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#Grillo #Boldrini: insulti sessisti utili a chi vuole delegittimare l’M5S

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Oggi è stata una bellissima giornata di lotta per le donne. Repubblica che fa? Ovviamente la sua prima pagina è dedicata a sputtanare la reputazione di Grillo e il Movimento Cinque Stelle (tanto per cambiare) perché al momento occorre dire che il governo fa cose buone e giuste, sempre, e serve una martire, offerta in premio anche grazie a quegli idioti sessisti che vanificano in un solo momento il lavoro dei parlamentari grillini e non hanno altro da fare che buttare fango a commento nei social network.

Di coglioni è pieno il mondo e sui social network ce n’è pure di più. Dovrei farvi leggere la sequela di insulti, anche sessisti ma non solo, di quelli accreditati da sinistrorsi o sedicenti tali, giacché se l’insulto proviene dall’intellighenzia di partito allora è meglio, senza dubbio, dicevo che dovrei farvi leggere la sequela di insulti che sono dedicati a me da rosiconi uomini e da rosicone donne, dove il più moderato mi augura il manicomio e la più politically correct scrive che quando mi vedrà mi sputerà addosso. E tutto questo grazie anche a chi innesca le micce e poi racconta in giro che si tratterebbe “solo” di critica politica e dei commenti successivi, e figuriamoci, non ne risponde lui/lei.

Anzi che no, talvolta ci ripensano, perché ‘sta gente ha in comune l’avversione per tutto quel che caga Grillo. Se anche starnutisce lui è una merda e i grillini, putacaso, devono esserlo uguale. Perciò se Grillo posta un video parodia, con un commento abbocco, che è scemo e se sei un comico hai da saperlo che quel commento è una chiavica suprema, dunque diventa responsabile politico di tutto quel che ne consegue anche se poi ne prende le distanze e spiega che gli insulti sono stati inseriti di notte. Un po’ come quando metti alle fermate dei bus manifesti antiviolenza per fare vedere che in giro ci sono dei sessisti ed eccoli, spuntare, accidentaccio, figurati se non ci stanno.

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Perciò il riassunto è breve. Se tu sei femmina l’insulto più frequente è che sei una puttana o troia. Che diamine vi hanno fatto nella vita le puttane, ancora non s’è capito, ma immagino che chi pronuncia quell’insulto neppure capisca che la radice è sessuofobica, bigotta, moralista, e che se vuoi insultare qualcuno senza far torto al sesso, può essere che devi proprio cambiare parametri di riferimento. Figuratevi poi che chi vi dice che siete sessisti dall’altro lato dice a me che devo essere più seria perché se parlo di sesso significa che poi non sarei né seria né credibile. Ovvero: la radice culturale moralista e sessista è messa in circolo da chi da un lato mi chiama puttana perché sono donna e dall’altro mi dice di coprirmi (svergognata!) perché altrimenti non posso sembrare altro che una zoccola. Fate un po’ voi.

Ma il punto è che la discussione politica, quando si concentra su una persona messa alla gogna – cari miei antigrillini state a sentire perchè questa è anche per voi – smette di essere politica e diventa sempre personale. Lo sanno quelli che acchiappano foto, nome e cognome e ti sbattono in prima pagina marchiandoti a fuoco per le tue presunte malefatte e lo sa chi risponde alle gogne con altre gogne e pensa di essere più fig@ perché la gogna sarebbe gogna solo quando la fa quell@ e non quell’altr@.

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Insomma, se sei femmina ti danno della troia e se sei maschio ti danno già del frocio. Offese sessiste e anche omofobiche. C’entrano poco con le critiche, non c’entrano con l’azione politica contro, servono solo per fare sfogare gente forcaiola e insulsa che ha bisogno di sfogatoi e di oggetti sui quali dirigere il linciaggio. Oggi contro di lei, domani contro l’altro, dopodomani contro di me, e dopodomani ancora contro i grillini.

E devo dire, senza voler difendere nessuno perché a me fa schifo che si parli di una donna in questo modo, per quanto io a quella donna in termini di critica politica avrei mille cose da dire, che questa cosa non solo mi fa schifo ma siete pure politicamente idioti, perché la fate martire, fate un regalo alla maggioranza di governo, siete funzionali ai media nazionali che trovano il modo per attaccare l’M5S che è quello che al momento sembra fare una opposizione seria e visibile ed è per questo che viene infangato quotidianamente, che credete. Quelli vengono perfino percossi nell’aula parlamentare perché tentano di opporsi ad un decreto che regala soldi alle banche e voi, cretini, usate le loro tribune per farli delegittimare? Ma che furbi, che specie di lobotomizzati possono pensare che quell’insulto abbia una qualche utilità che non sia solo per contentare le viscere e la insaziabile e vomitevole fame di classificare in termini sessisti una donna?

E dunque, riassumiamo: se criticate la Boldrini per il suo ruolo politico e istituzionale, per le scelte che fa come presidente della camera, avete anche ragione a farlo. Se le date della baldracca, se fate commenti sul suo carattere, la sua intimità, il suo corpo, quella non è una critica politica. E’ un insulto e quell’insulto le arriva dritto in faccia in quanto donna, ché se fosse uomo non la chiamereste in quella maniera.

Perciò smettete di essere gli utili idioti che per sfogare un po’ di bile e frustrazione lanciano una fatwa su quella e l’altra avversaria politica, e sto parlando a tutt*, antigrillini inclusi, e smettete di pensare che il sessismo possa essere legittimato in quanto che una donna fa scelte politiche che non vi piacciono.

Solidarietà alla Boldrini, e devo dargliela, perché la merita. Politicamente sempre distante da lei, ma tant’è.

Pur senza fermarmi all’indignazione e smettere di ragionare, ché c’è gente che vorrebbe tu non pensassi a quello che fa il governo, pur senza emettere sentenze, ché qui di giudici neanche l’ombra, e senza usare la forca contro Grillo, perché è questo che taluni antisessisti e di sinistra esigerebbero da un semplice post invece che analisi e considerazioni politiche.

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E mi raccomando, ora parlate di hate speech a senso unico, perché c’è – e figuriamoci – chi da questi ragionamenti, dato che parliamo d’odio contro una donna, si sente assolt@ anche quando è giusto qualche donna a essere veicolo d’odio a più non posso in mille altre direzioni. Se domani comunque spunta qualcun@ che reclama a gran voce una legge (di nuovo!) contro i sessisti nel web, il che vuol dire repressione, ulteriore violazione della privacy per tutti, significa che vi controlleranno anche le mutande e che quella legge servirà a reprimere le idee avverse ai poteri, altro che antisessismo istituzionale, se a questo si arriverà, beh, sarà anche per vostra responsabilità politica. Alfabetizzatevi e imparate a considerare la rete un mezzo di comunicazione in cui si discute in maniera civile.

Ps: comunque sia non dimenticate, ancora, l’era in cui molte donne, incluso quelle delle posizioni politiche dell’attuale maggioranza di governo, rivendicavano il diritto di dare delle zoccole alle avversarie politiche del Pdl. L’antisessimo, come ho già scritto, si pratica sempre. Ma proprio sempre. Vi ricordate, vero? Quanti insulti sessisti e quante pompinare, zoccole, troie venivano dedicate alle ministre e parlamentari del pdl. A quel sessismo qualcuno ha offerto sponda, anche in termini culturali, e c’è chi, mi ricordo, mi ha anche attaccata virtualmente perché io difendevo tutte. Il clima culturale non è una cosa per cui se insulti tu va bene e se insulta l’altro è una merda. Si intende che il clima culturale è il frutto di tutto quello che avviene, incluso le tue gogne e la tua ossessione per quella o la tal altra persona contro cui dirigi improperi tutti i giorni.

E ancora: Io la sensazione di essere usata, ancora. Le donne e l’antisessismo (di convenienza, ché quando appunto c’era da sputare sulle piddielline erano piazze piene di insulti contro quelle che venivano definite “zoccole”) usati per delegittimare l’azione politica di un movimento facendo una associazione che in genere fanno solo quelli che non hanno molti argomenti. Prendi una pagina da un milione di fan. Fai una screenshot degli insulti sessisti. Poi dici che perciò tutto l’M5S è sessista e perfino chi simpatizza per l’M5S è sessista e quando hai ben diffuso questa voce il Pd si erge, unico tra tutti a proseguire nella difesa delle donne (eh si!) e deve andare bene tutto. Andrà bene che i soldi vengono dati alle banche, che si farà una legge elettorale orrenda, che il potere rimarrà sempre da una parte e che la gente vedrà delegittimate alcune tra le poche persone che in questo momento stanno tentando di opporsi a tutto questo. Le donne, ancora, usate, per accreditare la maggioranza di governo.

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2 pensieri su “#Grillo #Boldrini: insulti sessisti utili a chi vuole delegittimare l’M5S”

  1. Le parole più giuste che ho letto in questi giorni. Grazie. Da che esiste l’Italia il giochino politico vincente è fomentare l’odio. Nessuna novità. metodo sempre vincente.

  2. Reblogged this on Non al Denaro. Non all'Amore. Nè al Cielo. and commented:
    Per quanto Grillo possa essere un pagliaccio, la campagna di stampa per denigrare in ogni modo lui e i suoi ha superato ogni limite del ridicolo. (tanto più perché NON è una minaccia significativa. La volta che arriverà, cosa faranno, useranno l’esercito?)
    E ancora più inquietante; l’ansia della gente comune, senza interessi in gioco, di accodarcisi. Sindrome di Stoccolma verso i partiti? Io davvero non so.

    Finalmente trovo un articolo un minimo sensato sulla questione.

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