Io so quant’è difficile credere a un uomo quando ti dice che l’ex moglie in realtà è completamente fuori di testa. Ma ho avuto tanto tempo per verificarlo. Momenti in cui mi è stato di sostegno e in cui ha condiviso con me momenti per nulla semplici. Non ha perso la pazienza, anzi, è stato lui a placare la mia ira quando io non ne potevo più. Così, avendo comprensione l’uno dell’altra, abbiamo formato una bella squadra di mutuo soccorso. Ero perplessa, all’inizio, in special modo per la cattiva esperienza che io ho avuto con il mio ex marito. Per conto mio erano tutti degli stronzi e avrei creduto alle parole di qualunque donna mi avesse detto di aver subito violenza.
Poi è arrivato Marco, per l’appunto, e mio malgrado mi sono dovuta scontrare più volte con la sua ex moglie, perché sono stata chiamata a testimoniare contro di lui, per confermare, pensate un po’, quanto il suo carattere fosse irruento e violento. La mia testimonianza non li ha soddisfatti ma tant’è. Poi sono stata coinvolta perché l’ex moglie ha preteso di ricalcolare il mantenimento sulla base del guadagno complessivo della coppia, dunque usando anche la mia dichiarazione dei redditi, senza pensare che io ho tre figli da mantenere, hanno così potuto decidere di estorcere al mio compagno l’80% del suo stipendio.
Come dovremmo vivere con il 20% dello stipendio del mio compagno e il mio scarsissimo guadagno mensile? Perciò siamo nel pieno di una guerra tra poveri. Lei è riuscita a beccarsi i figli in affido quasi esclusivo, così gestisce tutto lei, vincendo la scommessa fatta per ottenere la separazione con addebito al mio compagno. Lui non vede i suoi figli se non tre ore ogni tot settimane. Da tempo ormai lei racconta menzogne su di noi, su di lui, su di me. Come potrebbe giustificare agli altri il fatto che lui sta con un’altra donna? Dicendo, ovviamente, che io mi sarei accontentata di chiunque, anche di uno che mi mena da mattina a sera, di uno cattivo, malato, perfido, autoritario. Perché se venisse fuori la verità, ovvero che tra loro due, per quanto la responsabilità delle separazioni è sempre di entrambi, la stronza è lei, come potrebbe ergersi a vittima per guadagnarsi il consenso di vicini di casa, amici, parenti, avvocati e giudici?
E io che so, dovete credermi, passo momenti orribili, con le labbra serrate e i pugni stretti, perché lei è la tipica persona che ti lancia anatemi e poi ritira la mano. Se tu rispondi è a te che attribuiranno tutte le colpe. E nel frattempo tu devi subire, non parlare, per non procurare ulteriore danno al tuo nuovo compagno, perché se sbagli una parola lui potrebbe non rivedere più i suoi figli e perché la sua ex tiene tutti quanti stretti in catene, ostaggi della sua follia.
Per una come lei che inventa balle contro l’ex marito ce ne sono tante che subiscono violenze. Io mi chiedo: come si possa avallare la menzogna di una donna che fruisce del generale e stereotipato senso di assoluzioni che accompagna le donne nelle loro vite senza pensare che è così che, al contrario, di generalizzazione in generalizzazione, si determina sfiducia nelle donne. Per una che racconta balle ci sono altre che saranno guardate con sospetto. La cosa che ho notato, in questa circostanza, è come però reagiscono alcune donne quando racconto di queste mie tristi vicende.
Ci sono quelle che si tappano le orecchie e non vogliono sapere. Perché di donne stronze non ne esistono e perché se una donna dice di essere stata maltrattata deve essere per forza vero. Ci sono quelle perplesse che ti fanno mille domande per verificare se la malata non sia tu che tenti di giustificare l’uomo. Ci sono quelle che addirittura ti sputano contro e dicono che sei peggiore dei maschilisti più maschilisti del mondo. Come se si trattasse di una presa di posizione che generalizza e non di un racconto che dal personal politico trae spunto da una esperienza vera, di vita vissuta.
Allora cosa fare se ti trovi nella mia stessa condizione? Quasi nulla. Puoi solo sbraitare, col rischio di beccarti una denuncia per diffamazione, perché nessuno crede a un uomo che racconta di una ex moglie manipolatrice e violenta. Nessuno crede a una donna che parla con questi toni di un’altra donna. Perché tra donne bisogna sempre capirsi, è lui il nemico, l’uomo. E allora com’è che in questa fase della mia vita il mio migliore amico, alleato, è il mio nuovo compagno?
Io so che molte persone penseranno che si tratta di un mio errore, che sto proteggendo un carnefice, o che sono completamente sciroccata e non capisco un cazzo. Ma se c’è anche solo una persona che è in grado di dirigere empatia verso me e il mio compagno, dica, per favore, scomponga il quadro perfettissimo composto da dicotomie rigide, in cui lei è buona e lui sempre cattivo. Sovverta le narrazioni affinché anche le storie come la mia siano comprese, perché sono una donna anch’io, usata, maltrattata, da un’altra donna, e se non posso dire a nessuno quel che vivo, dite, come potrò, in totale solitudine, vedere almeno un punto di luce?
Ps: è una storia vera. Grazie a chi me l’ha raccontata.
Io la querelerei indietro, se fossi il tuo compagno, per diffamazione volendo, per i figli etc, ma ste cose costano parecchio e non c’è mai garanzia di riuscita.
L’unica cosa da sperare veramente è che i figli, una volta grandi, capiscano.
Non faccio fatica a credere che una donna sia infame, serve essere molto smaliziati per non farsi infinocchiare in uno stato come il nostro dove appena si esce dall’inquadramento dello stereotipo cattolico si sta come sui carboni ardenti, ancora più difficile se si è al sud o in alcune regioni del Nord, ma si può fare.
È che essere a propria volta manipolatori per far capire la verità fa venire il nervoso ed è una skills da “cattivi” che non tutti hanno.
Mi spiace, in bocca al lupo.
(Comunque quella degli alimenti sul reddito totale di voi due è una cacata immane, quella si potrebbe combattere “facilmente”, proponendo al giudice una banale nota spese)
Ciao Lisa, e passato tanto tempo da questo post ma ho deciso di rispondenti ugualmente, sperando che in questi anni tu abbia risolto il problema.
Mi trovo esattamente nella tua situazione, sono esasperata, sono due anni che ho attacchi di ansia e non sto più bene…proprio perché non potendo fare nulla ingoio ogni volta, e per non arrecare ulteriori danni ma alla fine mi sono ammalata io!
Questa persona è un’isterica manipolatrice, con la capacità di passare davanti alle persone di un certo livello come una brava donna, silenziosa e accondiscendente, ma quando si chiude il sipario…ahimè.. Diventa una belva, e fa di tutto per mettere il bimbo contro il padre!
Alienazione genitoriale assieme al suo compagno, diffamazioni, aggressioni verbali, e bada bene che io non le ho rubato il marito ma è stata lei a tradirlo e poi lasciarlo, allusioni a non finire e discorsi che stento a credere di sentire, sa come rigirare la frittata a suo piacimento.
Questa donna, a differenza mia e del mio compagno, naviga nell’oro, non ha mai lavorato, ha soldi in banca a non finire e due case, ma il mio compagno deve comunque darle gli assegni per i due bimbi (uno è autistico e non parla, perciò ho nominato un solo bimbo), cento euro per il bimbo “normale” e il 50% di tutte le spese extra…che spesso cozzano con le nostre possibilità e lei non fa nulla per venirci incontro, anche la dove non è necessario spendere dei cento euro per volta, e per fortuna che non siamo sposati altrimenti prenderebbe di più!
Avvocati, assistenti sociali, medici, scuola, tutti contro di noi…e non faccio vittimismo, la lista è lunga da spiegare ma ti dico solo una cosa: sappi che mi capitò di parlare con un assistente sociale, che in teoria ha il segreto professionale, che andò a dire pari pari a lei quello che ci eravamo dette in quella conversazione..come lo hanno fatto anche con il padre e lei per tutta risposta al mio incazzamento sai che mi disse? “Perché io sono la madre e devo sapere le cose!”, ti pare normale? Ma il padre non sa nulla delle sue conversazioni! Quindi fanno comunella, lei è nata e cresciuta li, benestante, è ovvio che le coprono il culo e noi siamo passati per mostri più volte! Non c’è via d’uscita capisci?
Ha un avvocato perfido e infimo come lei, che la asseconda in tutto e spesso hanno negato anche cose scritte nero su bianco a loro piacimento, siamo passati per due imbecilli, hanno cercato di metterci in cattiva luce, hanno addirittura accusato me per maltrattamenti, cosa che tra un po rischio la galera e che per fortuna, grazie a un gran giudice, non è successo perché non c’erano le basi per un accusa simile.
La scuola fa finta di nulla e non ascolta le richieste del padre, nonostante l’affidamento condiviso che sino a due anni fa era suddiviso in una settimana per uno con i bimbi! E ora è anche peggio, alla fine per dei nostri problemi famigliari abbiamo dovuto lasciarle i bimbi e prenderli solo il fine settimana, e qui lei ha preso piede in toto perché se ne frega della sentenza di divorzio e fa con i bimbi quello che le pare, anche cose assurde e sbagliate…il problema nasce dal fatto che lei sa che il padre non può permettersi un avvocato (che deve pagare, non come lei che ce l’ha dal patronato perché non lavora!) e quindi fa il bello e il cattivo tempo.
Ripeto cara Lisa, sono esasperata, non so più cosa fare, sto impazzendo e a volte ho paura che prima o poi faccio qualche malsano gesto e finisco nei guai, sinceramente potrei prendere per me un avvocato del patronato ma non mi va di fare battaglie, tanto sono sicura che ce l’avrebbe vinta lei come su tutto sino ad oggi….cosa devo fare? Sto quasi pensando di lasciare il mio compagno, dopo 5anni di battaglie non riesco più a pensare ad un futuro con lui, e io mi sto seriamente avvelenando l’esistenza, siamo distanti, discutiamo, siamo stressati e io ho perso interesse, e nemmeno con i bimbi ho più chissà quali rapporti (per la paura, come è già successo, che lei aspetta al varco per riportare cose che ingigantisce e manipola, perché obbliga il bimbo a raccontarle ogni minima cosa che si fa a casa nostra).
Le donne di merda esistono eccome e non tutte le mamme sono buone madri! Si tende a pensare alla “matrigna” come ad un mostro invece, beh nel mio caso, a parte urlare ogni tanto, mi sono occupata di loro come fossero miei e ho fatto cose per loro che la loro madre non ha mai fatto, ho insegnato a loro cose legate alle varie fasi di crescita (come non fare più la pipì nel pannolino) perché lei non muoveva un dito, il bimbo autistico è sempre stato sotto controllo, guardato e protetto…non come a casa sua che si fa sempre male!
Si tende sempre a pensare che i padri siano cattivi, traditori e vendicativi, ma non il mio compagno,un uomo sin troppo buono, calmo e con una pazienza infinita…che nonostante 12anni con lei lo ha fatto passare per un uomo autoritario, rancoroso e cattivo! (Lui io lo conosco da più di vent’anni ed è sempre stato buono come il pane), quindi di cosa stiamo parlando? Ci sono donne che approfittano delle leggi italiane e ci sono autorità che non fanno nulla per essere obiettivi, anzi torna più comodo non indagare a fondo e lasciare tutto così, e anche gli avvocati se non hai gran soldoni ti difendono il minimo indispensabile….
Spero di non averti annoiata con la mia storia, e mi auguro che tu possa leggermi e rispondermi, e chissà magari dirmi come è andata a finire la tua storia a distanza di anni, ciao ti mando un abbraccio, buona giornata.