Affetti Liberi, Antiautoritarismo, Autodeterminazione, R-Esistenze, Sessualità

Fondamenti di anarchia relazionale

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Marco ha tradotto un pezzo tratto da questo blog. Suggerisco di leggerlo. Buona lettura!

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FONDAMENTI di ANARCHIA RELAZIONALE 

 

Cosa sono le Relazioni anarchiche?

Le Relazioni anarchiche sono uno stle di vita, un modo di pensare le relazioni personali. Relazione anarchica è una filosofia di vita e, specificatamente, di amore. Un anarchico relazionale crede che l’amore sia abbondante ed infinito, che tutte le forme di amore sono fondamentalmente uguali, che le relazioni possono e debbono essere sviluppate organicamente, senza adesione a regole o aspettative di fonti esterne, che due persone in qualsiasi tipo di rapporto emotivamente intenso dovrebbero sentirsi libere di fare ciò che naturalmente desiderano entrambi all’interno del loro rapporto e al di fuori di esso con altre persone.

Quando, dove, come e chi ha iniziato il termine “anarchia relazionale”?

Non è chiaro. Attualmente ci sono pochissime risorse riguardo alla anarchia relazionale, ma sappiamo senz’altro che si tratta di una filosofia che si è evoluta dalla comunità poliamorosa.  Andi Nordgren, una queer svedese, ha sviluppato le sue idee sulla AR attraverso la discussione su un blog all’inizio degli anni 2000. (Andi discute l’anarchia relazionale nell’eccellente libro di Deborah Anapol:”Poliamore nel 21mo secolo: Amore ed intimità con più partner). Negli ultimi due anni, molti poli hanno cominciato ad esplorare l’idea della anarchia relazionale, ma ad oggi è ancora una idea assolutamente innovativa.

Dai un’occhiata alla voce Wikipedia per la anarchia relazionale  qui. 

In cosa differiscono la anarchia relazionale e il poliamore? 

Cominciamo dal Poliamore. 

Il Poliamore è la pratica di avere più di una relazione romantica[1] allo stesso tempo, ed in maniera aperta ed onesta, che richiede la conoscenza ed il consenso di tutte le persone coinvolte. Il Poliamore, che è differente dalla  poligamia, è un recente fenomeno sociale delle civiltà occidentali che qualcuno considera avere le sue radici nei movimenti degli anni ’60 che si riconoscevano nel “libero amore”. La Poligamia è un antica pratica presente a livello mondiale che prevede la pratica di avere matrimoni multipli, ha una base religiosa e di solito permette solamente ad un uomo di avere più di una moglie mentre proibisce alle donne di avere più di un marito. Il Poliamore viceversa non c’entra con il matrimonio e la religione. Il Poliamore è un movimento secolare che espande ed aumenta l’amore romantico e consensuale, è un modo alternativo di costruire le famiglie e le comunità.

Puoi trovare uno straordinario glossario del poliamore qui.

La anarchia relazionale va oltre il poliamore e nel suo rifiuto della regola monogamica. La anarchia relazionale condivide con il poliamore una totale refrattarietà della monogamia sessuale e romantica, il comune rigetto della istituzione legale del matrimonio, etc, ma anche cerca di distruggere alla radice la tradizionale gerarchia tra relazioni umane basata sul paradigma sessuale[2]-romantico attraverso la disintegrazione delle categorie determinate dalla presenza o meno di sesso/amore. La anarchia relazionale di conseguenza riconosce l’eguaglianza tra tutte le relazioni personali intime, nel senso comportamentale ed emozionale. La libertà di interagire e di valutare partendo da una tabula rasa, distribuendo intimità fisica, intimità sessuale, intimità emozionale ecc ecc in accordo con i desideri di ciascuno piuttosto che con regole preesistenti e categorie relazionali, (la anarchia relazionale) è intrinsecamente una espressione di eguaglianza.

Spesso una persona poliamorosa può essere sesso-preferenziale o romantico-preferenziale tanto quanto lo è una persona monogama. Questo significa che, come per la vasta maggioranza dei monogami, una persona poliamorosa può considerare qualitativamente superiore una relazione basandosi unicamente sul sesso e/o sull’amore. Una persona poliamorosa può, e spesso lo fa, separare le relazioni romantico-sessuali da quelle di amicizia, limitando la intimità e certi comportamenti ai propri partner romantico-sessuali.

Viceversa una persona anarchico-relazionale non assegna un particolare valore ad una relazione perché include la sessualità. Una persona anarchico-relazionale non assegna un particolare valore ad una relazione perché include l’amore, ammesso che riconosca l’amore romantico come emozione qualitativamente, intrinsecamente distinta. Una relazione anarchica comincia innanzitutto presupponendo la totale libertà e flessibilità come la chiave per le proprie relazioni personali, la decisione caso per caso su cosa deve “sembrare” una certa relazione. Si può fare sesso con più di una persona, si può essere celibi[3] per tutta la vita, si può vivere con una persona e fare sesso con un’altra, si può vivere da soli e basta, si può crescere un bambino con un partner sessuale o con più partner sessuali, si può crescere un bambino con un partner non sessuale, si possono avere relazioni ad alto contenuto fisico/sessuale con più persone contemporaneamente (alcune delle quali sentimentalmente coinvolte o non), ecc. L’anarchico relazionale riconosce che nessun comportamento sia intrinsecamente romantico, e che l’unico comportamento intrinsecamente sessuale sia il sesso genitale reale (meccanico NdT). Il cosa determina la natura di un singolo atto è il sentimento della persona che sta dietro all’atto medesimo.

Per i monogami e per molta gente poli, “partner” è qualcuno di cui si è allo stesso tempo attratti romanticamente e sessualmente, e quel tipo di rapporto rappresenta un requisito esclusivo, per la convivenza di lungo periodo, per la procreazione, per una profonda intimità e vulnerabilità emozionale, per l’interdipendenza economica, per il contatto sensuale e affettivo pur se non necessariamente genitale, ecc. Per queste persone un “amico” non è importante quanto un partner perché non è né l’oggetto ne la sorgente di desiderio erotico o attrazione sentimentale. La “normale” amicizia non è sufficiente, né per una lunga convivenza, né per concepire della prole, né per una completa intimità sentimentale, né per per una interdipendenza economica, né per momenti di intensa sensualità o per affettività non-genitale, né per legami legali vincolanti, ecc. I monogamisti categorizzano le loro relazioni con una modalità estremamente rigida e ovvia (ottusa/triviale NdT), e molti poliamorosi seguono lo stesso meccanismo di base mettendo le relazioni romantico/sessuali al di sopra di quelle non-romantico/non-sessuali e qualcuno si spinge oltre nel categorizzare ulteriormente (Di cui l’idea di partner “primari” o “secondari” un inizio di ciò che qualcuno chiama  polinormatività (polynormativity NdT)).

Gli anarchici relazionali non assegnano valori predefiniti alle relazioni personali. Non pensano che ci siano degli insiemi di comportamenti intrinsecamente, necessariamente romantici e/o sessuali, il che rende sicuramente difficile elevare una relazione sessuale/amorosa al di sopra una non-sessuale e non-amorosa. Gli AR vedono in ogni relazione personale ed affettiva, si intende in ogni relazione non lavorativa o evidentemente casuale, un qualcosa di ugualmente importante, unico, indispensabile per i desideri e bisogni fondamentali della loro vita, e carico di un identico potenziale di intimità, amore e soddisfazione emozionale/psichica/mentale. Un anarchico relazionale non pone un tetto emotivo ad una amicizia sessuale priva di “amore”. Un anarchico sentimentale non limita la affettività fisica/sensuale nelle proprie relazioni non-sessuali solo perché sono non-sessuali o non-romantiche. Un anarchico relazionale non si aspetta di spendere la maggior parte del proprio tempo con solamente un partner romantico/sessuale o con i propri partner romantico/sessuali in genere, e nemmeno assume che le sue relazioni esclusivamente romantico/sentimentali (ammesso esistano) meritino automaticamente di avere maggior tempo e priorità di intenti delle relazioni non-romantico/non-sessuali.

Come si applica la anarchia relazionale agli asessuali, agli aromantici, agli orientamenti sessuali misti ed ai celibi?

La anarchia relazionale, molto di più del poliamore, può essere vista come una filosofia dell’amore altamente compatibile con il celibato, la asessualità, il non-romantico e gli orientamenti sessuali misti. Se sei una persona asessuale o non-romantica che rifiuta la coppia tradizionale o hai un orientamento sessuale misto e cerchi delle relazioni che rispecchino la tua naturale tendenza, tu sei già fuori dalla “normativa” dei sistemi di relazione che la più vasta maggioranza delle persone normalmente adotta. Forse hai già rifiutato il paradigma gerarchico basato sulla priorità alle relazioni romantico e/o sessuali, tu sei già in una posizione che mette in discussione la validità della monogamia (che sia essa “romantica” o sessuale), tu sei già nella posizione di sfumare o cancellare i confini tra relazioni “amichevoli” e (di coppia) “romantiche” ecc. ecc., questo a causa di quello che sei. Tu sei già nella posizione di sfidare la romantica/sessuale idea dominante odi cosa rende “romantica” una relazione, il partner per la vita, una famiglia, ecc ecc.

I romantici asessuali possono certamente essere poliamorosi, sia che siano celibi che sessualmente attivi, così come una persona poli che sia allosexual[4] (termine attualmente intraducibile NdT), questi ace[5] sentimentali sono in grado di rispettare lo stesso insieme di regole che i monogami allosexual rispettano: creare una gerarchia di relazioni in cui l’amore è dominante, restringere la maggior parte delle forme di intimità alla relazioni romantiche, vedere l’amore come unico vincolo per un partner primario o di vita, ecc.

Dall’altra parte, un celibe asessuale, romantico o non romantico che sia, può facilmente vivere una asessuale Anarchia Relazionale, intesa in senso radicale. Quello che a mio avviso è il principale cardine della anarchia relazionale è il tentativo di creare una uguaglianza sostanziale nella tavola delle relazioni, in modo che le relazioni sessuali non siano considerate superiori alle relazioni non-sessuali e le relazioni romantiche non siano considerate superiori alle amicizie non-romantiche, e eguaglianza significa che un amico non-sessuale e/o non-romantico può avere la stessa possibilità di accesso all’amore, all’intimità, alla affettività fisica, al supporto interpersonale ecc. Questo significa che un amico non-sessuale/non-romantico ha le stesse probabilità di diventare il partner esistenziale, o uno dei partner primari, di un AR. La Anarchia Relazionale dona il tipo di rispetto, sicurezza, opportunità, uguagianza ed ammore di cui il celibe asessuato necessità, specialmente se sono single, o se non stanno necessariamente pensando ad un singolo partner di vita in gradi di soddisfare i loro bisogni affettivi primari in una tradizionale relazione romantica.

La Anarchia Relazionale dovrebbe essere (considerata) importante per la comunità asessuale perché è l’unico metodo di relazione che rimuove il sesso come indicatore (chiave) del valore della relazione stessa, del valore del partner, e come linea di separazione tra i vincoli importanti i meno importanti ed i rapporti casuali. La anarchia relazionale dovrebbe essere importante per i romantici in è l’unica filosofia che straccia la supremazia e lo strapotere dell’amore, che crea la liberta per i compagni (di vita) non-romantici di sperimentare la profonda intimità emozionale che la amicizia comunemente intesa non permette. Anarchia Relazionale dovrebbe essere pane per i denti delle persone con orientamento sessuale misto perché è l’unico metodo di relazione che supporta sia relazioni romantiche non-sessuali che relazioni sessuali non-romantiche e crea eguaglianza tra questi due gruppi di relazioni della vita di una persona.

Io penso che una persona non-romantica che ancora vuole un partner a vita o che vuole più partner nella vita, nessuno dei quali lo attrae romanticamente o lo coinvolge e che anche non lo coinvolge sessualmente, ha già qualcosa della anarchia relazionale. Io penso che una orientazione mista allosexual che attualmente non considera di separare una relazione romantica da una relazione sessuale, chi può genuinamente tirare fuori un’amicizia sessuale non-romantica o una amicizia non sessuale romantica, chi vuole costruire una famiglia o una partnership di vita con un partner non-sessuale, ha già qualcosa della anarchia relazionale. Io penso che, un asessuale che sia celibe e poliamoroso ha già qualcosa della anarchia relazionale.

La comunità poliamorosa può essere estremamente focalizzata sul sesso e sugli aspetti sessuali legati al fatto di avere più relazioni romantiche allo stesso tempo, e questo fa sentire isolati i poly asessuali in generale, specialmente i celibi ace. La anarchia relazione, siccome non considera solamente le relazioni romantico/sessuali ma anche e di più le relazioni personali/intime, può essere più invitante sin dall’inizio[6] per gli asexual (e per gli aromantici) e quindi provvede immediatamente un contesto più confortevole per gli ace e gli aro[7], per esplorare il mondo non-monogamico e i modi alternativi di amare, organizzare relazioni interpersonali ecc ecc.

Ok, tutto questo è complicato e mi fa confusione. Potresti farmi dei concreti esempi di anarchia relazionale nella vita di tutti i giorni?

1 Jessica è una eterosessuale e una anarchica relazionale. Lei ha tutte le relazioni sessuali con uomini, che vuole, e quante ne vuole in contemporanea. Qualche volta sviluppa qualcosa di più di un sentimento amichevole per un suo partner sessuale, ma tutte le sue relazioni sessuali sono aperte e nessuna di queste è una relazione-ascensore[8]. Jessica ha anche un partner abitativo di nome Tracy, da cui non è attratta sessualmente o sentimentalmente coinvolta, e Tracy passa con Jessica anche di più del tempo che lei passa con i suoi partner sessuali. Jessica ha preso l’impegno con Tracy di vivere assieme sino a che entrambe lo vorranno, e nessuna relazione sessuale con nessun partner può mettere in discussione la cosa (nonostante forse potrebbero considerare di invitarne qualcuno a casa loro). Jessica e Tracy vogliono crescere un bambino assieme. Hanno una relazione fisicamente intima, si coccolano e si tengono le mani, si baciano l’una con l’altra sulla guancia, e qualche volta dormono assieme, e sono fisicamente intime con i loro partner sessuali e con altri amici con cui non sono coinvolte sessualmente.

  1. Joe è un omoromantico asessuale. Lui preferisce di gran lunga il celibato, ha una relazione romantica con Taylor, un maschio omosessuale che fa sesso con altre persone ma non con Joe. Joe ha anche una amicizia con una donna di nome Rachel che è per lui altrettanto importante del suo partner maschile, e rende Rachel partecipe di tutte le principali decisioni e dei progetti della sua vita. Joe e Rachel amano essere fisicamente affettuosi l’uno con l’altra. Rachel ha i suoi partner romantici e/o sessuali. Joe ha una amicizia romantica con un altro uomo di nome Paul che ama quanto Taylor. La relazione tra Joe e Paul è molto simile alla relazione tra Joe e Taylor ma ci sono delle piccole differenze, innanzitutto perché Paul non è interessato ad un appuntamento o ad fare sesso con Joe, chiarisce Paul.

3. Gina è una aromantica asessuale. Lei non fa sesso con nessuno, e non è interessata in relazioni romantiche tradizionali. Lei vive con la partner e migliore amica, Ruby. Hanno camere separate e non sono molto affettuose tra loro fisicamente ma si amano al punto da voler passare assieme il resto della loro vita. Ruby è una eteromantica asessuale, e ha una relazione non-sessuale romantica con Don. Don è un maschio bisessuale, e ha una reazione sessuale con il suo ragazzo. Don e Ruby non vogliono vivere assieme, amano vivere separati. E Ruby non andrebbe mai via dalla casa che condivide con Gina. Se Ruby decidesse di avere uno o più bambini in futuro, sia Gina che Don sarebbero co-genitori (supposto che per allora Don faccia ancora parte della squadra).

Ora, perché la Anarchia Relazionale? Perché andare in cerca di guai immaginando come organizzarsi tra così tante e profonde relazioni, destreggiandosi tra i bisogni ed i desideri di così tante persone contemporaneamente? 

[9] Io penso che ciascun Anarchico Relazionale sia differente, ciascuno realizzi una sua versione unica di AR, e probabilmente ha abbracciato la AR per differenti motivi….Ma se penso a me stess*, questo è il mio modo di essere come l’ho sempre sentito sin dall’infanzia. Non c’è mai stata in me una naturale o distinta differenza tra l’amore “romantico” e l’amore “non-romantico/amichevole”. Ho sempre idealizzato le amicizie della zona-grigia che hanno gran parte delle prerogative dell’amore romantico “standard”, senza tuttavia includere lo stesso amore romantico ed il sesso. Per me non ha alcun senso limitare l’intimità o l’amore ad una relazione romantico-sessuale o in genere a più relazioni romantico/sessuali. Non ha senso per me proibire l’intimità fisica o emozionale e l’affettività in una amicizia non-romantica o comunque nell’affermare la superiorità di una certa relazione di coppia rispetto a tutte le altre relazioni della vita di una persona. Non ha alcun senso per me tracciare una linea immaginaria nella sabbia e annunciare che se tu ami qualcuno “così tanto” si tratta di amicizia mentre se lo ami “più di così” allora si tratta di amore (e allora comprende normalmente il sesso).

Sono un* AR perché l’idea di avere una vita in cui ovunque tu vada puoi trovare almeno una persona che ti ami e che ti supporti, e ti dia tutte le attenzioni di cui hai bisogno, è bello, sono un* AR perché sebbene non ami molte persone, la mia naturale tendenza è di amare ogni persona che amo con passione, e voglio intimità fisica/sensuale con ciascun* di loro, voglio sentire vulnerabilità emozionale con ciascun* di loro. Non solamente la persona culturalmente designata per lo specifico ruolo del “partner romantico”. Sono un* AR perché le relazioni romantiche e gerarchicamente basate sul sesso le trovo profondamente offensive per me stess* in quanto celibe asessual* che ricerca i valori della amicizia passionale innanzi tutto, e perché i convenzionali legami monogamici con-o-senza-sesso mi sembrano molto limitati, stetti, e a mio avviso soffocanti a livello emozionale. Io voglio essere liber*, voglio amare liberamente, e voglio seguire i miei impulsi naturali per tutte le mie relazioni personali, non solamente per una speciale relazione. Sono un* AR perché mi piace farmi le mie regole piuttosto di seguire quelle di qualcun’altro/a o della maggioranza delle persone. Io voglio che l’amore trabocchi nella mia vita, voglio amare il più possibile, voglio amare più persone possibile, voglio amare più liberamente possibile. La Anarchia Relazionale è il solo possibile modo di vivere che mi offre libertà ed abbondanza di amore.

NOTE

[1] Importante: Il termine inglese “romantic” o “romance” è stato qui prevalentemente tradotto come “romantico/a” ma attenzione: nel testo originale viene deliberatamente sfruttata ed estesa la ambiguità del termine nella lingua inglese per intendere indifferentemente: innamoramento, sentimento romantico, amore o sentimento ed affettività particolarmente intensi, corrispondentemente i termini aromantico o non-romantico intendono una affettività priva dei connotati romantici più comunemente intesi, ma non per questo “inferiore” (NdT).

[2] Importante: Il termine sessuale, quantunque non ambiguo come il termine di nota 1, è usato con la stessa frequenza del termine “romantic” e ad esso spesso associato, in quanto l’autore vede in questi due pilastri il paradigma delle relazioni interpersonali “intense”, “tradizionali” ed “esclusive”, che sono da rifiutare proprio in funzione dell’idea di Anarchia relazionale, quindi pur riconoscendone una distinzione concettuale netta, i due termini appaiono pressocché sempre associati nei periodi e frasi dell’articolo (NdT).

[3] Il termine inglese per “celibe” (celibates) non indica solamente una persona non sposata ma anche (e soprattutto nel contesto di questo articolo) una persona non interessata a relazioni di carattere sessuale.(NdT)

[4] Allosexual è il termine usato più comunemente nella comunità asessuale per riferirsi a una persona che non è asessuale. Cioé una persona può essere definita allosexual se vive in prima persona la attrazione sessuale. Si veda anche: http://it.urbandictionary.com/define.php?term=Allosexual.

[5] ACE: termine slang per asexual (asessuale), ogni tanto messo al plurale con la regola inglese della lettera finale “s” inglese (aces) si veda: http://ru.urbandictionary.com/define.php?term=ace

[6] Traduzione dal modo di dire inglese “right off the bat” (http://www.urbandictionary.com/define.php?term=right+off+the+bat) che significa appunto “subio, immediatamente, sin dall’inizio” NdT.

[7] ARO: termine slang per aromantic (non romantico: con “poca o nessuna attrazione romantica”), ogni tanto messo al plurale con la regola inglese della lettera finale “s” inglese (aros) si veda: http://www.urbandictionary.com/define.php?term=Aro

[8] Traduzione del termine “Relationship escalator”, ovvero “L’aspettativa sociale che una relazione romantica dovrebbe seguire automaticamente una serie di passaggi e alla fine condurre al matrimonio” (vedasi: http://www.urbandictionary.com/define.php?term=relationship+escalator )

[9] Importante: Da questo punto in poi dell’articolo, nel testo originale si procede parlando in prima persona, e, sfruttando anche alcune caratteristiche della lingua inglese, non viene mai rivelato il genere (maschio o femmina) del soggetto narrante. Abbiamo deciso di rispettare tale scelta, evidentemente non casuale, quindi, quando non possibile in altro modo, utilizzeremo l’asterisco (“*”) come annullatore di genere, speriamo che le lettrici/i lettori non si dolgano di tale espediente.

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9 pensieri su “Fondamenti di anarchia relazionale”

  1. Marco, grazie per aver tradotto questo articolo. Sono uno dei co-redattori di Poliamore.org e, ovviamente, sul sito parliamo anche di anarchia relazionale.

    Se ne avessi voglia, forse potresti voler sostituire il link alla voce della Wikipedia inglese sull’anarchia relazionale con quello in italiano, che ho tradotto da quello inglese un paio d’anni fa: http://it.wikipedia.org/wiki/Anarchia_relazionale

    In più, anche se più ristretto (per scelta: abbiamo scelto di elencare solo i termini più strettamente correlati al poliamore), forse potresti affiancare al glossario sul poliamore in lingua inglese di Franklin Veaux anche il glossario che abbiamo scritto per Poliamore.org: http://www.poliamore.org/glossario/

    Anche l’articolo sulla polinormatività di Andrea Zanin, che l’articolo da te tradotto menziona con tanto di link all’originale, è in effetti stato tradotto anch’esso in italiano: http://www.poliamore.org/il-problema-della-polinormativita/

    Se poi vuoi, potresti aggiungere anche un riferimento alla traduzione de “Il breve manifesto didattico sull’anarchia relazionale” di Andie Nordgren, che abbiamo pubblicato qui: http://www.poliamore.org/cose-lanarchia-relazionale/

    In ultimo: anche se concordo in gran parte con questo articolo, vorrei far presente che non tutti coloro che si riconoscono nel poliamore gerarchizzano necessariamente le relazioni in termini di presenza o meno dell’aspetto dell’intimità fisica, perché questa non è certo una prescrizione insita nella maggior parte delle definizioni condivise del poliamore stesso. Ma forse, appunto, costoro sono coloro che non faticano a riconoscersi almeno in parte come anarchici relazionali.

    Grazie di tutto!

  2. articolo molto interessante, non credo di aver compreso bene tutto .. mi vengono domande, osservazioni, obiezioni .. però non so se dipenda dalla modalità espressiva a me più affine trovo l’esposizione più convincente di quella di molti articoli sul poliamore .. e da single, con figlio concepito senza averne l’intenzione, asessuata mio malgrado in questo periodo (diciamo pure in astinenza forzata perché chi mi piace non mi considera per ora ancora abbastanza e sono sempre stata selettiva perché ho bisogno di riscontrare cmq una affinità e una reciprocità emozionale in chi mi attrae anche solo per un incontro occasionale), non molto romantica di natura (mi han sempre accusata di razionalizzare i rapporti .. ma che è colpa mia se ho sempre avvertito chiaramente i miei diversi generi di coinvolgimento? fin da subito, anzi diciamo preliminarmente ? se mi riconosco di amare rarissimamente, quasi obtorto collo – altro discorso è essere innamorate, quello non ti sbagli .. ci sono precisi segni fisici 🙂 ? – persino quindicenne ero stupita della mia migliore amica che con la ovvia per l’età instabilità delle relazioni ogni volta la vedevo molto infatuata mentre io già distinguevo tra più frequenti mere attrazioni fisiche e meno frequenti potenti infatuazioni? ) con un passato di convivenze per ragioni di studio che rifiutavano l’estraneità totale tra coinquiline/i, se ho bisogno di avere in qualunque ambiente mi trovi di avvertire una certa corrente positiva di simpatie trasversali, pure sul lavoro (e soffro se mancano), con il mio amare molto anche lo starmene da sola, insomma tutto questo pappardello per dire che mi pare abbia ragione l’autore: percepisco una maggiore inclusività di questo modello relazionale. Non che sia mio, penso di esser più una monogamica a ciclo breve, ma se ragiono al lordo di cose non fatte per condizionamenti vari e per timore di ferire o non di non essere a mio agio .. mi ritrovo molto di più. La domanda che però mi viene, con la consapevolezza che forse non ho capito molto di questo discorso, così articolato, non è che alla fine siamo un po’ tutti così? si insiste molto sul non gerarchizzare ma in ogni relazione che posso avere l’intensità di coinvolgimento e la tipologia di coinvolgimento (sessuale, romantico, intimo, amicale etc) nelle varie anche possibili combinazioni (dato che una relazione raramente ci coinvolge solo sotto un unico aspetto) è differente .. anche considerandole tutti importanti nel gioco della torre sapremmo chi salvare alla fine .. pur a caro prezzo (ovvero rinunce importanti) .. forse ripeto sono io che nn ho capito bene. Cmq bellissima lettura.

  3. Ciao. Ringrazio la pubblicazione di questo articolo, perchè mi ha permesso di risalire all’originale e di trovare un nome a concetti che già erano miei. Nel caso mi serva di farlo leggere a qualcuno che non mastica l’inglese, posso passargli la versione in italiano.
    Vorrei solo segnalare che in alcuni punti nella versione italiana “asexual” è stato tradotto come “asessuato”, il che non è corretto. Quindi se possibile tutte le volte in cui viene usato il termine asessuato o asessuata questo andrebbe sostituito come asessuale, in modo da rendere l’articolo ancora più inclusivo. Non è un capriccio, equivale a scrivere “eterosessuato” o “omosessuato”…

      1. EccomI! Purtroppo la notifica della risposta al commento era finita in spam e ho visto solo ora. A colpo d’occhio vedo solo un punto in cui serve una correzione:
        “[4] Allosexual è il termine usato più comunemente nella comunità asessuata per riferirsi a una persona che non è asessuale.” <- c'è "comunità asessuata" che andrebbe sostituito con "comunità asessuale".
        Comunque, appena trovo un buon momento rileggo bene tutto l'articolo e vedo se c'è altro. Grazie mille per aver aver accolto la mia richiesta! 🙂

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