La frase è tratta da quelle che sto pubblicando sulla mia pagina facebook e sul mio tumblr. Fa parte della Campagna di Comunicazione contro gli stereotipi di genere “Dicono di Noi” cui ho dato vita ieri e che vede una grande partecipazione e un grande seguito (Grazie!). Se volete partecipare inviate una frase a abbattoimuri@grrlz.net. Frase che secondo il vostro punto di vista fa male a uomini, donne, gay, lesbiche, trans, persone, chiunque. Dite a chi è rivolta la frase, se appunto uomo, donna, gay, lesbica, trans, e chi, la pronuncia.
Victor, che mi ha suggerito questa frase, che poi è simile a “Comportati da uomo!” (e c’è Enrico che mi ricorda la scena di Johnny Stecchino che la dice alla moglie quando lo bacia) ha scritto una nota per spiegare il perché, il suo punto di vista, che significa per lui quella frase e perché diventa per lui di valore costrittivo, uno stereotipo del maschile da abbattere, come mille altri muri.
Aggiungo che speculare, opposto e con identico valore stigmatizzante, con risvolti omofobici, di un maschile che non sia quello di cui ci parla Victor è “Sei frocio!” (se fai così, se ti vesti, se ti comporti, sei vivi, se ridi, piangi, respiri, in un certo modo, allora, sei frocio…). Comunque la pensiate, buona lettura!
di Victor Serri
Tre parole. “Fai l’uomo”. E dentro quelle tre parole, che ti vengono ripetute da quando hai 4 anni, fino al resto della tua vita, c’e’ un codice comportamentale, c’è un ordine, chiaro netto. Con tre parole sono rinchiusi divieti ed obbligazione che non sono facili da seguire, per chi non è cosí eternormativo, per chi non è interessato ad essere uomo, secondo i canoni sociali attuali.
Fai l’uomo vuol dire “non piangere mai se stai male”.
Fai l’uomo vuol dire “devi essere tu quello che guadagna di piu in casa”.
Fai l’uomo vuol dire “devi portare i pantaloni, devi comandare, devi farti ubbidire”.
Fai l’uomo vuol dire “diventa il capobranco”.
Fai l’uomo vuol dire “riproduci tutti quegli schemi sociali dove tu sei il dominante”“Fai l’uomo” è violenza.
Violenza contro gli uomini, etero o gay, che vogliono piangere quando stanno male, che non gli importa di chi guadagni di piú basta mangiare, ed amare, ed essere amato.
Violenza per chi non vuole farsi ubbidire da nessuno, né che vuole comandare.
Violenza contro chi deve omologarsi, uniformarsi a questa logica.
Violenza contro chi, poi, questa logica di oppressione, la subisce.
Io, invece, voglio fare l’essere umano, dotato di un cuore. In un mondo in cui trionfa, tra l’altro, l’egoismo. Cinismo, disincanto, egoismo: la santissima trinità dell’epoca del falso totale.
sarebbe sufficiente ricordare che essere uomo o donna o trans è una cosa che ha mille sfaccettature e non è riducibile a “piangere sì/no” e che forza e fragilità sono in misure diverse in ognuno di noi..nè per dimostrarsi sensibili bisogna per forza piangere. E disincanto e cinismo non sono il male assoluto, dipende
c’è l’altra faccia della luna, senza dubbio. Ma a forza di pensare ad altro non vediamo questo: il normale, quotidiano dove “comportarsi da uomo” è un valore. http://cosimotomaselli.blogspot.it/2012/12/femminicidio-10.html#more
“fai l’uomo” è solo un invito ad essere all’altezza di quella serie di virtù solitamente associate con gli uomini