L’8 marzo è la giornata che tradizionalmente ricorda e rivendica le battaglie e l’autodeterminazione delle donne.
Quest’anno vogliamo far diventare quel giorno anche un momento di espressione e manifestazione di tutte e tutti: donne, uomini, gay, lesbiche, trans, queer, intersex, migranti, chi lotta per la casa, il lavoro, il reddito, contro le grandi opere e contro i cie.
Partendo dalla parola d’ordine “io decido” vogliamo opporci all’obiezione di coscienza che mina internamente la legge 194, vogliamo che ospedali pubblici e consultori vengano sostanzialmente rifinanziati. Siamo pront* a manifestare per avere pieno accesso alla ru486 e alla pillola del giorno dopo, per affermare la libertà di scelta sul parto, sull’aborto, sulla nostra sessualità e sulle nostre vite! […]
Rivendichiamo il diritto di scendere in strada e manifestare per l’autodeterminazione e la libertà di scelta di donne, uomini, gay, lesbiche, trans, queer, intersex e migranti e invitiamo tutt* a partecipare e a sostenere questo corteo!
L’APPUNTAMENTO E’ PER TUTT* SABATO 8 MARZO
h. 15 a PIAZZA DEI CONDOTTIERI (Pigneto).
Rete cittadina #IoDecido
Verso l’#8M”
(riposto dalle Cagne Sciolte – fate girare tnx)
—>>>Altre manifestazioni dell’otto marzo all’insegna dello slogan #IoDecido anche a Bologna, Padova, Milano.
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L’8 marzo è la giornata che tradizionalmente ricorda e rivendica le battaglie e l’autodeterminazione delle donne…Scusami ma oltre la tradizione il Giorno 8 Marzo ricorda fatti e non tradizioni nel senso che “Qualcuno” mori dentro una fabbrica andata a fuoco dove lavoravano donne senza orari senza paghe senza assunzione e senza diritto alcuno e con un Kapò a dirigere quella stessa azienda dove morirono tante persone..La tradizione e un conto la storia e altra..Alla fine ti dico,dimostra ciò che vuoi per l’amor di Dio o di chi vuoi tu ma la storia racconta altro..Sciao
Vorrei rispondere a Giulio che il significato del giorno 8 marzo attualmente dovrebbe essere rivisitato e dovrebbe essere l’occasione per rivendicare e difendere i diritti di tutte e tutti. Se continuiamo a vederla come una sola rivendicazione di un sesso, quello femminile, allora giungiamo al paradosso. Difendiamo, come dici tu, le battaglie e l’autodeterminazione delle donne: è giustissimo, molte donne hanno necessità di conquistare e consolidare i loro diritti (e non solo sulla carta!), però tu ti riferisci a tutte le donne, vero? Perchè se è così, allora, il giorno 8 marzo dovremo celebrare e difendere anche donne come la Fornero, come la Guidi (solo per fare due esempi) che mi appaiono rappresentative di categorie che di debole non ha nulla e che francamente se ne strafrega dei precari e degli sfruttati. Muoiono e sono vittime di sfruttamento anche tanti uomini e ragazzi: noi dovremmo celebrare anche loro.