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Sex Working: il modello svedese? Stato pappone ed estorsione legalizzata!

Sex working e il Modello Svedese applicato. In breve, con suggerimento di ascoltare quel pezzo di inchiesta. Ricordando che questo è quanto si prepara a fare la Francia.

Questo video della televisione svedese tratto dal programma “Crime of the Week” illustra le tecniche di caccia al cliente usate dalla polizia in applicazione della legge sulla prostituzione.

Il ruolo della sex worker nel “Modello Svedese” applicato non è di vittima che subisce una violenza ogni volta che accetta soldi in cambio di sesso, di persona dissociata e traumatizzata perché prostituita dal prostitutore.
La sex worker è solo l’ignara esca per catturare clienti ed estorcere loro del denaro.

E’ ben congegnato. Individuano una sex worker, decidono di diventare i “protettori ombra”, attendono il consumarsi del rapporto sessuale a pagamento, poi fermano il cliente e minacciano di arrestarlo, ma se ammette la colpa gli fanno pagare solo la multa.

Poi ricominciano, e aspettano un altro cliente.

Semplicemente si prendono dei soldi perché c’è stata una prestazione sessuale. Chiedono molto, 50 giorni di stipendio svedese per un rapporto di mezz’ora, che hanno appena sorvegliato e protetto. Proteggere, appunto. Protettori.

Un po’ cari, però.

In Svezia non hanno fatto una legge per abolire la prostituzione. Hanno legalizzato l’estorsione.
Il modello svedese è una presa in giro colossale.
Lo Stato svedese è uno Stato Pappone e la Svezia è solo un bordello più caro degli altri.

Ecco tutto.

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9 pensieri su “Sex Working: il modello svedese? Stato pappone ed estorsione legalizzata!”

  1. I soldi che lo stato svedese spende per tenere in vita questa legge sono molto di più di quelli incassati con le multe, su 5000 clienti arrestati in 15 anni solo 1500 hanno pagato la multa gli altri si sono rifiutati di pagare il pizzo e al processo hanno ottenuto l’assoluzione, di conseguenza le spese processuali sono state a carico dei cittadini svedesi che pagano le tasse per tenere in vita questa assurda legge. Molti clienti condannati non sono stati in grado di pagare la multa perché a causa dell’arresto sono stati licenziati dai loro datori di lavoro.
    In 15 anni meno di 100 papponi sono stati arrestati e condannati, questa legge non ferma la tratta anzi fa l’esatto contrario e trasforma in criminali normali cittadini. In Francia ci sono come minimo 40.000 prostitute per sorvegliarle tutte non basterebbe tutta la gendarmeria i costi sarebbero così elevati che al governo francese ci vorrebbe una intera finanziaria per finanziare una simile legge. E’ da pazzi pensare di applicare una simile legge in un paese dove il fenomeno della prostituzione ha una dimensione trenta volte più grande che in Svezia, solo ai Socialisti poteva venire in mente una simile idea.

  2. Le condanne penali e le sanzioni pecuniarie esistono in tutti gli Stati.
    Io sarei per la liberalizzazione e la disciplina, ma – per letture e sentito dire – mi pare che la ratio svedese sia rispettabile: si sostiene, considerato che in Scandinavia i tabù sessuali sono meno cogenti che da noi – che nessuno ha necessità di fruire della prostituzione, può infatti trovare amore e sesso senza bisogno di pagare.
    Si ritiene desiderare il sesso a pagamento una perversione e a volte l’evidenza di una patologia, è prevista assistenza medica e psicologica al riguardo.

    1. Vedi che in Svezia la situazione è ben diversa da come la racconti tu, il tuo ragionamento poteva valere trent’anni fa ma adesso la situazione in Svezia in materia di liberta sessuali è cambiata in peggio.
      Ragionando con molti utenti svedesi sono giunto alla conclusione che in quel paese ora ci sono più tabù sessuali di quanti ci siano in Italia, basti pensare che hanno pure proposto di rendere illegale il BDSM considerandolo una forma di perversione sessuale da vietare, per non parlare della pornografia e dello strip-tease.
      Gli utenti svedesi con cui ho parlato mi hanno raccontato che ormai nel loro paese c’è da tempo una ventata di moralismo bigotto che ha cambiato in peggio il paese e la legge sulla prostituzione è solo una delle tante leggi moraliste fatte per moralizzare la società mettendo al bando qualsiasi comportamento considerato immorale.
      In questi ultimi trent’anni in Svezia sono aumentati più che altrove divorzi, separazioni, suicidi, stupri e tutto ciò è sinonimo di una società diventata infelice dove c’è uno stato padrone che ti dice cosa è giusto e cosa è immorale, trovare amore e sesso senza bisogno di pagare è diventato difficile come da noi.
      Quanto al fatto che sia prevista l’assistenza medica e psicologica per i clienti delle prostitute mi fa venire i brividi perché mi fa venire in mente il regime nazista e gli esperimenti folli di Joseph Mengele.
      Non esiste nessuna giustificazione logica alle cose assurde che stanno facendo in Svezia che ha smesso da tanto tempo di essere la terra delle liberta sessuali sognata dai nostri padri.

        1. https://www.facebook.com/groups/102360977994/?pnref=lhc
          In questo gruppo incontrerai 425 svedesi veramente liberali che ti spiegheranno meglio di me, fornendoti tutti i link e le informazioni che desideri; ci sono tanti altri gruppi di svedesi liberali che solo su internet possono esprimere il loro disagio di vivere in una società cambiata in peggio per colpa delle femministe radicali che hanno preso il pieno controllo della società svedese.
          Comunque è la deputata femminista Olga Persson, membro di un partito moderato di destra incredibile ma vero, che tra le tante aberranti cose ha proposto di criminalizzare il BDSM, ha proposto anche di criminalizzare l’acquisto di sesso all’estero anche in paesi dove la prostituzione è legale, ha proposto anche di rendere illegale la pornografia e lo striptease e non è la sola parlamentare svedese che fa simili proposte che sicuramente prima o poi diventeranno legge visto il brutto andazzo illiberale e sessuofobo che c’è in quel paese.
          Leggendo attentamente le cose che scrivono questi svedesi liberali, i pochi rimasti, ti renderai conto della gravità della situazione; ormai l’Italia è diventata, incredibile ma vero, un paese migliore della Svezia e se penso che ci sono politici italiani che dicono che dobbiamo prendere esempio dalla Svezia mi vengono i brividi.
          Comunque ti bastava seguire la vicenda assurda del povero Julian Assange, accusato di stupro da due ragazze svedesi perché si è dimenticato di mettere il preservativo, per capire che razza di paese di m…. è diventata la Svezia.

          1. A causa di un cavillo legale, un uomo di 31 anni ha potuto abusare di una minorenne (16 anni), tenendola rinchiusa per due giorni e maltrattandola in svariati modi (http://www.svd.se/barn-ska-skyddas-mot-sexuell-exploatering) senza nessuna ripercussione giudiziaria. La ragazza è risultata disturbata mentalmente (cosa di cui l’uomo non era a conoscenza) e tendente all’autolesionismo. Olga Persson è il segretario nazionale di una organizzazione, l’SKR, che si occupa di aiutare le donne vittime di violenza domestica, stupro e prostituzione coatta. Non si chi ti abbia detto che è membro di un partito ma non è vero. Lei propone solo di rafforzare le leggi che impediscano e puniscano gli abusi su minori trai 15 e 18 anni.

            Non è assolutamente vero che in Svezia i suicidi sono aumentati negli ultimi anni, contando che la legge sulla prostituzione di cui stiamo parlando è stata approvata nel ’99, nel 2012 si piazzava al 58 posto rispetto alla media MONDIALE (la Francia è al 47 per capirci).

            Credo che prima di commentare dovresti iniziare a imparare a fare ricerche su internet e ripassare la comprensione del testo. Ah, e iniziare ad essere in buonafede.

  3. Liberalizzazione è solo in parte ciò che intendevo: direi rivalutazione etica dello scambio di tempo con denaro regolamentato e tutelato dall’ordinamento giuridico.
    Liberalizzazione come protezione dai reati connessi a prostituzione e fruizione (che non sono reati): atti osceni in luogo pubblico, favoreggiamento, fattispecie che andrebbero prevenute.

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