In Francia ricomincia il ballo a cura di abolizionist*, conservatori, neofondamentalisti & co. che hanno l’ossessione di impedire il libero scambio sesso/denaro tra adulti consenzienti e consapevoli. Mi riferisco, ovviamente, all’ambigua maniera che gli/le abolizionist* hanno nel trattare la questione della prostituzione confondendo volutamente lo sfruttamento, da impedire e punire, e la prostituzione per scelta che andrebbe invece, così come richiesto dai/dalle sex workers, regolamentata. Già un progetto di legge in Francia era passato per le parti parlamentari, commissioni e senato, vedendo bocciate proprio le parti che ne avrebbero fatto una legge repressiva che intendeva censurare le prostitute, boicottarle e punire i clienti. Ricomincia la storia, e di nuovo pare che nelle prossime settimane se ne ridiscuterà.
Nuovamente scenderanno in piazza le sex workers, leggeremo altri interventi del sindacato prostitute STRASS, leggeremo del fatto che l’opinione delle prostitute viene ignorata, appositamente, da chi intende imporre un modello sulla pelle di persone che sembrano non avere alcun diritto di intervenire nel merito. Ecco un articolo tradotto dal francese, grazie a Marco, che spiega, in modo propagandistico e piuttosto ottimista (simil Istituto Luce a sponsorizzazione del governo), quel che sta succedendo:
Il disegno di legge che criminalizza i clienti delle prostitute in Senato il 30 e 31 marzo
L’esame del testo approvato dall’Assemblea nazionale nel mese di dicembre del 2013, è atteso da molto tempo. Fa ora il suo ritorno nel pieno del dibattito sulla prostituzione nell’ambito dell’”Affaire” Carlton.
Il Senato esaminerà il disegno di legge che penalizza i clienti delle prostitute il 30 e 31 marzo, lo ha annunciato Mercoledì la Camera Alta, dopo una riunione della Conferenza dei presidenti che ha preso questa decisione.
L’esame del testo scritto dai deputati PS Catherine Coutelle e Maud Olivier era atteso da tempo. E ‘stato approvata dall’Assemblea Nazionale il 4 dicembre 2013. L’iscrizione all’ordine del giorno del Senato è stato richiesto dal governo utilizzando la priorità dovuta ai testi inviati da almeno sei settimane dall’altra Camera, questo è quanto riportato nell’entourage del segretario di Stato per i Rapporti con il Parlamento, Jean-Marie le Guen.
Tale proposta ha ricevuto una generale approvazione da parte della Conferenza (Camera Alta ndt), in particolare, i bene informati assicurano, da parte del Presidente del Senato Gerard Larcher (UMP), che ha accettato, dopo diverse richieste del presidente della commissione parlamentare Jean-Pierre Godefroy (PS), di giungere alla soluzione (di generale assenso ndt). L’inserimento di questo testo all’ordine del giorno del Senato “è un importante passo, per il quale il governo si è impegnato a fondo”, ha dichiarato Pascale Boistard, Segretario di Stato per i diritti delle donne. “Il dibattito parlamentare e democratico sarà in grado di continuare il suo corso”, ha aggiunto.
“Questa sera vogliamo ringraziare la Conferenza dei Presidenti del Senato per questa iscrizione a lungo attesa e le senatrici ed i senatori socialisti, ecologisti, comunisti, centristi e dell’UPM che per questo hanno lavorato” hanno a loro volta dichiarato le signore Coutelle e Olivier.”Il primo ministro Manuel Valls e il suo governo hanno rispettato l’impegno preso, e di questo ci felicitiamo”. Pur accogliendo con favore che sia “finalmente” iscritto nel’ordine del giorno del Senato, Il gruppo femminista efFRONTé-e-s (nome del gruppo, in italiano potrebbe suonare come le-sFRONTate ndt) ha annunciato che farà una campagna “affinché sia approvata una legge completa, efficace, correttamente attuata e dotata di adeguate risorse.”
Martedì, i sostenitori della abolizione della prostituzione aveva dimostrato vicino al Senato per chiedere l’inserimento della legge all’ordine del giorno della Camera alta, proprio mentre a Lille si svolgeva il processo di sfruttamento della prostituzione di Carlton, in cui è implicato Dominique Strauss-Kahn.
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- Legalizzare la prostituzione è necessario. Lo chiedono i/le sex workers!
Risorse:
—>>>il network delle organizzazioni europee composte da sex wokers: http://www.sexworkeurope.org
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