Oggi a Roma, durante la marcia per la “vita”, dopo averci deliziato con un manifesto pieno di cicciobelli abortiti, ecco le figlie di stupri testimonial contro l’aborto.
Nel giorno della festa della mamma ecco l’immagine più violenta.
È un messaggio violento. Incivile. Propaganda il no all’aborto colpevolizzando proprio le vittime di stupro che hanno abortito.
Se sei vittima di stupro dunque dovresti privilegiare questa posizione invece che essere assistita per un aborto. Pazzesco. Non ci sono parole.
Ps: questi erano i gudgets che distribuivano oggi. Leggi QUI.
E’ chiaro che una persona nata, cresciuta, specialmente se in un ambiente agiato, possa trovare la sua felicità e possa essere contenta di essere stata concepita. Ma in uno stupro non è il/la bambin* a subire la violenza, è la madre.
E mi sento idiota a dover esprimere un concetto tanto ovvio, ma a giudicare da queste persone non è mai ovvio abbastanza.
Mi chiedo se ci siano anche persone cresciute negli orfanotrofi e nelle case famiglia, con i loro cartelli, a raccontare come sono felici di essere state concepite da uno stupro.
L’ha ribloggato su News of the World.