Ne ho creati abbastanza da riempire interi blog. Sommati per categorie riconoscibili trasferisco la loro scrittura qui e recupererò, per chi non ha letto, almeno parte di quello che è stato già scritto per poi proseguire – se è il caso – con le relative narrazioni.
I personaggi che ho creato sono sempre stati parte di progetti di comunicazione politica. Alcune cose oggi non le scriverei più così come ho fatto e alcune altre invece si ma ciò che conta è che sono personaggi che hanno raccontato disagi e problemi di donne o di persone di diversa generazione e che rappresentano un esempio di come la comunicazione possa essere utile a rappresentare vite in molti modi e forme.
Racconti, intere storie, trame semplici o complicate, quello a cui ho dato vita con la mia scrittura ha coinvolto, creato legami, rappresentato persone che non sapevano esprimere i propri problemi, condiviso strumenti di comprensione del proprio percorso e del presente. La precaria con mille lavori, la trentenne o la post quarantenne, la donna con problemi relazionali, e molte altre in tante metamorfosi continue che realizzano un dato che a voi che leggete deve essere chiaro: la comunicazione crea personaggi, lo fa ogni giorno, potete vederlo in ogni media, nell’illusione che quei personaggi che vedete siano reali quando in realtà non lo sono perché i loro copioni sono scritti da persone come me. Attraverso quei personaggi vengono veicolati messaggi politici, personali, sociali, economici…
Negli anni, di personaggi, appunto, ne ho creati tanti e quel che è certo è che tante persone pensano di afferrare il tuo privato mentre concedi pornografia emotiva in toni nazional/popolari o militanti ma quel privato è tuo e non è quasi mai noto.
Sto raccogliendo parte delle cose scritte in questi anni nel mio archivio pubblico (e privato) e quando avrò terminato revisioni ed editing alcune cose le pubblicherò anche in cartaceo. Nel frattempo sappiate che mi ha molto interessato negli esperimenti comunicativi/sociologici vedere le vostre reazioni, suscitarle a volte, sapendo perfettamente quali sarebbero state le conclusioni di alcune vicende e aspettando di comprenderne altre. Sono cresciuta anche grazie a chi ha letto e partecipato e a chi a prescindere da tutto mi ha regalato intimità così come l’ho fatto io perché quel che di me ho concesso è sempre stato autentico nei sentimenti e nelle manifestazioni di stima, rispetto, affetto, amicizia.
Proseguo qui il mio viaggio, in questo blog, mentre comunque sono impegnata in mille altri progetti con mie e miei compagni/e di viaggio che adoro e stimo e abbraccio sempre.
Quel che leggerete dunque avrà per voi spesso il gusto di fiction bene (o male) narrate. Non sindacabili, non orientabili perché chi scrive sono io e sono io che scelgo le trame. Potete fare critiche letterarie, dunque, se volete, ma a chi si impegna a denigrare me come persona senza neppure sapere cosa o chi io sia esattamente, ritenendo di aver afferrato di me qualunque cosa dai residui di una scrittura e di una comunicazione perennemente sperimentale, vorrei dire che è un pubblico perfetto per i programmi trash della tv dove ci si immedesima nel vissuto di chi parla e si testimonia la propria banale presenza con un sassolino sulla bilancia o con una opinione sguaiata e volgare su casi totalmente inventati dagli autori di quei programmi.
Dunque leggerete storie. Altre o quelle già scritte. Chi sia a scrivere non importa. Potrebbe essere chiunque tra noi/voi. Godetevi la lettura, che come sempre è gratis, e ogni tanto ricordatevi di ringraziarmi per aver dato a voi qualche argomento per accapigliarvi anche sul nulla. Sono regali. Qualche volta perle ai porci. Più spesso per fortuna sono regali che mi hanno negli anni ripagato di altrettanta intelligenza e di relazioni umane meravigliose con persone straordinarie alle quali non rinuncerei mai.
Welcome dentro questo mio nuovo cammino. Grazie per esserci stati/e e grazie per esserci ancora e adesso.
Ti voglio ringraziare e fare i complimenti per l'”operazione glasnost”. L’ho trovata davvero illuminante! Non so se è la prima volta in assoluto che il mezzo “blog” viene usato in questo modo (quantomeno per scopi non-commerciali o comunque non-autoritari in qualche senso), sicuramente è la prima volta per me. Mi rendo ora conto delle potenzialità e dei limiti di questo mezzo di comunicazione che prima non vedevo. Grazie di tutto questo.
Riguardo le persecuzioni di cui sei vittima, non posso far altro che esprimerti la mia solidarietà, per quanto possa valere.
Grazie dei complimenti e grazie per la solidarietà e per il resto tieni forte anche tu FaS perché c’è chi vuole demolirlo, inclusa me, e questa cosa non può davvero avvenire. 🙂
Tanto di cappello signora!
Mi inchino ad un utilizzo del mezzo veramente rivoluzionario.
Ho seguito a fasi alterne alcuni dei blog ignara di ciò che si celava oltre lo specchio, ed ora un po’ stupita eccomi qui.
Buon lavoro “Antonella e le altre” e grazie per i tuoi scritti.
Grazie Vera 🙂 Benvenuta!
grazie per le tue ‘fiction ‘ …generano quella fantastica sensazione di identificazione ….:) Grazie davvero .
grazie a te che le segui e che ci sei 🙂