A proposito di quello che scrivevo QUI (e vi invito caldamente a leggete il post prima di andare avanti nella lettura di quel che sto per scrivere…). Non solo c’è la gara a patologizzare l’uomo che non ha la durata d’efficienza prescritta dal mainstream neoliberista filo/aziende/farmaceutiche, ma la campagna è da accerchiamento vero e proprio nell’imporre ruoli e funzioni a chiunque, me compresa. Dunque mentre in tv va la pubblicità in cui a te va a fuoco il cranio, e io dovrei far la parte di quella molto affranta, poi capita che se vado dal parrucchiere (e grazie Arianna per la segnalazione) trovo Donna Moderna (del 31 Luglio) che mi spiega che DEVO convincerlo a “curarsi“, dunque devo dirgli “cherì, tu sì malatu, anzi, malatissimo…“, e poi, essendo io stavolta il target, come si capisce dal taglio di questo po’ po’ di articolo di promozione pubblicitaria, ovvero quella che deve convincere lui a penetrarmi meglio, a lungo, per riprodurci soavemente senza problemi, quel che mi si consiglia di fare, come ben rilevato in basso, è di contargli i minuti, secondi, i respiri della sua erezione. Immagino che sarà compreso un tifo da stadio, un “vai e vai che ce la fai” e alla volta dopo con tutta l’ansia da prestazione che gli faccio venire mi parrebbe anche sacrosanto e giusto che lui mi mandi a quel paese.
Vi posso dire che da certi punti di vista, in codesto momento, giacché il ruolo della donna cronometro mi fa decisamente senso e la disobbedienza mi sembra sempre una ottima strategia contro ogni imposizione normativa, la sveltina comincia a sembrarmi qualcosa di rivoluzionario?
Ché poi, capite perché infine si dice che è colpa delle femmine che lo vogliono duro e duraturo? Perché di noi fanno le addestratrici alla durata standard. Ci riconsegnano la questione in termini di ruolo di cura, come se non avessimo altro di cui occuparci. Costrette a essere normative per gentilezza nei confronti del nostro compagno. Che bei consigli che dà Donna Moderna, per davvero. Possiamo farne a meno. Grazie ma, decisamente, no!
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mmmmmm……..che c…..o rientro in un’altra categoria……e poi a me i preliminari piacciono cavolo……..meo
meo….. laura come ti capisco, sarà per via del nome 🙂
Comunque l’articolo è privo di fondamenti scientifici, e poi non è chiaro come funzioni l’arbitraggio. Cioè, ci sono un sacco di cose da chiarire:
L”ingresso va contato come “spinta” ?
Il tempo si prende dal momento in cui: si rizza, si cala la mutande, entra, spinge, esce?
Poi, sarà pure questione di centesimi di secondo, ma se è lungo ci impiega di più, a entrare tutto, quindi è da prevedersi un bonus-centimetri?
Il tempo “indoor” si calcola secondo gli stessi criteri dell” Outdoor? Cioè mica è uguale se ci si avventura in una esperienza sul pattino appena al largo, rispetto alla camera, solito posto.
I preliminari, valgono? E se a un@ piacciono di più i preliminari? che fa, non partecipa?
Le categorie di età?
Vale tutto anche se sono due “LUI” o ci sono regole diverse?
E se sono due “LEI”?
Controvento? Sopravento? In tre? eh…….
=D
ahahahahahahah
bisogna che tu ne scriva un pochinino. decisamente l’argomento non è privo di spunti per disquisirne.
:*
in effetti…. le regole per ‘sta roba sono meno chiare delle regole per le primarie del PD….
😀
si. l’analogia ci sta tutta!
Guardandola da un punto di vista “darwiniano”, la vedo come un meccanismo salvaspecie: immagina che mentre ti stai accoppiando col tuo Homo Sapiens preferito siete sorpresi da un lupo o un orso. Il duro e puro e duraturo NON si riproduce. L’eiaculator precox invece sì. Solo che oggi hanno fatto fuori tutti i lupi e gli orsi e quindi pare più figo il duro e puro. E’ un po’ come la paura: ci salviamo da migliaia di anni perché di fronte a un predatore il sistema nervoso ti paralizza, blocca il pensiero e scatena reazioni fisiologiche perfette per farti scattare in fuga, solo che se ti trovi di fronte a una platea con un microfono in mano, le aspettative sono diverse 🙂
l’articolo mi pare veramente nocivo….e sbeffeggiarlo come tu fai mi pare sacrosanto.
Ad ogni modo in questo campo i miei criteri non possono essere le categorie di normativo vs ribelle alla norma. Esiste solo quello che il mio sentire mi dice.
A tal proposito, ribadisco che “penetrare meglio, a lungo” non serve necessariamente a “riprodursi soavemente” ma per qualcun* corrisponde semplicemente ad un lungo e reciproco godimento 🙂
sono d’accordo con te che quello che va seguito è il proprio sentire. parlo di disobbedienza ma quel che ho scritto nell’altro post, spero chiarisca che il punto è stare bene, qualunque sia il modo che si trova per star bene. 🙂
Secondo me può funzionare, specie se lei conta ad alta voce.
Anzi, sarebbe meglio se contasse ad alta voce anche il pubblico, in coro.
“Uno! Due! Tre!”… con anche i supporter, dai che ce la fai! Resisti!
Non può non funzionare.
Vedi che è un problema! 10 spinte sono veramente pochine, per non parlare di tre..
LOL! Fa troppo ridere l’idea di mettersi lì a dire “Aspetta tesoro, che devo far partire il cronometro! Pronti, via!” 😀