Malafemmina

Sesso da villaggio vacanze

Questo post è stato “schedulato” per essere pubblicato ad una certa ora. Io non sono qui. In effetti neanche il post è qui, il blog non esiste e quello che leggerete si cancellerà all’istante tra 10-9-8…3-2-1-0 secondi. Potete cominciare a leggere velocissimamente a partire da adesso!

Vorrei avere una telecamera per riuscire a rendere attraverso le immagini quello che vedo qui tutti i giorni. Il sesso da villaggio vacanze è quasi come quello delle ancelle in libera uscita che trombavano allegramente nei giardini di versailles ai tempi di voltaire.

E’ tutto uno squittio dopo l’altro. Risolini eccitati, abbordaggi monotematici. C’è il ganzo, il figo, il piacione, il furbo, il titolare di attrezzo con certificazione iso 9000, il millantatore di centimetri, il mezzo busto che lancia i suoi ami da seduto (perché è tanto sgraziato che non gli conviene muoversi), il cantante improvvisato che butta lì una strofa ogni volta che vede passare qualcuna che gli piace, il provocatore (ti insulta e se ti giri ti dice che vuole tanto conoscerti), il tipo da “posso offrirti qualcosa?” (no grazie me la offro da me), il marito assai brutto che però è inspiegabilmente guardato a vista dalla moglie, e così via.

Sono esilaranti quelli che pensano di essere interpreti di un film e allora li vedi divincolarsi attaccati ad una parete, mentre tentano di incastrarsi, lui alza la gonna di lei, lei allarga le braccia come per dire “welcome”, lui sfiata, poi sbuffa, poi hop, tenta di inserire qualcosa dentro qualcosa con apposito saltello, e hop, nulla di fatto, e ri-hop, non si trova il buco, e hop, non si capisce perché mai nei film funziona e qui invece no, e hop, senti bello, non vorrei infierire, ma il tuo misericordioso pacco dono non c’arriva, come non c’arriva?, e non c’arriva, è corto, perché ricordate che quelli dei film devono avercelo di una misura standard e predisposto al sollevamento pesi. Allora decidono di cambiare posizione, ma niente, hanno altezze diverse e non si incastrano e nel frattempo chi li vede può godere di queste prove tecniche di trombata all’aria aperta che finiscono per concludersi in spiaggia o in un bungalow.

Poi ci sono le prove di sesso in acqua. Quando vedete due appiccicati che fischiettano con indifferenza e guardano a destra e sinistra significa che là sotto sta succedendo qualcosa di proibito. Se vedete che qualcuno di loro diventa tutto rosso non è perché gli è arrivato lo squalo ad amputargli una gamba. Sono carini quelli che se ne stanno in piscina, angolo nascosto dietro la pianta, lui con le spalle rivolte al sole, lei che al massimo espone soltanto mezza faccia. Li riconosci dall’abbronzatura. Lui sarà quello con le spalle ustionate e lei è quella con la faccia conciata a maschera di carnevale, mezza bianca e l’altra mezza abbronzata.

E quelli in mare, che sfidano le onde, e se ne stanno a stressarsi mentre c’è l’altra coppia che tenta di fregargli il posto perché quello è un buon punto e i bambini non lo frequentano. C’è lei che sta appollaiata su di lui. Lui che resta in equilibrio instabile e lo vedi che oscilla pericolosamente perché tutta la storia si regge sulle sue gambe. E poi vedi che simulano questi salti sulle onde dove lui fa saltare lei. E hop,hop, ri-hop, e poi salta e risalta e lei chiude gli occhi, poi li riapre perché si sta avvicinando paurosamente la signora dell’ombrellone accanto che per fortuna si muove lentamente, e hop, hop, ancora hop, dai e dai che ce la fai, la signora e lì, gli fanno ciao con la manina e simulano un sorriso mentre là sotto le gambe tremano e lui non ce la fa più e poi d’improvviso il lancio: lui lancia lei. Un due tre, fuori! Tipico salto da coitus interruptus.Buongiorno signora, tutto bene? Tante buone cose. Noi siamo stati in acqua parecchio, andiamo a prendere un po’ di sole.

E li vedi tornare a riva, con sguardi complici, sorrisini scemi stampati sulla faccia, con l’aria di chi ha fatto una cosa proibita e scioccamente convinti che nessuno si sia accorto di niente. Invece no, che grulli, tutti si sono accorti di tutto e in spiaggia in questi casi si formano anche le tifoserie: ce la fanno, non ce la fanno, lui viene e lei sviene, lui esce con le gambe che tremano e dall’espressione di lei si capisce se il salto l’aveva “colpita” troppo presto o appena in tempo.

Poi ci sono quelli che tentano degli esperimenti in discoteca. Lui seduto, lei sopra, lui mette una giacchetta per coprirle le gambe (altrimenti poi piglia freddo) e se ne resta fermo mentre l’unica cosa che vedi muoversi è una specie di serpente, senza dubbio la sua mano, che osa dove altrimenti non avrebbe potuto osare. Che siccome è nota l’abilità di certi uomini di trovare le nostre zone erogene c’è da scommetterci che lui sta premendo l’ombelico pensando di compiere chissà quale azione trasgressiva. Questa cosa la capisci dall’atteggiamento di lei: rilassata, tranquilla, poi sempre più spazientita, poi uff! e uff! getta via la giacchetta e se ne va a ballare.

Con gli esperimenti da spiaggia ci si potrebbero scrivere tomi sulla sessualità intrepida di certi eroi. C’è questa strana convinzione che il bagno di mezzanotte sia meglio del bagno delle sei del pomeriggio. In realtà l’unica cosa certa a quell’ora è che ti puoi beccare un morso di granchio, un tocco di medusa, qualcosa di fastidioso, senza che tu possa prevenirlo. Però si, certo, il bagno di mezzanotte è una tappa obbligatoria per tutti. Lo devi fare e se non lo fai poi trovi un lui che ti trascina, ti prende in braccio, ti fa quello scherzo idiota che mentre tu dici no e no e no e no, lui se ne frega e ti lancia in acqua perché è tanto bello, amore, non vedi quanto è bello?

Lei lo sfancula, lui la rincorre e per finire l’opera poi la fa inciampare e la blocca in spiaggia. Alla fine di tutto lei è bagnata, piena di sabbia ovunque, con i capelli completamente sfiniti, la faccia incazzata e la voglia di mollargli un pugno là sotto. Questo genere di performance avviene tra quegli uomini che pensano che per prendersi una femmina la devono placcare e quelle donne che pensano che all’uscita con un tizio incontrato a mare devono andarci vestite come se volessero assistere all’opera. Fine del completino nuovo e fine di un amore mai nato.

Per ora vi basti questo. Vi racconto di altre avventure sessuo/villaggesche la prossima volta.

NB: Malafemmina, diario di una precaria qualunque, è un personaggio di pura invenzione e un progetto di comunicazione politica. Ogni riferimento a fatti, cose e persone è puramente casuale. 

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