Autodeterminazione, Precarietà, R-Esistenze, Violenza, Welfare

#Irlanda – Ragazze alla pari: una moderna forma di schiavitù

349612fb59_1396190_medUn pezzo tradotto da Antonella. QUI l’articolo in lingua originale. Buona lettura!

>>>^^^<<<

La classe media irlandese contribuisce a realizzare una moderna forma di schiavitù, impiegando donne immigrate per la miseria di 2 euro l’ora per risparmiare sui vertiginosi costi degli asili (dichiarazioni del MRCI – il Centro per i Diritti dei Migranti in Irlanda).

Un numero crescente di famiglie, in particolare di Dublino Sud, ritirano i propri bambini dagli asili preferendo impiegare giovani studentesse straniere per la cura dei loro figli e per quella della casa.

Ragazze dal Brasile, dall’Est Europa, Francia, Spagna e Italia lavorano per 60 Euro a settimana e per la miseria di 2 Euro l’ora. In molti casi ci si aspetta da loro che sbrighino i lavori di casa incluso stirare, passare l’aspirapolvere, lavare, cucinare e accompagnare i bambini a scuola. In alcuni casi, le ragazze alla pari hanno riferito che hanno dovuto dividere il letto con uno dei bambini.

Lo MRCI ha dichiarato di aver ricevuto numerosi reclami relativi a commenti e comportamenti inappropriati, incluso il caso di un padre che si è infilato nel letto accanto ad una ragazza, durante la notte.

La coordinatrice Aoife Smith dice che il problema sta peggiorando ed è ora diventato “culturalmente accettabile” per le famiglie irlandesi far lavorare giovani alla pari per turni molto lunghi per una paga minima.

Ha dichiarato al Sunday Independent: “Siamo seriamente preoccupati per il silenzio che circonda il sistema delle au-pair in irlanda e per la mole ed il tipo di lavoro che viene portato avanti per un ritorno davvero minimo.” “La situazione è andata decisamente peggiorando” ha aggiunto “negli ultimi due anni.”

“Tutto questo va oltre un discorso che riconosce differenze tra città o realtà rurali. Riguarda l’intero paese. Molte famiglie stanno optando per una ragazza alla pari perché siamo uno dei paesi dell’UE in cui la cura dei bambini ha i costi più elevati, con una media di 1.000/1.200 euro al mese.”

Lo MRCI stima siano circa 10.000 le ragazze alla pari che ad oggi lavorano in case private nell’intera nazione, sebbene un calcolo preciso sia impossibile da fare in quanto questa forma di lavoro non è regolamentata.

“Non tutte queste donne lavorano 60 ore settimanali. Ma credo sia appropriato dire che ci sono casi estremi in cui si può parlare di lavoro in schiavitù” dice Smith.

“Abbiamo un caso ad ovest dell’Irlanda in cui questa ragazza bada a tre bambini dalle 7 della mattina fino alle 10 di sera tutti i giorni. Come non bastasse ci si aspetta che porti avanti qualche lavoro in casa, le incombenze legate alla scuola, che faccia da babysitter al più piccolo tutto il giorno, cucini i pasti per la famiglia, faccia il bucato, stiri e passi l’aspirapolvere. E deve essere disponibile nei weekend se la famiglia decide di fare qualcosa, anche senza averne dato preavviso. Tutto questo per 120 Euro a settimana.”

Aggiunge ancora: “Il loro spazio privato è piuttosto indefinito. Alcune delle ragazze devono dividere il letto con i bambini di cui hanno cura. Sono di servizio per 24 ore il che significa alzarsi e badare ai piccoli se si svegliano la notte. Abbiamo anche ascoltato storie di apprezzamenti e comportamenti inappropriati. Un padre di una famiglia si è intrufolato nel letto di una ragazza alla pari. Molte di queste ragazze non sono consapevoli di avere dei diritti e sono troppo spaventate per reagire perché non saprebbero dove andare”.

I genitori irlandesi attualmente devono guadagnare una cifra intorno ai 30.000 Euro annui per prendersi cura di due figli. La scorsa settimana, circa 1.000 persone che lavorano nel settore della cura dei bambini hanno protestato fuori della Leinster House, sede del Parlamento, contro i mancati finanziamenti governativi.

Un portavoce del Ministro per i Bambini James Reilly ha dichiarato che sta allestendo un gruppo inter-dipartimentale per esaminare possibili soluzioni legate alle retribuzioni basse del settore.

TESTIMONIANZE

Ayqueo* (dal Brasile)

“La famiglia presso cui stavo mi trattava molto bene, a parte la paga. Dovevo lavorare otto ore al giorno per cinque giorni a settimana, per 120 Euro (settimanali). Non vivevo con loro e a parte prendermi cura dei bambini facevo tutto io in casa. Stirare, il bucato, pulire i bagni, passare l’aspirapolvere. Non abbiamo molte altre scelte se non lavorare così. Sono una studentessa. Non sarei in grado di vivere in Irlanda per studiare se non avessi un lavoro. Conosco amiche che sono state trattate come serve dalla loro famiglia, lavorando giorno e notte, alcune sono state trattate davvero molto male, costantemente umiliate e fatte sentire come se fossero inferiori. Non puoi trattare qualcuno così solo perché puoi permetterti di pagare una certa somma, non è giusto. Le famiglie irlandesi dovrebbero avere più coscienza e chiedersi se è giusto trattare un altro essere umano così.”

Maria* (dal Brasile)

“I primi giorni alla grande. Il mio padrone di casa mi ha detto che dovevo considerarmi parte della famiglia e che mi avrebbero trattato bene. Ma non era vero. Volevano che lavorassi per 49 ore a settimana per 150 Euro e io sono una studentessa. Avevo una lunga lista di attività da fare ogni giorno. Badare al loro bambino, passare l’aspirapolvere, pulire i vetri, spolverare i mobili, pulire la cucina e il bagno, lavare i panni, stenderli, piegarli e stirarli. Badare agli animali di casa, aiutare il bambino con i compiti, le lezioni di musica, preparare la cena per tutti. Vivevo con loro, per cui anche il mio tempo libero lo passavo con loro, finendo per lavorare 72 ore. Non avevo tempo libero. Piangevo tutti i giorni. Ma non ne potevo più per cui ho fatto una ricerca in internet e lo MRCI mi ha aiutata un sacco. Capivo che si stavano approfittando perché sapevo pochissimo l’inglese e avevo bisogno dei soldi per andare al college. Non mi ero mai sentita così prima. M sentivo una schiava. Non avevo più la mia libertà.”

*nomi di fantasia

1 pensiero su “#Irlanda – Ragazze alla pari: una moderna forma di schiavitù”

  1. Io ho fatto la ragazza alla pari attorno a Londra e ho sentito agghiaccianti testimonianze anche lì, non è solo una cosa irlandese…quello delle ragazze alla pari era un concetto interessante e bellissimo che a mio parere è stato molto snaturato. Io sono stata fortunata perché le famiglie dove ho lavorato non mi chiedevano niente di impossibile ma non è facile inquadrare subito richieste e situazioni prima di fare le valigie…

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.