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Quelle femministe che censurano anche i fumetti

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Vi riassumo brevemente una vicenda perché voglio conservarne memoria anche su questo blog e perché a quel che è già stato scritto mi piacerebbe aggiungere qualche considerazione. L’immagine è una cover celebrativa dei 75 anni della nascita di Joker realizzata per la DC Comics da Rafael Albuquerque in omaggio all’album “Killing Joke”. Altre info più dettagliate le trovate nei link che vi suggerisco in basso. Così come potete vedere dalla collezione di tweet pubblicata QUI alcune donne, sedicenti femministe, hanno deciso che l’immagine fosse diseducativa e che addirittura inneggiasse all’abuso sessuale. Per questa ragione, dai e dai, hanno costretto l’autore a scusarsi e la DC Comics a rinunciare alla pubblicazione dell’immagine.

Non sono sorpresa dell’azione della ronda femminista che in nome della lotta contro la violenza sulle donne oramai passerebbero in rassegna libri, fumetti, pellicole, da mettere all’indice e al rogo, così come avrebbe fatto un qualunque inquisitore. Non è la prima volta che alcune donne, dopo aver infantilizzato a dismisura le proprie simili, tentano di incidere sulla pubblicazione di qualcosa giustificando il proprio moralismo con la lotta alla violenza sulle donne. L’antiviolenza fascistoide che agisce in nome delle donne se ne frega, d’altro canto, di quel che pensano le donne stesse. Convinte come sono che dalla vista di alcune particolari immagini deriverebbe la violenza, dimenticando che ancor prima dell’esistenza dei libri si poteva risalire a stupri e omicidi, non hanno alcuno scrupolo nel mutilare l’arte, in special modo quando una protagonista femminile viene trattata non meno che come una angelica creatura asessuata.

Cosa faremo allora dei film in cui si vedono stupri, stupri di guerra, stupri nelle case? Cosa potremo leggere in futuro? E’ forse di questo che parlava Orwell o è solo una coincidenza il fatto che questi comportamenti sembrano un po’ fascisti? Dite voi.

Ps: un solo appunto diretto a chi ha difeso il fumetto. Alcun* hanno scritto che sarebbe stato il caso di chiedere la censura di 50 sfumature di grigio e non di questa immagine. Il fatto è che è stata portata avanti una crociata per chiedere la censura anche di quello e io non sono affatto d’accordo come non dovrebbe esserlo nessuna persona libertaria di questo mondo. Piuttosto se ne discute, ma la censura, secondo un parametro di giudizio morale da parte di alcun*, non va bene mai.

Leggi:

Batgirl #41 e l’inutile polemica femminista

Ma seriamente…

5 pensieri su “Quelle femministe che censurano anche i fumetti”

      1. Ci sono fonti che riportano anche che i critici del disegnollo hanno ricevuto insulti e minacce dai lettori della serie. Se diluissimo LSD nelle tubature degli acquedotto il mondo non potrebbe essere più farneticante di così.

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