Dapprincipio sembrava che un tale avesse comprato una pagina su Il Corriere – replicando la questione anche su facebook – per sputtanare la ex moglie e sottolineare quanto fosse zoccola e traditrice durante il matrimonio, poi fu svelato il fatto che si tratterebbe di una trovata pubblicitaria per far parlare del nuovo programma su Real Time – Alta Infedeltà – nel quale uomini e donne, all’insegna del perseguimento della perfetta monogamia, confessano i propri tradimenti e parlano dei tradimenti subiti.
Non ho visto il programma, ma se il suo contenuto somiglia vagamente ai toni della lettera diffusa direi che non mi piace. Non so come racconteranno le storie durante il programma, se si serviranno di attori, se metteranno alla gogna persone che poi dovranno sentirsi sputtanate ovunque, ma mi fermo solo a giudicare il contenuto della lettera e questo metodo per farsi pubblicità. La lettera è veramente oscena, toni vittimisti, di un tale che praticamente dà della zoccola alla ex moglie, tirando fuori gli stereotipi più sessisti della storia, e poi persegue un obiettivo: la vendetta mediatica. Tu mi tradisci? E io ti metto alla gogna sui social media.
Siccome di queste cose se ne sono già viste e se ne vedono, come per quelle vendette porno di ex che mettono online le foto delle ex compagne nude per fare loro un dispetto dopo essere stati lasciati, a me pare un pochino fuori luogo che un giornale come Il Corriere intanto pubblichi una lettera di quel tenore senza un minimo di spiegazione. Non mi piacere censurare nulla, per carità, ma quella lettera è istigazione allo stalking, perché per quanto tu ti sia sentito tradito quel che puoi fare è mollare la tua ex, ma qualunque altra cosa citata nella lettera, la violazione della privacy, il pedinamento, lo sputtanamento online, la minaccia di rendere pubblica tutta la faccenda al fine di diffamarla, non si possono fare. “Tradire”, verbo alquanto discutibile per me che credo poco nella monogamia, non è più un reato. L’adulterio non lo è nelle nostre civili società – civili, si fa per dire – e non è permesso più neanche il delitto d’onore, sotto qualunque forma tu vorresti compierlo, perché una che va a letto con un altro non commette alcun reato. Allora, se a te che leggi la lettera sul Corriere o vedi questo programma per gente tanto intelligente che ama ravanare nelle mutande altrui, viene voglia di fare pressappoco la stessa cosa vedi di mozzarti le falangi prima di cominciare perché non ne hai alcun diritto. E direi lo stesso se fosse una donna a fare questo, perché ce ne sono state e ce ne saranno di signore che hanno usato i social network per sputtanare gli ex mariti, attribuire loro ogni schifezza e prendersela, cosa che è più semplice, con le loro nuove compagne chiamate zoccole, cagne, troie, e via di questo passo.
Chiunque dia le generalità di un’altra persona per svelare un dettaglio privato o per diffamare qualcuno non ne ha alcun diritto. Farlo è stalking. Se non lasci in pace la persona che tu dici ti avrebbe fatto male stai semplicemente attuando una forma di vendetta che a te non è consentita. Devo dirla in modo più chiaro o va bene così?
Allora io non so davvero a chi potrebbe interessare un programma del genere, che traccia un solco tra chi vuole liberarsi della cultura del possesso e chi, invece, la legittima ancora di più, cultura che alla fine, come spero saprete, giustifica la violenza. Spero che siate intelligenti a tal punto da non dare retta ai giustizieri e alle giustiziere degli o delle ex e spero semplicemente che invece che stare a pensare al passato vi concentriate sul futuro. Il vostro futuro.
Leggi anche:
La Zoccola Etica, il poliamore Vs cultura del possesso
All’adulterio preferisco il sesso senza una relazione
Marito e amante: io, l’adultera, voglio stare con entrambi!
Io, adultera, senza pentimento e richiesta di perdono
Io, lei e l’altro: il fallimento di una relazione aperta!
Se sesso corrisponde a possesso (che palle la monogamia!)
#OccupyLove: per una rivoluzione degli affetti