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Il buon sesso esclude le donne grasse?

il_570xN.410628599_a4tzUno dei motivi per cui volevo dimagrire era perché pensavo che da magra sarei riuscita a fare un sesso migliore. Avevo un partner che diceva di non riuscire a darmi piacere, penetrarmi, metterci un po’ più di inventiva, perché io ero cicciona e già facevo fatica a girarmi, figuriamoci a stare su di lui, ad allargare le gambe più di un certo punto, a stare troppo tempo sulle braccia, prona, a inarcare la schiena per porgere l’ano. Negli anni mi ero allenata parecchio con la mano e con la bocca. Avevo la mano più veloce del west e la gola profondissima e abituata a ogni tipo di misura. Era difficile per me muovermi bene dentro un’automobile.

Per fare sesso mi serviva un materasso, uno dal quale potessi rialzarmi oppure andava bene anche sulla spiaggia, se non c’erano alternative, perché così il mio magro penetratore poteva cercare di forzare l’apertura delle gambe e raggiungere il fondale vaginale senza subire lesioni di alcun genere.

jameslileks_1251476686_fairclownForse voi penserete che si tratti di una cosa divertente, ma non lo è. Non lo è se il vostro partner si nasconde dietro l’alibi della vostra grassezza per non dirvi che siete utili solo come svuota testicoli e nulla più. Non gli preme darvi piacere, farvi un cunnilinguus, non gli preme neppure assicurarsi che voi vi sentiate in qualche modo amate, desiderate. Quello che vi danno è tutto quello che potete avere. Nulla di più e nulla di meno. Allora a un certo punto provai a smettere di mangiare, perché mangiavo per compensare l’assenza, la mancanza, e ci si abbruttisce perché ti manca qualcosa e non perché ti riempi di qualcos’altro. Per qualche giorno fui assolutamente determinata. Dopo una settimana avevo perso due chili, di liquidi. Ero su di giri, contentissima, a tal punto che decisi di andare a iscrivermi in palestra.

Io non so se voi sapete come sono fatte, le palestre. In genere le grasse si nascondono nelle vasche a idromassaggio. Si consumano nelle saune, ma fanno di tutto per non farsi vedere dagli altri. Dove stanno gli attrezzi ci sono tante donne magre, gli istruttori magri, perfino le inservienti che vanno a pulire gli spogliatoi sono magre. Dovrebbero scrivere, all’ingresso di queste palestre, drogatevi prima di venire perché altrimenti vi vergognerete fino alla morte. Ed è così che ci si sente, quando arranchi sul tapis roulant, quando ti si sega il culo sulle cyclette con il sellino a striscia, quando tenti di sollevare un peso e ti viene il mal di schiena e quando ti si spezzano i legamenti, i tendini, per i movimenti che provi a fare.

Donati8Ma io ero di buon umore, perciò mi iscrivo, vado, ricevo soliti sorrisi e parole di circostanza, mi offrono un po’ di atteggiamenti motivazionali, poi entro nello spogliatoio per cambiarmi e vedo una serie di fighe, culi e tette, appartenenti a donne che non si capisce perché diamine perdano ore in palestra. Capisco un po’ per tenersi in forma ma queste parlano di farsi tre turni, incluso quello di aerobica advanced. Però non è neanche giusto che io giudichi, patologizzi, e me la prenda con loro perché il mio problema non sono loro. Il mio problema sono io. Mi piazzo nella zona dello spogliatoio più nascosta che ci sia. Aspetto che l’ultima finisca di rivestirsi o cambiarsi, ammirandone l’agilità, il profumo delle creme spalmate sul corpo dopo la doccia, e compio il gesto supremo di spogliarmi. Infilo i pantaloni della tuta in tempo record. Metto la maglietta, lunga, per nascondere il culo, anche se so benissimo che non si nasconde un cazzo. Evito di guardarmi in uno dei mille specchi che stanno dappertutto. Respiro profondamente, conto fino a dieci e poi mi avvio.

4b9ad12f41149_147107nLa stanza con gli attrezzi è piena di gente muscolosa, con il ventre piatto, non sudano nemmeno. Profumano di violette e riescono a ridere e a parlarsi tra loro anche se corrono velocemente.Voglio fare la spaccona e parto a razzo con una velocità cinque e una salita 7%. Non è trascorso neppure un minuto e non riesco neppure a respirare. Il cuore batte all’impazzata. Mi gocciola il sudore dalle ascelle, allo specchio vedo che sono rossa in viso. Mi faccio letteralmente schifo. Con non chalance scendo dal tapis roulant, come se avessi finito il mio allenamento. Provo a fare due o tre mosse sullo step e sono già stanca. Mi sento male, ho la sensazione che tutti mi guardino con ribrezzo, e so che il problema è solo mio, ma perché mai le palestre immaginano che avere persone asciutte e muscolose in vista sia una buona pubblicità e avere quelle come me invece no? Non è questa una discriminazione? Dove e quando potrò mai sentirmi a mio agio se non vedo nessuna che mi somigli, con la quale consolarmi, socializzare e parlare? Come tanti fanno: pago tre mensilità di palestra e poi decido che per il mio equilibrio è meglio se ogni tanto vado a passeggiare fuori. In realtà è una balla perché poi troverò ogni scusa per non farlo, ma alla fine ho sprecato i soldi della palestra e non sono andata.

Le palestre contano perciò su questo? Che le donne grasse paghino e poi mollino dopo due giorni? Perché in effetti sembra un buon affare, ma dovrebbero dirlo che andare lì significa demotivarti a fare di meglio perché psicologicamente non ti aiutano affatto. Quando ho mollato ho ricevuto molte critiche. Mia sorella disse che non avevo forza di volontà e che in fondo sono grassa perché voglio essere grassa. Sono io che non voglio dimagrire perché è semplicissimo, non vedi? Basta rinunciare a qualcosa. Mia sorella aveva il vizio di diventare gentile solo se tu le affidavi la tua vita. Quando le dissi che avrei seguito i suoi consigli lei prese tutto molto seriamente e per motivarmi mi insultava ogni due secondi. C’è questo da dire sulle sorelle: a volte hanno conti in sospeso che chiariscono nei momenti meno opportuni. O invidie, gelosie, rapporti di forza, meccanismi di potere. In casa ero considerata comunque un po’ più affidabile di lei e così si vendicava massacrandomi sul mio punto debole.

2c71330d4a31754038ce069a994009d6Altra cosa da ricordare: chiunque vorrà farvi male usa sempre il vostro punto debole per vedervi cadere a pezzi, con sadismo e soddisfazione. Una mia amica, collega d’università, mi disse che per essere diversa dalle altre, che sono nelle mie stesse condizioni, dovevo smetterla di lamentarmi e fare la vittima, perché la gente si stanca della lagna. Non ti rifiuta perché sei grassa ma perché sei un piagnucolio vittimista e costante. Allora io nascondo i miei sentimenti, tengo la tristezza per me ed esco il meno possibile, mimetizzandomi in zone in cui fingere è più semplice o non ce n’è bisogno. Per non infastidire il mondo con la mia grassezza in ogni caso evito di uscire. Evito anche perché è raro che ti invitino per cose diverse che non siano una cena, una pizza, tutta roba da mangiare, e non capiscono che ti rifugi nell’isolamento perché non hai altra scelta.

Allora mi tengo il grasso. Sperando di riciclarmi almeno in fenomeno da circo. Non vivrò bene la mia sessualità. Proverò a masturbarmi, qualche volta, e mi rifiuterò di fare pompini a meno che non ricambieranno. Qualunque sia il mio peso io merito di più. Almeno questo, dopo tanti anni, l’ho capito.

Ps: è una storia vera. Grazie a chi me l’ha raccontata. Ogni riferimento a cose, fatti e persone è puramente casuale.

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10 pensieri su “Il buon sesso esclude le donne grasse?”

  1. Pur avendo il più profondo rispetto per il dolore della donna del racconto, non capisco le sue considerazioni in merito alle palestre. Si è sentita esclusa perché ha percepito astio e malevolenza oppure il suo disagio deriva da se stessa, dal non sentirsi a proprio agio nel suo corpo? Mi sembra dal racconto che non ci sia stato un evento traumatico esterno che giustifichi il suo rammarico.

    1. Io non sono grassa, ho una 46 di pantaloni ma sopra porto la M, la L mi sta larga. Eppure in palestra prendevano in giro pure me. Risatine del tutto gratuite eccetera, da parte di ragazze francamente più bruttine di me al massimo con qualche chiletto in meno. I maschietti invece guardavano eccome. Le ragazze invece..un branco di vipere. Faccio jogging e camminata veloce tutti i giorni e mi sento bella. Ma in palestra non ci metto piede. Mi dispiace dirlo ma penso siano frequentate veramente ormai solo da gente totalmente decerebrata…
      Comunque della discriminazione verso le persone grasse si parla troppo poco…

      1. Decerebrati?!?!?! Penso che dovresti pensare bene prima di parlare!!!

        La prima volta che ho cominciato ad andare in palestra avevo quasi 100 kg e il fatto che mi sentissi a disagio non dipendeva dalla palestra e dalle persone che si allenano dentro, prr quanto possano essere belle, ma dal fatto che odiavo il mio corpo. Ma non mi sono sentita demotivata perché la palestra non è diversa dagli altri luoghi in cui ci sono sguardi che ti fanno vergognare del tuo corpo.
        Ora sono quasi 4 anni che la frequento e ti posso dire che della palestra ti devi appassionare e seguire la tua strada con determinazione senza ascoltare né vedere gli altri!
        E comunque è anche questione di carattere e della palestra in cui vai, in tutte quelle che ho frequentato(in totale 3) non mi ricordo di aver trovato dei/delle decelebrati/e che mi insultano alle spalle, anzi si complimentavano tutti con me per i risultati e la determinazione. Tutto parte da noi stessi, smettetela di puntare il dito sugli altri.

    2. Fidati, Maga Magò è dura reggere il confronto, anche con una motivazione d’acciaio.
      In palestra ho sempre detto che ci sarei andata da magra (solo per definire e non per snellire). Infatti sono anni che non ci metto piede.

    3. Maga Magò non c’è bisogno di essere apertamente presi in giro per sentirsi inadeguati quando sei circondato da tutto ciò che vorresti essere e noi sei nemmeno lontanamente. anche io che sn magra, ma non perfetta mi sento devastata quando entro nello spogliatoio e vedo quanta bellezza c’è nel mono che io non potrò mai avere. basta il confronto per sentirsi umiliati. e cmq fidati primo, gli istruttori socializzano slo cn le belle ragazze, secondo, le belle ragazze anche se nn aprono bocca, ogni volta che vedono una donna grassa e insicura la considerano una poveraccia ridicola e si sentono ancora più forti. confesso che anche io giudico nella mia testa. è un riflesso involontario nn lo si fa apposta.

      1. Quindi possiamo essere sicuri di cosa pensano le persone senza che abbiano aperto bocca? No, non mi fido! E no, non è vero che tutte le palestre sono frequentate solo da gente bellissima, magrissima e tutti gli issima che volete…dove vado io c’è gente grassa, gente poco in forma per altri motivi, gente anziana o non giovanissima, bambini, ragazzini e poi ci sono anche i super-atletici, ma direi che sono una minoranza. Forse basterebbe cercare un ambiente che non ci metta a disagio, magari una palestra non proprio alla moda, non enorme, senza un nome famoso.

  2. considerati come un aspirante ballerina che ha appena iniziato danza ed è circondata da ballerine bravissime. se fai la gavetta x un paio di anni raggiungerai dei buoni livelli. la fase schiappa tocca a tutti all inizio. bisogna soffrire e mettere in pausa giudizi, desideri e confronti. fare come se si fosse in un periodo di stop in cui ci si ricarica x poi piu avanti rientrare nella vita vera. in questo priodo bisogna fingere di non esistere, diventare delle specie di automi, spegnere la mente e vivere solo per raggiungere l obbiettivo.

  3. Io porto la 42 e in palestra le ragazze mi invidiavano per il seno (ho una quinta) e me lo dicevano apertamente “quanto vorrei avere un seno come il tuo”, mentre i ragazzi mi dicevano che ero obesa e morivano dietro a quelle scheletriche che volevano diventare come me. Per questo il fai da te per me è l’unico modo di poter provare un pò di piacere. E porto la 42 (all’epoca forse portavo la 44). E se portassi la 50 come mi tratterebbero?

  4. Spero che la protagonista del racconto non mi giudichi aggressivo, ma cercherò di dare un altro punto di vista. Le persone muscolose e con il ventre piatto che vedeva in palestra erano tali perché in palestra lavoravano da tempo con costanza ed impegno, non per grazia ricevuta. Quanto ai risolini, probabilmente qualcuno era solo per il suo essere in sovrappeso (ma le opinioni e i risolini di imbecilli di quel genere non devono essere oggetto di considerazione), ma è più probabile che qualcuno sia stato perché lei, senza un minimo di allenamento e preparazione, si sia subito avventurata in esercizi chiaramente al di sopra delle sue possibilità. Chiariamo, ognuno è libero di essere come preferisce. Ma se il grasso ci provoca disagio (e non mi pare di aver letto nel post riferimenti a problematiche fisiche che impediscano un dimagrimento) non può pensare di toglierlo senza fatica. Anche quando dice “poi decido che per il mio equilibrio è meglio se ogni tanto vado a passeggiare fuori. In realtà è una balla perché poi troverò ogni scusa per non farlo”:Perché? Perché, per il suo equilibrio fisico e mentale, non ha impiegato un’ora giornaliera del suo tempo per camminare? Lo ribadisco, nessuno ha il diritto di offendere o di imporre propri modelli, ma dobbiamo anche tener presente quali sono i gusti delle persone. Il suo ex era abbastanza chiaramente un idiota, ma aveva comunque il diritto di avere le sue preferenze estetiche. A lei adeguarsi, o cercare di trovare partner meno stupidi.

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