Antisessismo, Comunicazione, Culture, Recensioni

Le Donne di Francesco Chiacchio (perché l’arte è sovversiva)

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Francesco Chiacchio è un artista secondo me parecchio bravo. Un sovversivo a modo suo. Come lo è ogni bravo artista che non censura, non demonizza, semplicemente sovverte raccontando un altro modo di vedere il mondo, un’altra prospettiva.

Me lo ha fatto incontrare virtualmente un’altra bella artista della quale nel tempo ho apprezzato le meravigliose foto con quei volti interi, espressivi, fatti di storie che si leggono attraverso, Laura Albano, che meriterebbe un altro post tutto per se’.

Vedo un bel giorno queste immagini di Francesco che sovverte la noia, gli stereotipi, le brutture di copertine patinate, con figure di donna che non rappresentano nessuno, con titoli, sottotitoli, parole dedicate a rubriche inutili, dove si vende inducendo modelli di vita e si inducono modelli di vita vendendo qualunque cosa, e vedi che tutto riacquista finalmente un senso mentre Francesco all’opera scardina e decostruisce e manifesta pienamente l’inadeguatezza, lo stridere delle verità con quelle immagini false.

Vi dico l’effetto che hanno fatto a me le rielaborazioni pensate da Francesco. Mi hanno restituito l’arte riciclando l’immondizia. Una immondizia che comprendeva me, le donne, l’immagine tanto più eterogenea delle donne. Perciò mi ha restituito me, la mia avversione per quella fiera delle banalità, il mio stupore ogni volta che leggo titoli in cui si dà per scontato che le donne siano tutte idiote, la mercificazione e l’induzione di bisogni mentre ogni immagine diventa normativa e vorrebbe farmi intendere che io altro non posso essere che quella roba lì.

Francesco prende e mi regala spazio per essere chi voglio, con la mia posa stanca, le mie espressioni dispettose, il portamento sconcio, il mio andamento reale.

Altre artiste e artisti tentano di sovvertire quelle immagini in altri modi. Francesco lo fa con una classe e uno stile a mio avviso unico o quanto meno per me lo è, per lo schiaffo che mi è derivato quando ho visto le sue opere e per la verità che mi è ripiombata in testa a partire dalla rielaborazione di quelle immagini.

E’ secondo me una azione di sovversione comunicativa preziosa, come solo l’arte può operare, e questo è fare cultura, contro ogni censura, ogni autoritarismo, ogni banale contrapposizione su ciò che può essere giusto o sbagliato, quel che si ricava dalle opere di Francesco è che le cose sono cose. Non è sbagliato di per se’ proporle ma non può essere un crimine, dove oramai l’obbligo di adeguarsi a quella forma di espressione pare non possa essere messo in discussione, restituire il proprio modo di intenderle e vederle.

Perché i punti di vista sono tanti. Perché il pensiero unico dell’immagine delle donne deve poter essere contraddetta senza temere l’esclusione dal discorso pubblico.

Non ho chiesto a Francesco come la vede lui, perché ad un artista non si chiede, secondo me, perché abbia fatto quella cosa piuttosto che un’altra. Voglio pensare che lui abbia raccontato quanto sia distorta e incongruente e lontana da lui quell’immagine di donna offerta in quelle copertine e dal suo punto di vista abbia voluto relazionarsi con creature che gli corrispondessero un po’ di più, lontane dai clichè sessisti.

E’ lui che fa un discorso critico e ricicla quelle copertine. E io gli dico grazie perché mi ha svelato un altro modo di esprimere “rumore” quando tutto avanza lentamente, in una piatta e vuota normalità, con mille immagini di donna che mi costringono a sentirmi “falsa” quando mi guardo allo specchio e vedo altro.

Sono le copertine ad essere altro. Così imparo che contaminare con scardinamenti culturali è una cosa meno rozza, più complessa, molto più elaborata di una qualunque azione di censura nei confronti di qualunque cosa non ci piaccia. Spero perciò di poter fare, un giorno, qualcosa di altrettanto bello nella scrittura.

—>>>Alcune Opere di Francesco Chiacchio, per chi volesse guardarle da vicino, potrete vederle presso una mostra fiorentina alla Galleria Il Ponte al 19 aprile al 20 luglio [Tutte le info QUI].

1 pensiero su “Le Donne di Francesco Chiacchio (perché l’arte è sovversiva)”

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